“Un voto per togliere i beni pubblici agli improvvisatori”
Paradisi: "Per un cambiamento reale non solo di colore politico ma anche di classe dirigente politica"
Ci siamo. Alle urne invito gli elettori ad abbandonare gli schemi ideologici del passato. Oggi il muro divisorio è tra faccendieri della politica e uomini liberi che hanno un mestiere o una professione.
Tra improvvisatori che nulla hanno realizzato nella vita e chi invece ha una storia, una posizione ed una cultura da spendere. La divisione è tra garantiti e non garantiti. E, infine, tra chi difende rendite di posizione e chi vorrebbe garantire possibilità a tutti. Per questo ho deciso di candidarmi alla elezioni regionali.
Tra improvvisatori che nulla hanno realizzato nella vita e chi invece ha una storia, una posizione ed una cultura da spendere. La divisione è tra garantiti e non garantiti. E, infine, tra chi difende rendite di posizione e chi vorrebbe garantire possibilità a tutti. Per questo ho deciso di candidarmi alla elezioni regionali.
Per un cambiamento reale non solo di colore politico (chi ha umiliato le Marche rendendole ad esempio la cenerentola del turismo e penalizzando le attività economiche non può accreditarsi con un gioco di prestigio come il “nuovo”) ma anche di classe dirigente politica. Perché chi nulla ha fatto nella vita non può essere chiamato a gestire la vita amministrativa degli altri. Ecco perché contano i curriculum. Ecco perché occorre scegliere le persone. Chiedo fiducia per quello che ho sempre rappresentato e per quello che certamente rappresenterò da uomo libero.
Roberto Paradisi (Candidato alle Elezioni Regionali per Forza Italia-Civici per le Marche)
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