Senigallia Resistente e il ballottaggio
"Non daremo indicazioni di voto, ma valuteremo eventuali impegni che Volpini vorrà prendersi"
Il risultato delle elezioni mostra una palese difficoltà del PD e della sua “pseudo sinistra”, non solo a Senigallia ma in tutte le Marche vista l’evidente sconfitta alle regionali.
Anche dopo il risultato di un, a suo dire, previsto ballottaggio, il candidato sindaco Volpini non ha neanche provato ad aprire una riflessione sulle cause, ha bensì archiviato la pratica senza prevedere apparentamenti perché il problema del presente è evidentemente valoriale e quindi lui basta a sé stesso.
Come lista Senigallia Resistente abbiamo proposto e continuiamo a proporre una alternativa di e al sistema oggi imperante e dominante. Per gli ideali a cui ci ispiriamo e a cui tendiamo, non potremmo mai dare indicazioni di voto e fare apparentamenti perchè se è vero che da una parte la destra rappresenta l’individualismo, la competizione più sfrenata con atteggiamenti e metodi sempre più fascisti e razzisti, è purtroppo altrettanto vero che il PD è ben lungi da essere una forza realmente progressista e motore di cambiamento. Ricordiamo che tutte le leggi sul mercato del lavoro più regressive per la condizione dei lavoratori sono state votate e volute dal centro sinistra, che i cosiddetti decreti sicurezza con la creazione dei lager libici, prima dell’ avvento del ministro leghista, sono stati elaborati dal PD, che tutte le ordinanze per il decoro delle città contro il degrado sono state emanate dai sindaci sceriffo del solito PD. Come non ricordare appunto Cofferati a Bologna, De Luca a Salerno, Zanonato a Padova, solo per fare alcuni miseri esempi
Questo atteggiamento conferma le motivazioni per cui abbiamo deciso di candidarci in alternativa, se avessimo considerato la possibilità di apparentamenti l’avremmo proposto prima.
Abbiamo invece presentato un’alternativa democratica basata sulla partecipazione attiva dei cittadini. Tutti noi candidati a sindaco abbiamo parlato di ascolto e collaborazione, di avvicinamento rappresentanza/rappresentati, con la sola differenza che noi abbiamo fornito agli elettori gli strumenti con cui avremmo attuato questa democrazia partecipata ovvero comitati di quartiere visitati periodicamente dall’assessore dedicato; assemblee, anche queste ripetute nell’arco dell’anno, precedenti e successive al bilancio preventivo, assemblee per le tematiche relative all’urbanistica, molto a cuore ai cittadini, e per la discussione circa la priorità da attribuire alla destinazione della spesa pubblica; rientro delle associazioni in assemblee consultive soprattutto dopo la situazione che si è venuta a configurare oggi col coronavirus in cui le stesse hanno avuto un ruolo da protagoniste.
Visto che nessuno ha la disponibilità del voto dei propri elettori, noi useremo questo tempo fino a domenica 4 non per indicare, ma per valutare eventuali impegni che Volpini vorrà prendersi non in relazione a diritti civili o temi valoriali, ma in fatto di diritti sociali e reale partecipazione dei cittadini.
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Senigallia Resistente
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