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Con Diritti al Futuro c’è Ilaria Mauric per Volpini Sindaco

"Dal punto di vista tecnico, i servizi digitali devono diventare snelli, adattivi, coerenti con il mondo fisico, pervasivi, accessibili, sicuri"

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Fabrizio Volpini candidato Sindaco - Elezioni Comunali Senigallia 2020
Ilaria Mauric

Mi chiamo Ilaria Mauric, ho 45 anni, le mie origini sono istriane e il mio cognome si pronuncia con la C di “Ciao”. Per la verità, quella C avrebbe anche un accento acuto, ma è stato cancellato quando parte della mia famiglia arrivò in Italia, profuga nel secondo dopoguerra.
Sono nata a Chiavari (GE) dove sono cresciuta fino ai miei 19 anni.

Ho studiato a Urbino, ho lavorato un po’ a Milano e un po’ a Cesena e finalmente ho trovato il mio posto nelle Marche. Ho abitato a Monte San Vito, poi a Chiaravalle e Montemarciano e infine ho scelto Senigallia nel 2017. Sì, perché mentre le altre città mi sono un po’ capitate, Senigallia l’ho proprio cercata. In questi anni è stata l’unica che volevo vivere, per questo è qui che mi sono sposata con unione civile, raccogliendo la mia sparpagliata e variopinta famiglia da ogni dove. Se quel giorno è stata una vera festa, lo devo anche alle persone di Senigallia, attente, autentiche e accoglienti.

Sono una dei tre soci amministratori di un’azienda specializzata nella progettazione di interfacce e servizi digitali con sede a Santarcangelo di Romagna. Grazie all’incessante confronto tra noi tre e al continuo contributo delle mie colleghe e dei miei colleghi, la nostra organizzazione, i nostri processi e il risultato delle nostre attività si sta spostando verso un modello non solo sostenibile, ma anche rigenerativo, in cui ci identifichiamo al punto di aver intrapreso un percorso che ci porterà al conseguimento di un’importante certificazione internazionale. Questa esperienza mi sta insegnando moltissimo e alcune delle cose che sto imparando vorrei portarle nella pubblica amministrazione della mia città.

Uno dei compiti che la prossima giunta comunale dovrà assolvere sarà quello di accogliere le linee guida e gli strumenti messi a disposizione dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale del Paese, disponibili dal 2018. Molti dei servizi digitali della Pubblica Amministrazione, oggi come ieri, invecchiano precocemente perché sono legati a bandi di gara scritti come se si potessero acquistare come un banco di scuola. Invece, vanno pensati per intercettare fornitori in grado di offrire uno sviluppo agile, aperto e modulare, perché richiedono un aggiornamento costante e un approccio evolutivo alla tecnologia. Occorre inoltre preparare le dipendenti e i dipendenti comunali al cambiamento, supportandolicon un’adeguata formazione e durante il percorso di trasformazione digitale dei processi e delle infrastrutture tecnologiche, perché non è vero che le persone resistono al cambiamento: resistono al cambiamento che non capiscono.

Questi temi sono contenuti nel 4° punto del programma di Fabrizio Volpini, ed è qui in particolare che posso dare un contributo. Da dove partire? Per me, dal sito istituzionale del Comune. Dal punto di vista tecnico, i servizi digitali devono diventare snelli, adattivi, coerenti con il mondo fisico, pervasivi, accessibili, sicuri. E ovviamente credibili e aggiornati. Questo può essere ottenuto da qualsiasi amministrazione, di qualsiasi colore, purché competente e attenta. Ma il modo in cui questo avviene è altrettanto importante. Vorrei fossero implementati ponendo particolare attenzione alle categorie di utenti a cui sono rivolte (penso alle cittadine e ai cittadini, ma anche alle operatrici e agli operatori comunali). Al centro, vorrei mettere i loro bisogni, la loro privacy e un linguaggio che rispetti l’identità culturale, di genere, etnica e religiosa. Alcuni di questi servizi vorrei avessero aree disponibili in multilingua, come per esempio quelle dedicate al turismo e ai servizi o informazioni sanitarie. Tutti questi servizi possono a devono essere attenti a ciò che implicitamente comunicano, per questo ritengo che il Manifesto delle Parole Ostili sia una guida davvero ottima da cui partire. Infine, possono e devono essere performanti, perché anche la rete è un consumo che crea inquinamento.

È questa l’impronta che vorrei dare ai nuovi servizi digitali della pubblica amministrazione di Senigallia ed è per questo che mi sono candidata con Diritti al Futuro nel centrosinistra. Sono convinta che quella di Volpini sia la coalizione più sensibile a recepire non solo il momento e l’opportunità, ma anche questo approccio.

Ilaria Mauric

Candidata di Diritti al Futuro

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