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Dal vicesindaco uscente Memè convinto sostegno a Volpini per il ballottaggio

"Il voto sarà, per Senigallia, tra progetto credibile del centrosinistra e salto nel buio, anzi all'indietro, col centrodestra"

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Fabrizio Volpini candidato Sindaco - Ballottaggio Senigallia 2020
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Il vicesindaco Memè interviene a sostegno della candidatura di Volpini: “Ha tutte le competenze per vincere le sfide del futuro. Non si lasci la città a chi ha sempre scommesso sul suo fallimento”.

Il voto di domenica 4 e lunedì 5 ottobre deciderà il futuro di Senigallia. Per questo ritengo opportuno esprimere il mio convinto appoggio a Fabrizio Volpini e condividere pubblicamente le riflessioni che mi hanno spinto a tale scelta.

Nel corso degli ultimi dieci anni, che ho avuto l’onore e l’onere di percorrere ricoprendo il ruolo di vicesindaco, Senigallia è diventata a pieno titolo una città turistica, grazie a interventi di riqualificazione che sono divenuti un modello per tante amministrazioni, a una pianificazione urbanistica fondata sulla rigenerazione urbana e il consumo zero di nuovo suolo che ha restituito ai cittadini spazi in preda al degrado, a una programmazione culturale di profilo internazionale che ci permette oggi di dialogare con le grandi città d’arte in Italia e nel mondo.

Ma non solo: in un’epoca di tagli orizzontali, che in tutta Italia hanno drasticamente ridotto la quantità e la qualità delle prestazioni erogate dai comuni, l’Amministrazione comunale, fedele al suo impegno di fare di Senigallia la Città di Tutti, la Città dei Diritti, ha fortemente continuato a investire sul sociale, garantendo servizi capillari di eccellente livello, rivolti in particolare alle fasce più deboli della popolazione e ai soggetti maggiormente svantaggiati con lo scopo di assicurare benessere e piena inclusione.

Risultati che abbiamo raggiunto grazie al prezioso concorso di un ricco tessuto sociale formato da tantissime imprese, organizzazioni di volontariato, associazioni culturali, femminili, ambientaliste e giovanili. Donne, uomini e giovani che hanno sempre trovato nell’Amministrazione comunale una sponda ai loro progetti e al loro protagonismo.

Questo lungo processo di trasformazione, ne sono certo, da lunedì prossimo potrà continuare con Fabrizio Volpini sindaco e il suo avanzato programma di azioni volte a potenziare quanto realizzato in questi anni, ma soprattutto in grado di fornire risposte concrete a nuovi bisogni, a partire dalla necessaria riqualificazione dei lungomari della città per rendere ancora più attrattiva la Spiaggia di Velluto e dare dunque un ulteriore impulso all’economia cittadina.

Va da sé, però, che per andare a realizzare un progetto così ambizioso sono indispensabili visione, esperienza, competenze, sensibilità, capacità di dialogare con gli altri livelli istituzionali, conoscenza del territorio e della macchina amministrativa. Qualità che Volpini ha dimostrato più volte di possedere e di saper mettere al servizio del nostro territorio, e che oggi diventano ancora più necessarie per uscire dalla crisi economica e sociale innescata dalla tragedia del Covid e per intercettare le ingenti risorse europee che, è ormai sicuro, giungeranno dall’Europa.

Ecco perché quello di sabato e domenica prossimi diventa un voto decisivo, un vero e proprio referendum sul futuro della città: da un lato il progetto di Volpini e degli eletti del centrosinistra, credile, fondato su basi solide, rapporti radicati, capacità riconosciute dentro e fuori la città, guidato da una persona cosciente delle difficoltà che abbiamo di fronte ma consapevole delle risposte da dare; dall’altro un autentico salto nel buio (o forse sarebbe meglio dire un salto all’indietro) con un candidato a sindaco ostaggio di partiti come la Lega e Fratelli d’Italia, totalmente estranei alla cultura e all’identità solidale di Senigallia, guidati da personaggi animati da rancore e cieca faziosità, che da sempre scommettono (e da sempre perdono) sul fallimento della città, minando la coesione sociale, esasperando e banalizzando ogni problema senza mai trovare una soluzione, diffamando costantemente l’immagine di una città per mero tornaconto politico.

È un voto, insomma, che avrà ricadute a lungo termine, nel bene e nel male. Un voto che merita da parte di tutti un’attenta e approfondita valutazione, per far sì che ciò che Senigallia è diventata negli ultimi anni, grazie all’amministrazione Mangialardi e quelle precedenti, non sia cancellato con un semplice colpo di spugna.

Maurizio Memè

Commenti
Ci sono 3 commenti
giulio
giulio 2020-09-26 17:09:14
Quoto l'intervento del signor Memè. Un plauso per non aver evocato il fascismo e il razzismo. Tuttavia non ho capito in cosa, gli avversari di Volpini, non sarebbero all'altezza e dove sbaglierebbero. Dico questo perchè - non essendo mai stati eletti - non hanno mai avuto, a tutt'oggi, la possibilità di governare.
leofax 2020-09-26 18:11:55
Signor Memè, come fa a dichiarare che tra parentesi (e da sempre perdono) se hanno vinto le Elezioni Regionali, hanno dalla loro 15 Regioni su 20 ? Se Mangialardi in città ha preso il 53 per cento dei voti e Volpini solo il 43, vorrà pur dire qualcosa. Non diamo la colpa alla defezione di Campanile ! Gli elettori del PD, sono sempre quelli. A mio modesto parere, significa, che Volpini, non ha le capacità sempre secondo gli elettori del PD, uguali a quelle dell'Angeloni prima e di Mangialardi dopo.
Leonardo Maria Conti
arcimboldo 2020-09-27 08:11:01
Osservo, come spettatore del tutto indifferente all'evolversi della contesa tra il csx ed il cdx. Il csx sta mettendo in campo una serie di iniziative, mai viste con l’ex sindaco Mangialardi, di cui non ne capisco il significato a meno che il csx non abbia una paura fottuta di ripetere a Senigallia la debacle regionale!!! Nello specifico pubblicare articoli come ”Ti diamo un consiglio”, quelli di ex esponenti di sinistra quali il Dott. Casagrande, dell’ex vice sindaco sig. Memè, della lista “Noi Senigallia Attiva” e, credo che ce ne saranno altre di supporto al candidato del csx Volpini fa sorgere una domanda: perché tutti costoro si danno un gran da fare? Pensano che i loro elettori non votino al ballottaggio per Volpini? Non pensano che così facendo l’immagine del loro candidato appare debolissima a confronto con l’altro candidato?? Una cosa è certa ad un attento osservatore: la scelta del csx, calata (imposta) anche questa dall’alto come quella del sig. Mangialardi, non piace a nessuno (credo nemmeno al candidato stesso piacesse fare il candidato sindaco preferendo rimanere in regione) che in più occasioni ha dimostrato la propria insofferenza al dialogo ed al confronto con le altre forze politiche e per ultimo ha anche rifiutato il confronto con il candidato del cdx Olivetti!!! A tutte le forze del csx rivolgo un invito: invece di proteggere, a mio avviso sbagliando e di grosso, il sig. Volpini, sollecitatelo al confronto con il candidato del cdx così si vedrà di che pasta sono fatti ambedue nell’interesse unico della nostra Senigallia. Si vedra veramente se chi si propone è all’altezza della successione al sig. Mangialardi!!!
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