Potere al Popolo: “La salute prima del profitto”
“Cronache oltre la privatizzazione della nostra salute”
Una partecipazione spontanea e interessata quella dei cittadini che domenica 13 settembre si sono fermati ad ascoltare il comizio elettorale a due voci La Salute PRIMA del Profitto – comizio elettorale Merli/Canitano. Tanti i temi affrontati: dalle disuguaglianze nell’accesso alle cure e alle prestazioni, derivanti da un modello di assistenza sociale e sanitaria basato sull’impresa e sulla riduzione della spesa pubblica a scapito dei lavoratori, alle privatizzazioni. Un filo rosso che collega Senigallia alle Marche e le Marche all’Italia, dove la progressiva spogliazione dei diritti sociali e la crescente aziendalizzazione del settore pubblico, negano il nostro diritto ad esistere e a pretendere sicurezza sociale, sanità pubblica, assistenza territoriale.
“Il coronavirus ha aperto il vaso di pandora e ne è uscito di tutto. Questa emergenza sanitaria oltre alle perdite e al danno economico ci ha fatto capire tante cose. In primo luogo ci ha fatto capire che quegli economisti che tanto si gloriavano dei tagli alla sanità come Carlo #Cottarelli, economista di riferimento del PD, sono degli sciacalli. Perché è bastato pochissimo per saturare tutto il sistema sanitario pubblico ed è stata questa la vera emergenza! Nelle Marche si è costruito un obbrobrio invece di investire nel pubblico e parlo del #covidcenter di Civitanova Marche, soldi buttati, soldi che potevano essere investiti nella sanità pubblica che aiuta tutti i cittadini e non il mercato privato, non le tasche di qualcuno. Negli ultimi anni nelle Marche sono stati chiusi 13 ospedali con disservizi continui e l’ospedale di Senigallia, seppure ha retto i colpi del coronavirus, si trova, e si trovato, in grave difficoltà nei confronti di tutte quelle che sono le cure ordinarie. Liste di attesa infinite, riduzione di posti letto, parliamo di un ospedale costantemente sotto attacco dall’amministrazione regionale e dalle amministrazioni locali. E adesso per fare bella figura il PD, Mangialardi, alla Regione dice che con i soldi del Recovery Fund potenzieranno il sistema sanitario pubblico. Ah sì? E aspettavano ordini dall’UE per farlo?! Non è più possibile sottostare a questi ricatti, le Amministrazioni non sono un semplice passacarte e devono prendere posizione. Noi vogliamo entrare in Comune non solo per amministrare il territorio ma per dare una rappresentanza politica ai cittadini e questo vuol dire difendere la sanità pubblica, battersi nei Piani di Zona, battere i pugni sul tavolo della Regione perché non ne possiamo più di questo schifo.”
Alessandro Merli, candidato sindaco per Potere al Popolo
“La privatizzazione della sanità è una finta, un finto miglioramento e il danno più drammatico è quello che è stato fatto alle persone, perché soffocando a mano a mano, bloccando il personale, facendo quelli che noi chiamiamo i tagli lineari, cioè: tu devi spendere il 30% in meno quest’anno, come fai? Cosa chiudi? NON IMPORTA, PROBLEMA TUO. Significa che tu dall’oggi al domani hai 3 mesi in più di liste di attesa, non concedi lo straordinario, non riassumi, blocchi gli ambulatori. La gente si arrabbia e va al convenzionato privato, dove da quell’esame magari ti chiedono un altro esame, tanto paghiamo noi, e allora mentre piangiamo sulla mancanza di denaro, la Garofalo Health Care spa ci segnala che hanno fatto 38 milioni di euro di utile. Ma come hanno fatto 38 milioni di utili se il servizio pubblico è in ginocchio, se non sappiamo come pagare gli straordinari del personale, se chiudono le nostre chirurgie, le nostre rianimazioni, se non sappiamo più chi mettere in pronto soccorso. Tutta questa gente rispetto alla nostra salute è totalmente indifferente, tutta questa gente considera la sanità come un pozzo senza fondo di denaro.”
Elisabetta Canitano, ginecologa e attivista
coordinatrice nazionale di Potere al Popolo e referente nazionale per il tavolo sanità.
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