Dal vicesindaco uscente Memè convinto sostegno a Volpini per il ballottaggio
"Il voto sarà, per Senigallia, tra progetto credibile del centrosinistra e salto nel buio, anzi all'indietro, col centrodestra"
Il vicesindaco Memè interviene a sostegno della candidatura di Volpini: “Ha tutte le competenze per vincere le sfide del futuro. Non si lasci la città a chi ha sempre scommesso sul suo fallimento”.
Il voto di domenica 4 e lunedì 5 ottobre deciderà il futuro di Senigallia. Per questo ritengo opportuno esprimere il mio convinto appoggio a Fabrizio Volpini e condividere pubblicamente le riflessioni che mi hanno spinto a tale scelta.
Nel corso degli ultimi dieci anni, che ho avuto l’onore e l’onere di percorrere ricoprendo il ruolo di vicesindaco, Senigallia è diventata a pieno titolo una città turistica, grazie a interventi di riqualificazione che sono divenuti un modello per tante amministrazioni, a una pianificazione urbanistica fondata sulla rigenerazione urbana e il consumo zero di nuovo suolo che ha restituito ai cittadini spazi in preda al degrado, a una programmazione culturale di profilo internazionale che ci permette oggi di dialogare con le grandi città d’arte in Italia e nel mondo.
Ma non solo: in un’epoca di tagli orizzontali, che in tutta Italia hanno drasticamente ridotto la quantità e la qualità delle prestazioni erogate dai comuni, l’Amministrazione comunale, fedele al suo impegno di fare di Senigallia la Città di Tutti, la Città dei Diritti, ha fortemente continuato a investire sul sociale, garantendo servizi capillari di eccellente livello, rivolti in particolare alle fasce più deboli della popolazione e ai soggetti maggiormente svantaggiati con lo scopo di assicurare benessere e piena inclusione.
Risultati che abbiamo raggiunto grazie al prezioso concorso di un ricco tessuto sociale formato da tantissime imprese, organizzazioni di volontariato, associazioni culturali, femminili, ambientaliste e giovanili. Donne, uomini e giovani che hanno sempre trovato nell’Amministrazione comunale una sponda ai loro progetti e al loro protagonismo.
Questo lungo processo di trasformazione, ne sono certo, da lunedì prossimo potrà continuare con Fabrizio Volpini sindaco e il suo avanzato programma di azioni volte a potenziare quanto realizzato in questi anni, ma soprattutto in grado di fornire risposte concrete a nuovi bisogni, a partire dalla necessaria riqualificazione dei lungomari della città per rendere ancora più attrattiva la Spiaggia di Velluto e dare dunque un ulteriore impulso all’economia cittadina.
Va da sé, però, che per andare a realizzare un progetto così ambizioso sono indispensabili visione, esperienza, competenze, sensibilità, capacità di dialogare con gli altri livelli istituzionali, conoscenza del territorio e della macchina amministrativa. Qualità che Volpini ha dimostrato più volte di possedere e di saper mettere al servizio del nostro territorio, e che oggi diventano ancora più necessarie per uscire dalla crisi economica e sociale innescata dalla tragedia del Covid e per intercettare le ingenti risorse europee che, è ormai sicuro, giungeranno dall’Europa.
Ecco perché quello di sabato e domenica prossimi diventa un voto decisivo, un vero e proprio referendum sul futuro della città: da un lato il progetto di Volpini e degli eletti del centrosinistra, credile, fondato su basi solide, rapporti radicati, capacità riconosciute dentro e fuori la città, guidato da una persona cosciente delle difficoltà che abbiamo di fronte ma consapevole delle risposte da dare; dall’altro un autentico salto nel buio (o forse sarebbe meglio dire un salto all’indietro) con un candidato a sindaco ostaggio di partiti come la Lega e Fratelli d’Italia, totalmente estranei alla cultura e all’identità solidale di Senigallia, guidati da personaggi animati da rancore e cieca faziosità, che da sempre scommettono (e da sempre perdono) sul fallimento della città, minando la coesione sociale, esasperando e banalizzando ogni problema senza mai trovare una soluzione, diffamando costantemente l’immagine di una città per mero tornaconto politico.
È un voto, insomma, che avrà ricadute a lungo termine, nel bene e nel male. Un voto che merita da parte di tutti un’attenta e approfondita valutazione, per far sì che ciò che Senigallia è diventata negli ultimi anni, grazie all’amministrazione Mangialardi e quelle precedenti, non sia cancellato con un semplice colpo di spugna.
Maurizio Memè
Leonardo Maria Conti
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