Tombe Ipogee, “situazione paradossale a Senigallia”
Intervento del Comitato locale
Oltre ai temi quali il terremoto, la sanità, l’alluvione a cui questa amministrazione non ha saputo dare delle risposte convincenti ai cittadini, vogliamo porgere ai nostri amministratori alcune domande inerenti il servizio cimiteriale ed ottenere risposte ai tanti perché.
Nel permesso di tumulazione della salma, rilasciato dall’Ufficiale di Stato Civile all’incaricato del trasporto, nel quale si richiamano le leggi vigenti in materia: Legge Nazionale 285/90, Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria; Delibera Consigliare n.53 del 3/6/2009, Comunicazione Comune di Senigallia Ufficio Economato n.1558/2011, Ordinanza n.383 del 28/7/2009, Regolamento Regionale Polizia Mortuaria n.3 del 9/2/2009, Circolare Ministero della Sanità n.24 del 24/6/1993 si legge che la tumulazione può avvenire dopo le 24 ore dalla morte:
Perchè le salme non vengono tumulate al termine delle esequie e quindi allo scadere delle 24 ore?
Perchè in alcuni casi e specie nel fine settimana si tumula dopo 96 ore?
Perchè, questa amministrazione NON ha strutture idonee per il deposito delle salme in osservazione e o sosta dei feretri per un così lungo periodo?
Perchè il cittadino è tenuto invece a pagare 85 euro di deposito se è la pubblica amministrazione che non ottempera alle leggi e regolamenti emanati?
Una prima risposta è che sembrerebbe sia stata fatta una comunicazione informale da parte di qualche impiegato e/o dirigente del servizio a dire di limitare la sosta a due salme.
Prima c’era addirittura un cartello attaccato con tre puntine sulla porta d’ingresso dell’obitorio.
La conseguenza è stata che nel fine settimana, periodo più critico, quando l’obitorio comunale è occupato da due salme e o feretri in sosta, i cittadini non potendo conferire il feretro presso il deposito comunale devono provvedere altrimenti (in contrasto con il permesso di trasporto rilasciato) superando alle volte le 72 ore stabilite per la tumulazione.
E’ invece un dovere dell’amministrazione Comunale quello di trovare locali idonei e alternativi alla sosta della salma e non far pesare la sosta sulle tasche dei familiari.
Le forze dell’ordine, chiamate sovente da qualche cittadino, prendono atto della situazione paradossale, passano la criticità alla polizia municipale che deve far fronte anche alle proteste dei familiari dei defunti.
Sicuramente il disagio e la vergogna (dis)organizzativa sarà stata segnalata all’Amministrazione che evidentemente non se n’è fatta carico essendo a tutt’oggi in piedi e non in via di cambiamento.
Tutti viviamo in mille incertezze con il COVID che sta riprendendo forza e qualcuno dei nostri amministratori si sarebbe dovuto preoccupare di leggere la circolare del Ministero della Salute n° 11285 01/04/2020 che invita a conferire le salme e dare loro sepoltura il prima possibile, anche prima delle canoniche 24 ore.
Sarebbe opportuno far operare a pieno regime il servizio cimiteriale anziché limitare l’orario lavorativo a quasi il 50%.
I servizi essenziali sono di interesse di questa amministrazione ed è opportuno ampliare l’obitorio comunale e/o fare una convenzione con quello ospedaliero, a meno che noi cittadini fossimo un peso!.
Piacerebbe sapere anche come vengono utilizzati i proventi dell’attività cimiteriale, concessione loculi, concessioni di terreni per tombe private, tumulazioni, estumulazioni e operazioni cimiteriali in genere, visto che si parla di centinaia di migliaia di euro annui.
Questa Amministrazione ha peccato di presunzione andando a modificare con una semplice comunicazione verbale e o telefonica Leggi, Regolamenti, Ordinanze Nazionali, Ministeriali e Comunali. E il conto lo pagano i senigalliesi.
Concluderemo con un frase di un noto TG satirico: Se qualcuno avesse qualcosa da dire, noi – CITTADINI – siamo qua.
Da
Comitato Tombe Ipogee
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!