“In gioco il 5 ottobre valori profondi della nostra città, democratica ed antifascista”
Fabrizio Volpini in vista del ballottaggio a Senigallia: "noi il vero cambiamento"
Uno per tutti, tutti per uno. È questo lo spirito con cui riparte Fabrizio Volpini a pochi giorni dal voto insieme alla sua numerosa squadra di 160 candidati.
Un gruppo di persone eterogeneo per sesso, età, professionalità e competenze, ma accomunato da alcuni valori di base che sono quelli del centrosinistra: democrazia, antifascismo, accoglienza, giustizia sociale e attenzione ai più deboli. E ripartendo dalle radici che ieri sera tutti insieme, Volpini con i candidati delle 7 liste in suo appoggio, si sono incontrati al Circolo del Cesano.
“Abbiamo, anzi avete fatto un grande lavoro di squadra e abbiamo raggiunto un buon risultato elettorale”, ha detto il candidato del centrosinistra ai suoi, il 43,39% non era un risultato scontato. Il ballottaggio ce lo aspettavamo, anzi era quasi inevitabile visto il numero dei candidati sindaco in corsa”.
Nonostante la partita sia ancora aperta e tutta da giocare quello che è emerso dal voto è il radicamento e il consenso ricevuto sul territorio dalle liste della coalizione, unite come fossero un’unica famiglia. Per questo, ha tenuto a precisare Volpini, “tutte le liste della coalizione, anche quelle senza rappresentanti in Consiglio comunale, avranno la loro meritata attenzione nei diversi organi istituzionali, affinché il lavoro corale di questi mesi possa continuare anche durante ilquinquennio amministrativo”.
Il candidato sindaco ha ribadito che in questa sfida, e anche in futuro, non esiste “l’io” ma che solo il “noi”. La cultura del “noi”, nel Dna del centrosinistra, è il faro che deve illuminare i cittadini di Senigallia, una città nata e cresciuta nei valori dell’apertura, dello scambio con culture diverse e nel lavoro.
Dal voto di domenica è chiaro cosa i cittadini senigalliesi possono aspettarsi per i prossimi cinque anni. Dal voto sono emersi due tipi di consigli comunali guidati dal centrosinistra o dal centrodestra. Ebbene, per capire dove si trova il vero cambiamento basta guardare la composizione dei due consigli. Nel primo, quello di centrosinistra, ci sono molte persone giovani, alcune nuove alla politica altre con una solida esperienza amministrativa alle spalle; nel secondo, quello di centrodestra, non ci sono grandi novità, ci sono volti noti alla politica cittadina che la oltretutto città conosce molto bene. Le destre ha spiegato Volpini “hanno portato in Consiglio comunale molti esperti della politica locale che da più di venticinque anni siedono negli scranni del Consiglio comunale, e questo sarebbe il loro rinnovamento.” Dunque, siamo sicuri che il centrodestra sia il cambiamento? A dirlo saranno i cittadini di Senigallia con il prossimo appuntamento elettorale.
“Il ballottaggio è un passaggio importante per la nostra città – ha concluso Volpini – domenica 4 e lunedi 5 Ottobre sono in gioco valori profondi, valori non negoziabili, valori del nostro vivere in una città democratica, antifascista, aperta al confronto, accogliente con tutti, vicina ai bisogni della gente che negli ultimi anni è cresciuta fino a rappresentare un modello che ci viene invidiato da molti, e ha aggiunto, “i prossimi giorni saranno decisivi per la nostra città, ognuno faccia la sua parte.”
Da
Comitato per Volpini
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e che se le galline non fanno più l'uovo è certo stato un colpo di Ordine Nuovo.
Da un articolo del genere si capisce la considerazione che avete per i vostri cittadini, dei fessi da spaventare con ideologie morte 100 anni fa, del resto questa è l'unica carta che si è potuta giocare la sinistra negli ultimi 50 anni perchè a livello amministrativo ha fatto solo disastri.
IL FASCISMO LO ABBIAMO AVUTO IN CASA E LO CONOSCIAMO LO STALINISMO E LA DITTATURA DI SINISTRA NE ABBIAMO AVUTA E NE ABBIAMO AMPIA NOTIZIA.
ENTRAMBE NON HANNO NIENTE DI DEMOCRATICO.
TENIAMO PRESENTE CHE PIU' DI 1/3 DEGLI ELETTORI NON E' ANDATO A VOTARE DOMENICO E LUNEDI PASSATI E A QUESTI NESSUNO PENSA??????
FORSE TRA GLI ASTENUTI CI SONO PERSONE CHE SE NE FREGANO (SENZA RIFERIMENTI PARTICOLARI POLITICAMENTE) MA MOLTI ERANO SINCERAMENTE OFFESI PER LA SCELTA DA EFFETTUARE.
ORA CHE NE RIMANGONO DUE DI CANDIDATI SINDACO SPERO CHE ANCHE QUELLE PERSONE CHE NON SONO ANDATE A VOTARE AL PRIMO TURNO CI VADANO E ALLORA SARA' UN VOTO DEMOCRATICO ED UN SINDACO POTRA' CONSIDERARSI ELETTO DEMOCRATICAMENTE.
SE VOTERA' MENO DEL 50% DEGLI ELETTORI DOVRESTE RIFIUTARE L'INCARICO E SAPETE IL PERCHE'.
L'ASSENZA DELLO SPIGOLATORE IN QUESTA CAMPAGNA POLITICA SI E' SENTITA.
UN CARO RICORDO DI FRANCO GIANNINI
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