Battisti: “Si, siamo antifascisti. Quindi…”
"Al ballottaggio voteremo per Senigallia"
E’ vero, la scorsa settimana, dopo aver letto l’ennesima apologia di quell’assassino di Mussolini da parte di Massimo Bello (personaggio che grazie alle istituzioni democratiche ha fatto carriera politica), ho avuto un forte richiamo antifascista. Ma sono stato l’unico esponente politico ad aver scritto e commentato su questo argomento. E il Pd? Nulla, perché il Pd di Emiliano che presenzia a convegni su Almirante, il Pd di Minniti che favorisce la creazione di campi di concentramento in Libia, il Pd di Volpini che si ricorda del Fascismo solo in occasione della spaghettata, non è più antifascista da anni.
Il Pd ufficialmente si schiera per i valori democratici, partecipativi, civili e antifascisti. Ma questi valori tanto decantati, dove sono finiti in tutto questo tempo? Da 20 anni a questa parte manca l’ascolto dei cittadini, i valori democratici sono andati sempre e solo a favore dei pochi “eletti”, Senigallia è diventata “La città degli Amici”.
Il Pd in questi anni ha agevolato la chiusura dell’Ospedale di Senigallia. Non è colpa diretta di Volpini e Mangialardi, ma questi due signori non hanno mosso mai un dito. Potevano, come hanno fatto altri Sindaci e Amministratori, chiedere alla cittadinanza di fare fronte comune e andare a manifestare in Regione (ci pensate non dico tutti, ma 10mila senigalliesi a protestare davanti ai cancelli regionali? Sarebbero venuti tutti i Tg ad ascoltare le nostre ragioni).
Potevano tentare di spiegare che la legge Balduzzi, che ha letteralmente rovinato la nostra sanità, non poteva essere applicata in tutte le Regioni allo stesso modo, perché le Marche hanno pochi abitanti ma dislocati lontanissimi tra di loro. Potevano, visto che ora Senigallia, Jesi e Fabriano sono un unico ospedale (e quindi chi dice che Senigallia non è stata depotenziata è un bugiardo e falso), cercare di far attivare una sistema di trasporto sanitario gratuito almeno tra questi ospedali per permettere agli assistiti (anziani, deboli, malati, soli) di poter usufruire in maniera agevole di questo ‘ospedale unico’. Potevano cercare di far attivare l’infermiere di famiglia, figura fondamentale per permettere alla persone di avere un professionista h24 per potersi curare in casa, far prendere le prenotazioni, non sentirsi abbandonate (soprattutto ora con il Covid). Mozione presentata da me nel 2014, votata all’unanimità e MAI portata da Volpini in Consiglio Regionale.
Queste sono le cose che il Pd di Volpini e Mangialardi non ha fatto. Invece parliamo di cosa ha fatto. Ha fatto aprire nuovi supermercati e altri ne apriranno, strozzando così il centro storico e facendo chiudere tanti piccoli artigiani che hanno dovuto licenziare dipendenti. Ha pedonalizzato piazze togliendo parcheggi per poi farli fare lontano e consegnarli ai privati. Ha fatto abbattere centinaia di alberi senza sostituirli. Ha fatto cementificare ove possibile. Ha dato il via per costruire un inceneritore in pieno centro abitato. Ha abbandonato le frazioni da così tanti anni che i problemi da affrontare sono diventati talmente numerosi da non essere più risolvibili (perché Senigallia non è solo Piazza del Duca, Piazza Garibaldi, il Foro e via Carducci). Ha tirato su un muro di omertà da 35 anni a questa parte, non riuscendo mai a mettere in sicurezza il Misa, dando la colpa del disastro del 2014 (e non solo) alle “scientificamente provate…..” ‘bombe d’acqua’.
Si è vero, ho avuto un forte richiamo antifascista. Poi mi è venuto in mente di un giorno di qualche anno fa, quando sono andato ad una riunione per eleggere il direttivo dell’Anpi di Senigallia. Prima della riunione parlo con Enrico Pergolesi (appena rieletto consigliere) e gli ricordo che l’Anpi fa politica ma è apartitico, quindi gli chiedo di far eleggere nel direttivo persone diverse da noi rappresentanti delle istituzioni (anche io mi tiro fuori pur essendo parte di una lista civica). Pergolesi annuisce convinto, poi è il primo ad alzare la mano per entrare nel Direttivo. Poi a seguire tutti politici o politicanti del Pd o vicini al Pd. Poi…sento nominare il nome di Massimiliano Giacchella (consigliere comunale Pd all’epoca), ma lui non c’è. Trascorrono pochi istanti, Fabrizio Volpini si alza, prende il telefono e, mentre mi passa accanto dice: “Massi, ti ho messo nel direttivo dell’Anpi”. Questo è il modo di fare del Pd anche riguardo un’istituzione che per tutti dovrebbe essere ‘sacra’. Occupazione sistematica di tutti i centri di potere.
Altro aneddoto è quando Francesco Mancini di Pd-Diritti al Futuro 5 anni or sono, alla vigilia delle scorse comunali, presentò un esposto per far ricusare il simbolo di L’altra Senigallia solo perché era rosso come quello che si presentava alla Regionali (quindi altra scheda) dove era candidato Ceresoni. Neanche i fascisti mi hanno mai fatto questo.
Bisogna essere autorevoli quando si governa, non autoritari, sennò il confine con la destra diventa labile, e la gente lo capisce benissimo. E bisogna stare dalla parte dei cittadini, non del partito padrone che devi ascoltare se vuoi fare carriera. Se Mangialardi ha perso la colpa è solo del Pd. Se Volpini perderà la colpa sarà solo del Pd.
Ho fatto due riunioni con le persone in lista o che mi hanno appoggiato. Di 26 persone incontrate 26 persone mi hanno detto che non voteranno mai Volpini e si asterranno. Ho contattato personalmente 84 persone in queste due settimane che so che mi hanno votato, e 83 mi hanno detto che non voteranno mai Volpini e si asterranno. Una mi ha detto che voterà Olivetti. Le persone sono troppo deluse da questo Pd padrone.
Superfluo elencare i motivi per cui non daremo mai l’appoggio al centro-destra. Non ci accomuna nulla con loro e siamo e saremo sempre alternativi a quel modo di pensare e di governare. Il fascismo si combatte con la cultura e la memoria, lo faremo anche stando fuori dalle istituzioni come sempre abbiamo fatto.
Si, è vero quindi, ho avuto un forte richiamo antifascista. Ma ho preso atto del fatto che io non sono padrone di nessuno se non del mio voto, ho preso atto della quasi totale volontà di astenersi da parte delle persone che mi hanno aiutato, ho preso atto anche in questi giorni della continua arroganza del Pd (un assessore/a della Giunta uscente lunedì mi ha detto che i miei voti andranno comunque tutti a Volpini per la pregiudiziale antifascista….).
Quindi all’unanimità l’altra Senigallia con la sinistra per Battisti Sindaco andrà al seggio (sacrosanto diritto e dovere) ma voterà scheda bianca. Nel frattempo stiamo già lavorando per dare a Senigallia un centro-sinistra alternativo a quello di potere, allargato a tutte le persone che hanno a cuore il Bene Comune e non i propri interessi. E ripartiamo dall’Ospedale, dall’infermiere di famiglia, dai consigli di quartiere, dalle case popolari e dai fondi europei.
Paolo Battisti (coordinatore L’altra Senigallia con la Sinistra)
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