“Rinnovamento proposto da chi governa da decenni. Siamo su Scherzi a Parte?”
"Basiti nel leggere scritti di Volpini. Occasione per il cambiamento è il voto a Olivetti"
C’è da restare basiti nel leggere lo scritto del candidato sindaco Volpini circa il “nuovo che avanza”.
Sentir parlare di rinnovamento e cambiamento proprio da chi (soprattutto il Pd, un nome che è il risultato di varie metamorfosi subite dal partito negli anni) sta governando la città ormai da decenni (forse da oltre 40 anni) è stucchevole.
Volpini si faccia una ragione del fatto che il risultato del primo turno ha confermato in forte misura che Senigallia chiede un reale cambiamento e i cittadini auspicano una svolta.
In questa situazione noi riteniamo fondamentale il dialogo ed il confronto con coloro che vogliono dare una concreta alternativa a Senigallia.
Noi vogliamo rimettere al centro della azione amministrativa i bisogni e le problematiche dei cittadini. Senigallia e le sue frazioni sono ricche di risorse ma necessitano anche di risposte concrete e diversificate. Quelle risposte non pervenute da chi è stato in Comune in questi anni.
Vogliamo ripartire dalla partecipazione attiva dei cittadini, dall’ascolto e dal confronto sul territorio in mezzo alla gente.
Il progetto condiviso che abbiamo presentato per il nuovo governo a Senigallia è partito dall’ascolto e dal confronto diretto con i cittadini, che riteniamo fondamentale e imprescindibile per una azione amministrativa davvero al servizio del territorio, con capacità ed esperienza, per dare risposte concrete e adeguate alle necessità e alle problematiche.
Adesso il cambiamento del governo cittadino è davvero possibile, si tratta di una occasione piu’ unica che rara. Si tratta di fare una scelta chiara e netta per il futuro della nostra Senigallia.
Ai cittadini la possibilità di farlo votando Massimo Olivetti Sindaco di Senigallia.
Massimo Olivetti, Candidato Sindaco di Senigallia
Ecco alcuni esempi con le lega e la sua propaganda permanente che si scontra con la realtà: quella dei territori, dove la Lega governa, tra flop, tagli alla sanità e scandali. Ma soprattutto quel bilancio provvisorio che pesa su ben quattro regioni governate dalla Lega: Umbria, Basilicata, Sardegna e Sicilia.
Altre regioni poi vedranno i risultati a breve e non saranno rose e fiori.
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