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Lettera aperta ai cittadini di Senigallia di Fabrizio Volpini

L’appello al voto del candidato Sindaco del centrosinistra

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Fabrizio Volpini

Cari concittadini,
Sono stato nelle frazioni e nei quartieri, ho parlato con le persone, ne ho ascoltato gli umori e i problemi. Alla fine di questo percorso posso dire di essere più consapevole e ricco di prima.

Come mi succede ogni giorno facendo il medico, anche in questa campagna elettorale ho avuto l’onore di entrare in contatto con i cittadini e quindi con l’umanità.

Viviamo nell’epoca dei messaggi, dei video, della politica del talk show, del messaggio elettorale spot veloce e efficace, della comunicazione della realtà che supera la realtà. Non sono e non ho voluto essere il candidato Sindaco che sa impressionare, ammaliare, stupire, ma piuttosto quello che ha ascoltato le frazioni, il territorio, i professionisti, gli operatori economici e le associazioni di categoria e i cittadini. Se vorrete, continuerò a farlo anche da Sindaco, perché quello dell’ascolto sarà anche un metodo faticoso ma è fondamentale affinché le scelte diventino se non condivise, almeno consapevoli.

Senigallia oggi è una città conosciuta in Italia come un gioiello turistico: la spiaggia di velluto, gli chef stellati, il Summer Jamboree. Anni fa Senigallia era la città a 70 chilometri da Rimini, un luogo come altri in cui passare ma non necessariamente fermarsi. Oggi Senigallia è un marchio che la distingue da tante altre città, è una città con un alto livello di qualità della vita, è il risultato di vent’anni di buona amministrazione di centrosinistra.

Cosa significa allora lo slogan dei nostri avversari “cambiare Senigallia”? Quale cambiamento immagina chi ha di fronte una città bella, accogliente e ricca? Vorrebbe forse il contrario? Io no. Io voglio che Senigallia sia bella cosi com’è, anzi che lo diventi ancora di più. 

E chi si propone di “cambiare Senigallia”? Il nuovo che avanza, un volto vergine della politica? Non proprio. Allora, perché un ex amministratore di una cittadina, Ostra, più piccola della nostra e non riconfermato dai suoi cittadini dovrebbe fare bene a Senigallia?
La nostra è la prima città turistica delle Marche, quella con il maggior numero di presenze turistiche, ma è anche la città delle frazioni dove vive il 50% della popolazione cittadina.

Da questi luoghi bisogna ripartire. È urgente riconnettere i territori limitrofi al centro attraverso una riqualificazione generale e quindi interventi di piccola e grande manutenzione, maggiore pulizia, cura della segnaletica stradale, ma anche riavvicinarli con strumenti di partecipazione dal basso. Servono i centri civici, servono assemblee, incontri, discussioni dove i cittadini di ogni frazione si incontrano e decidono il loro futuro insieme all’amministrazione.

Cari concittadini, vi scrivo per dirvi che non è tutto perfetto, non esiste la bacchetta magica, non faremo miracoli, ma che tra Senigallia e le ceneri c’è un abisso, che le paure non sempre corrispondono alla realtà e che la rabbia può portare a fare scelte non razionali. Una parte di Senigallia può essere legittimamente arrabbiata per qualcosa che non ha apprezzato e vorrebbe esprimere un voto contro questa amministrazione allontanandosi dalle proprie radici, cioè dai valori dell’accoglienza, dell’antifascismo e della democrazia.

Votare contro questi valori non significa cambiare, ma consegnare la città a chi questi valori non li ha, anzi li nega.
Come ha detto qualche sera fa un cittadino in un incontro elettorale, votare con la rabbia porta a un risultato immediato, quello di aver sfogato un sentimento momentaneo ma dopo quattro mesi la rabbia passa, mentre le persone elette restano per cinque anni a decidere la nostra vita.

Buon voto a tutti!
Viva la democrazia e viva la Costituzione italiana!

Fabrizio Volpini
Candidato Sindaco

Commenti
Ci sono 3 commenti
conte1 2020-10-03 08:40:38
Avete ascoltato come parla questo personaggio? Quasi non riesci a fare un discorso lineare senza interrompersi,ma come si fa a farsi rappresentare da una persona che non riesce a parlare e quando lo fa,usa parole in dialetto, da mettersi le mani nei capelli.........
giulio
giulio 2020-10-03 11:02:40
Aridaje con l'anfifascismo! Stai a vedere che tocca votare Volpini per evitare i fascisti.
Del resto, a sentire tutti gli endorsement dei compagni (di merende), abbiamo in casa un nuovo Winston Churchill e non ce ne siamo accorti.
henry
henry 2020-10-03 12:38:30
....@conte1
....ma perché, tu l'ascolti ? :-)
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