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Samuele Garofoli: “Per Senigallia eventi di qualità, più spazi musicali e l’Ascoltoteca”

Candidato con Vola Senigallia per Volpini Sindaco: "Tessuto creativo e culturale va coltivato, conquistato e difeso"

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Samuele Garofoli - Candidato consigliere comunale con Vola Senigallia, per Volpini sindaco

Lo scorso anno un turista mi disse con tristezza: “questa è una città senza musica”. Aveva ragione purtroppo, era luglio e in quella settimana non c’era nessun concerto né evento musicale.

Per un musicista sentirsi dire questo della sua città è un colpo al cuore… è come se avessero detto “questa è la città senza anima”.

Sono Samuele Garofoli, musicista, docente, impegnato da sempre nel mondo associativo culturale e direttore artistico di numerosi eventi nelle Marche e in Italia. Mi occupo di musica, progetti e formazione soprattutto per i giovani. Ora che sono candidato nella lista Vola Senigallia per Volpini Sindaco mi tornano insistenti quelle parole su una criticità che mi tocca da vicino.

Come potrebbe essere una città senza anima? Allora, quale voce o voci potrebbe avere? Saprebbe ascoltare e riconoscere nuove priorità secondo una logica diversa?

Senigallia è una città vivace, ricca di musicisti, appassionati e di persone curiose, che risponde meravigliosamente a stimoli musicali e culturali. La conosco bene da questo punto di vista: tanti amici musicisti, studenti di musica, un pubblico molto preparato.

Ma il tessuto creativo e culturale non è scontato, va coltivato, conquistato, se necessario, e difeso quotidianamente. La cultura è plurale, è confronto, è rispetto. Si perde terreno con facilità se non vengono applicate politiche e linee guida che tengano conto dei bisogni e delle difficoltà e al tempo stesso delle potenzialità che potrebbero essere espresse. Non dobbiamo dimenticare che il contrario di Cultura è ignoranza.

Proprio nei momenti di difficoltà come quello che stiamo attraversando a causa della pandemia da Covid 19, e tutte le normative stringenti sulla sicurezza, credere nella cultura e favorirla con azioni mirate può permetterci di uscire meglio e prima dalla crisi, individuando vie d’uscita, possibili nuove strade che ci arricchiscono e ci rafforzano.

Nella discussione sul programma di governo della coalizione che sostiene la candidatura di Fabrizio Volpini sono intervenuto con le mie proposte e la mia esperienza: credo che alcune soluzioni possono essere trovate lavorando in sinergia tra città e amministrazione, favorendo l’iniziativa privata, cercando nuove forme di finanziamento e soprattutto lavorando con grande impegno.

In corsivo potete leggere la proposta frutto della discussione all’interno della lista dove sono candidato, Vola Senigallia, e poi condivisa e accettata ufficialmente da tutta la coalizione. Fa parte del programma ora, non sono semplici parole, nessuno slogan, ma un impegno di tutti per l’anima di questa città.

 

La città di Senigallia conta un centinaio di associazioni culturali che si occupano di linguaggi diversi e sono tutte attive sul territorio con manifestazioni piccole o grandi, con incontri, mostre, proiezioni, corsi, testimoniando una diffusa sensibilità e propensione alla cultura.

Solo nel campo della musica sono migliaia le persone che seguono corsi o che li hanno seguiti o che comunque da autodidatti suonano uno strumento con regolarità.

Scuole di musica, associazioni di giovani, sale prova, decine forse centinaia di gruppi musicali e tanti professionisti che insegnano e fanno concerti ovunque nel mondo rappresentano il suono più intimo della città.

L’attuale situazione data dalle norme sulla sicurezza e da quelle anti-covid però sta mettendo in grande difficoltà tutto il settore rendendo estremamente oneroso e sempre più complicato organizzare uno spettacolo o un evento.

