“Non possiamo mettere una città così bella nelle mani di prestigiatori”
Volpini: "non ci sono candidati in grado di gestire Senigallia: solo slogan e nessun programma nel merito"
Mancano pochi giorni alla fine della campagna elettorale e il pensiero del candidato Sindaco del centrosinistra Fabrizio Volpini va agli indecisi, coloro che non sanno e non sapranno fino alla fine per chi votare.
Spesso l’ago della bilancia per numerose elezioni, gli indecisi devono capire se vogliono “mettere una città bella, con un’alta qualità della vita e cresciuta negli anni nelle mani di prestigiatori”. Ieri sera a Sant’Angelo Volpini ha avvertito: “Non possiamo permettercelo, verrebbe sprecato il lavoro fatto fino ad oggi.”
Da un lato c’è l’esperienza e la competenza di un’amministrazione comunale uscente che si rinnova, dall’altro “non ci sono candidati spendibili in grado di gestire la città”, ha detto Volpini. “Non hanno un programma, ha aggiunto, il più ricco è l’indice delle cose da fare, ma se poi si entra nel merito si scopre che queste idee sono solo slogan e iperboli: il ponte a quattro corsie sul Misa, 150 assunzioni in Comune, l’abbattimento del 50% della tassa rifiuti, la riapertura dell’ospedale – peraltro mai chiuso – con delibere diGiunta”.
La visione della città per iperboli non tiene conto della realtà, immagina una città sulla carta. Invece, Senigallia è l’insieme delle trasformazioni avvenute negli ultimi vent’anni e anche le sue criticità. Sant’Angelo, una delle poche frazioni in cui la scuola, la chiesa e l’ufficio postale sono operativi, è un simbolo di come le scelte dell’amministrazione cambino la vita delle persone. Ma ci sono anche ombre, un cittadino, ad esempio, ha sottolineato con fermezza alcune criticità legate al centro ambiente, un servizio fondamentale per la città, ma che per la frazione a volte vuol dire anche trovare rifiuti in strada, fuori dal centro ambiente, lasciati dai meno sensibili alle problematiche ambientali e del vivere civile.
Sant’Angelo, inoltre, sta lì a ricordare alla città che la complanare, tanto criticata prima e durante la fase di realizzazione, era un’opera necessaria e oggi indispensabile. “Siamo rimasti fuori dalla complanare, oggi sappiamo quanto valesse”, ha detto un cittadino della frazione.
“Eravamo in pochi a difendere quella scelta”, ha ricordato Volpini all’epoca al fianco della Sindaca Luana Angeloni anche lei presente a Sant’Angelo. “La complanare allora non portò al collegamento con via Capanna perché c’erano molte resistenze, come il Comitato di viale dei Pini”, ha ricordato l’ex Prima cittadina.
Oggi è chiara a tutti l’utilità strategica di quest’opera: “basta pensare che quando si taglia l’erba si deve chiudere la complanare per la quantità di persone che la utilizzano”, ha ribadito Angeloni.
Durante l’incontro è stato comunque ricordato che il collegamento tra Sant’Angelo e le altre frazioni contigue e la complanare a breve ci sarà con la realizzazione della bretella di collegamento e con la rotatoria già in fase di costruzione tra via Capanna e viale dei Pini.
Da
Comitato per Volpini
Questa frase non l'avrebbe detta neanche Enrico Berlinguer se fosse stato candidato sindaco contro Razzi, Scilipoti e Saddam Hussein. Urge bagno d'umiltà.
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