Cristian Bako sui diritti LGBTQ
E' candidato a Senigallia con Diritti al Futuro
L’orribile fatto avvenuto nello scorso weekend, un uomo che uccide la sorella e picchia il suo ragazzo trans, è solo l’ultima delle reiterate violenze che la comunità LGBTQ subisce in questo paese.
Neanche un mese fa, nella nostra regione, dei ragazzi ternani sono stati malmenati selvaggiamente da un gruppo di persone locali, con moventi omofobi. Voglio e pretendo che gli adolescenti e i giovani senigalliesi appartenenti alla comunità LGBTQ non subiscano gli stigmi di cui abbiamo sofferto noi “della vecchia guardia”.
Proprio per questo dico che la legge contro le discriminazioni non basta: bisogna ripartire già dalle scuole, attraverso l’insegnamento dell’educazione alle differenze, bisogna educare le persone alla diversità. Cosa ben diversa dalla tanto decantata “teoria gender” o fandonie simili, ma non è altro che pura educazione civica.
Senigallia si è contraddistinta come antesignana nel campo dei diritti civili: è stata tra i primi comuni a livello nazionale a istituire registri per testamenti biologici e per le unioni civili. Nel 2016 la regione Marche decise di allinearsi alle linee guida sull’interruzione volontaria della gravidanza farmacologica tramite RU486 e di avviare una sperimentazione in tale senso a Senigallia; ciò a seguito della mozione presentata dalla nostra consigliera comunale Nausicaa Fileri e del prezioso lavoro dell’assessore Carlo Girolametti. E allora perché non iniziare proprio da una piccola realtà come la nostra, ancora una volta, anche per quanto riguarda i diritti LGBTQ?
Cristian Bako
Candidato nella lista di Diritti al Futuro
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