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Volpini a Scapezzano: “La mia frazione simbolo di tutte le frazioni di Senigallia”

"Confronto con la popolazione locale: più attenzione per la tutela del panorama, maggiore valorizzazione della scuola Montessori e del centro sociale"

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Fabrizio Volpini candidato Sindaco - Elezioni Comunali Senigallia 2020
Fabrizio Volpini

Qui è dove sono nato e dove ho iniziato questo percorso che spero il 21 Settembre ci porterà nel palazzo più importante di Senigallia”. Fabrizio Volpini, ieri sera al circolo Arci di Scapezzano, incontrando molte facce conosciute ha simbolicamente chiuso un cerchio. La presentazione della sua candidatura in epoca pre-Covid era stata fatta proprio a Scapezzano, dove è iniziato simbolicamente un percorso politico in cui le frazioni rappresentano una parte importante della città da valorizzare.

Durante l’inaugurazione della sua candidatura nel dicembre del 2019 accanto a Fabrizio Volpini c’era la signora Rina, “l’anima di questo posto”, l’ha definita il candidato Sindaco. “una persona non giovanissima ancora animata da passione civile, voglia di mettersi in gioco per migliorare la sua comunità”.

Una sorta di sentinella su Scapezzano, attenta e sempre vigile affinché non venga meno l’identità della frazione: il suo panorama. Da Scapezzano è possibile, infatti, ammirare il territorio circostante: dal litorale di Marzocca fino alle rupi costiere di Monte Ardizio e Monte San Bartolo e ancora il Monte Titano con San Marino, il Monte Catria, a sud in lontananza anche i Sibillini e poi il Conero e nelle giornate più limpide perfino il Gran Sasso e la Majella. Un patrimonio naturalistico da preservare come ha ricordato ieri sera la signora Rina, chiedendo alla futura amministrazione di occuparsi di siepi troppo ingombranti che oscurano la vista, ma anche di un’acacia troppo alta che non permette di vedere la baita del Conero, o dell’orologio della torre rotto e di una stradina pericolante da sistemare. Piccole grandi attenzioni che dimostrano l’amore per una frazione e che sono tracce di un “prendersi cura delle persone e del territorio che è il compito di un Sindaco”, ha ricordato Volpini.

Le piccole grandi cose di Scapezzano sono anche la scuola Montessori, un’eccellenza nel settore della formazione. “La scuola Montessori l’ho portata su per non far morire la scuola primaria che rischiava di chiudere perché non aveva più i numeri”, ha ricordato Volpini. Il candidato del centrosinistra ha assicurato che sulla scuola della pedagogista di Chiaravalle non si torna indietro. Anzi rispondendo alle bugie elettorali che arrivano dai suoi detrattori, Volpini ha ribadito che “se come medico non potrei mai chiudere l’ospedale, allo stesso modo non posso chiudere una scuola che ho portato io qui.”

A Scapezzano, come in tutte le frazioni alla fine delle circoscrizioni, decisa da una legge nazionale, non è seguito l’avvio di nuove forme associative come i centri civici, che pure erano stati pensati dal Comune. Nonostante i centri civici non siano mai entrati in funzione, Scapezzano è tra le frazioni che avevano lavorato per la loro attivazione. Quello che, tuttavia, i cittadini chiedono è uno spazio più adeguato per il loro centro sociale, oggi poco più di una stanzetta.

Cinquecento anni prima della nascita di Senigallia sulle colline di Scapezzano a Montedoro i Piceni, artigiani, contadini e commercianti, avevano sviluppato una civiltà, scambiavano merci con un altro piccolo villaggio più in basso alla foce del fiume Cesano. Oggi gli odierni senigalliesi con i Piceni di Montedoro condividono due cose: il forte spirito commerciale vivo nella cultura locale e quel panorama rimasto sempre lo stesso grazie anche a custodi del territorio come la signora Rina.

 

Commenti
Ci sono 3 commenti
un povero tra i poveri (di politica) 2020-09-10 16:54:13
"""RIDE SEMPRE"""

Gli postano sempre foto in cui ride.

O ride perchè non sa cosa gli aspetta o perchè sa di prendere in giro i cittadini di Senigallia????

Ridi sereno e magna tranquillo c'è chi ti stà preparando il piattino.
favi umberto 2020-09-11 08:43:09
Eccole le cose importanti da fare a Senigallia: tagliare una acacia, sistemare un sentiero, guardare il panorama dal San Bartolo al Gran Sasso e Maiella....
A Senigallia non vedete altro ma vi assicuro che c'é è tanto altro da fare
Glauco G. 2020-09-11 10:22:00
@favi umberto non accetto il tuo commento. Ha già dichiarato (dal primo giorno) che la prima cosa da fare è riempire ogni spazio libero (anche i ripostigli) di persone al comune. Lui vuole una famiglia numerosa e ha già dichiarato che assumerà tante persone in comune. hi hi hi hi poi andrà a tagliare gli alberi, rifare 2 giradini delle frazioni e luciderà tutte le maniglie del comune. Seriamente parlando, siamo in presenza di candidati che vanno in tutte le frazioni a dire che si farà si farà si farà....le frazioni saranno disposte a subire un incremento delle tasse? perchè non credo che nelle frazioni i soldi escono dal torrente più vicino e nemmeno che hanno la zecca personale dove stamparli..quindi...per fare servono soldi...piu vuoi fare piu soldi servono...ricordiamoci che ci sono gli aiuti ma sicuramente abbiamo appena attraversato l'estate meno remunerativa (parlo a livello comunale) forse degli ultimi 20 anni....quindi con quale soldi volete tagliare l'alberello? con quali rifarete il sentierino? e poi le strade? lke vere cose da fare ce che non dite? con quali soldi le farete? con quelli che vivono in città? oppure oggi è facile dire che si farà tutto ma evitate accuraamente di dire come le farete perchè sicuramente toccherete le tasse di quelli che vivno nelle frazioni? se non spiegano come fare...le idee stanno a zero e tutti (compreso il sottoscritto) saranno liberi di pensare al peggio.
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