La risposta a tutto ciò non sta solo nella mera richiesta di nuovi fondi ma anche nell’affrontare una serie di criticità legate alle dimensioni delle associazioni, spesso troppo piccole per permettere di far crescere le manifestazioni, per incidere davvero nel territorio o gestire progetti articolati. Al tempo stesso esiste una difficoltà della macchina amministrativa nel fornire risposte e reale sostegno, lasciando troppo sole le associazioni nel districarsi tra norme, progetti, bandi, divieti, restrizioni, limitazioni.

Un intero comparto che non riesce a sviluppare il potenziale costa caro a una città come la nostra con una vocazione turistica forte.

Per questo serve un grande lavoro di contatto e di ascolto del mondo associativo culturale e attuare una politica che abbia chiari obbiettivi e chiare strategie:

coinvolgimento di tutte le fasce di età, con attività o eventi diversi che rispondano ai bisogni di tutti, dai più giovani ai più anziani, uomini e donne, anche dentro le scuole
diversificare il più possibile i linguaggi
favorire l’iniziativa privata
integrare le attività col mondo del turismo

Obbiettivi che possono essere centrati innanzitutto potenziando e riorganizzando gli uffici, poi sarà importante il lavoro di raccordo tra le associazioni culturali e quelle di categoria, per intercettare interessi convergenti e permettere un’iniziativa privata costante. Sarà necessario anche contattare realtà extra cittadine, anche internazionali per creare ponti e sinergie e per mantenere sempre un’offerta di alto profilo come merita la nostra città.

Nello specifico le azioni da porre in essere devono partire sempre da un’attenta analisi dei bisogni, delle proposte, nel rispetto di ciò che è stato fatto finora ma con un approccio moderno e dinamico, adeguato alle nuove situazioni e sempre con uno sguardo rivolto alla crescita:

Individuare manifestazioni di qualità e aiutarle nella crescita coaudiuvandole nella ricerca di bandi, nella stesura di progetti e nell’individuazione di reti e partner nazionali e internazionali. Lo sportello Europa in questo caso dovrà mettere in campo competenze particolari, cercando bandi adeguati al potenziale, alle dimensioni degli eventi e delle associazioni.
Favorire l’iniziativa privata dei locali che vorrebbero fare musica dal vivo, mettendoli in rete, creando giornate dedicate, favorendo o gestendo la comunicazione e agevolando tutte le pratiche necessarie per fare musica in accordo con le organizzazioni di categoria.
Utilizzare fortunate esperienze culturali vicine per creare nuove sinergie territoriali (es: rete tra il seminario internazionale di Arcevia Jazz Feast, e i festival di Corinaldo Jazz e Ancona Jazz, lo stesso esempio potrebbe essere fatto anche con la musica elettronica o la classica ecc).
Decidere il calendario di manifestazioni con un anno di anticipo così da permettere la creazioni di specifici pacchetti turistici culturali rivolti soprattutto ai mercati stranieri così da intercettare quel turismo culturale che di solito non vede Senigallia come una meta appetibile.
Garantire spazi musicali a gruppi di giovani: sale prove ma anche festival dedicati in collaborazione con le associazioni gia impegnate sul campo.
Favorire l’associazionismo nei più giovani, creando bandi appositi con piccoli fondi di facile rendicontazione che aiutino l’aggregazione attorno a idee, produzioni, eventi condivisi, ben precisi e realizzabili.
Favorire progetti tra le scuole di musica e la banda cittadina da una parte e dall’altra le scuole pubbliche di ogni ordine e grado.
Ripristinare e rilanciare la festa della musica come momento identitario del suono della città.
Costituire l’Ascoltoteca, uno speciale spazio dedicato all’ascolto di estrema qualità attrezzato grazie al comparto artigiano dell’alta fedeltà presente storicamente nella valle del Misa. Si rivolge principalmente alle scuole ma grazie a esperti e associazioni proporrà ascolti guidati per tutti e di tutti i generi.

Le politiche culturali a Senigallia hanno sempre guardato ad un ampio spettro di utenza ed un particolare riguardo va alla prosecuzione del lavoro e all’ampliamento della promozione della Libera Università per Adulti che coinvolge annualmente molti appartenenti alla terza età.

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