“Una campagna elettorale a Senigallia dove non si è parlato di urbanistica”
"Una grave mancanza da parte di tutti gli schieramenti", sottolinea Stefano Bernardini
Non c’è dubbio che in questa campagna elettorale ,che ha ormai imboccato la dirittura d’arrivo, la questione urbanistica non sia stata per nulla un tema centrale.
Eppure è proprio l’urbanistica che ha la funzione di disciplinare gli usi del territorio , di soddisfare gli interessi pubblici e privati ed ordinarli sul territorio pianificato.
E’ attraverso lo strumento del Piano urbanistico che avviene la determinazione “dell’ordinato assetto dei suoli” che riguarda anche il concetto di civiltà, di coesione e convivenza della comunità locale. Senigallia però , e non solo in questi ultimi anni beninteso , ha mostrato una certa idiosincrasia nei confronti del Piano. C’è da rimanere basiti nel leggere ( e l’Urbanistica di Benevolo è fonte attendibile) che Senigallia è la quinta città italiana per durata temporale del processo decisionale dell’approvazione del Piano : 186 mesi ovvero oltre 15 anni!) .
C’è da rimanere inceneriti , come in una sindrome di Loth, nel leggere gli atti del dibattito intercorso in Provincia, nella metà degli anni 90 del secolo scorso, per l’approvazione della Variante al Piano Comunale del 75.
Tanto che viene da domandarsi se l’infinita serie di Varianti succedutesi in questi anni sia stata fatta nei confronti del Piano Regolatore oppure del Piano di Fabbricazione. Viene da domandarsi se il PRG cittadino sia un “cadavere eccellente” oppure un malato a codice rosso sul quale ancora è possibile intervenire in un estremo, quanto disperato, tentativo.
Dico questo perché chiunque sarà chiamato ad amministrare la città non potrà eludere il problema e dovrà per forza di cose metterci mano per la risoluzione.
E’ un PRG debole che favorisce un consumo del territorio . E ce l’ha detto l’ISPRA, con i suoi Rapporti Annuali , che a Senigallia il consumo non tende affatto verso lo zero.
E’ un PRG debole che permette di emettere Varianti in libera uscita , come le ultime , dai nomi suadenti (Smart, Resiliente) ma che proprio dietro la gentilezza del nome nascondono l’inganno. Per resiliente nella pianificazione del territorio s’intende la limitazione di consumo di suolo,di riduzione e gestione dello sprawl ,di limitazione dei rischi territoriali.
Debbono pertanto dirci cosa centra con la resilienza quell’intervento urbanistico in prossimità del casello dell’autostrada in una zona notoriamente ( e ne abbiamo avuto la prova) fragile da un punto di vista idrogeologico. E che cosa ci sia di resiliente nella disseminazione su tutto il territorio di quel pulviscolo di piccole aree fabbricabili che rappresentano , più che la concessione di diritti edificatori, il soddisfacimento di vecchie promesse pre-elettorali (alcune risalenti al 2010).
E’ con un PRG debole che avvengono quei contratti pubblico-privati in una urbanistica per accordi “ a monte” e sempre il deroga al PRG dove la potestà conformativa comunale è troppo spesso esposta alla così detta “cattura del regolatore” da parti di interessi privati che hanno buon gioco nei confronti dell’amministrazione ritenuta contraente debole.
E’ vero che il rifacimento completo del Piano porta a tempi lunghi ma un intervento sulla materia è urgente. Senigallia non ha mai provato neanche a sdoppiare il Piano Regolatore in quello strutturale(quello delle Invarianti) e in quello operativo ( quello delle Varianti definite da chi amministra) . Oppure di provare con il modello tedesco ( che viene usato in molti paesi europei e ultimamente ha trovato realizzazione in alcuni casi anche in Italia) con la divisione del territorio comunale in territorio urbanizzato e non urbanizzato . E’ una buona procedura per tenere sotto controllo il consumo del suolo.
Insomma chi sarà chiamato ad amministrare,chiunque esso sia, dovrà prendere di petto questa questione.
E’ qui che “si varrà la sua nobilitade”.
Da
Stefano Bernardini
Inoltre sul nostro programma è anche previsto (cosa innovativa) di non nominare alcun assessore all'Urbanistica ma di nominare due consiglieri di maggioranza e due di opposizione per discutere delle tematiche urbanistiche da proporre al sindano che terrà pertanto la delega all'Urbanistica.
In merito può approfondire leggendo a pag. 5 del nostro programma, quanto da me indicato sommariamente. Questo il link http://www.senigalliabenecomune.it/wp-content/uploads/2020/07/Programma_SBC_2020.pdf
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