“Settembre, per eccellenza il mese della vendemmia”
Marco Giardini ricorda una tradizione che annualmente si ripete
Per antonomasia settembre è il mese della vendemmia, parliamo delle Marche in questo caso, ma non solo.
Alla raccolta delle uve e alla vinificazione sono state dedicate pile di libri, poesie, film, ecc. Ogni Regione ha le sue DOC, ogni DOC ha le sue sfumature che diversificano il vino a ogni esposizione, a ogni substrato, a ogni altitudine del terreno, sulle nostre dolci colline, dove c’è un vigneto c’è un vino unico nel suo genere. E dove c’è un vigneto lì c’è anche un agricoltore portatore di storia e di sapienza, che aggiunge al vino quei profumi della terra che in nessun altro luogo si potrà mai imitare.
In campagna, tra i vari lavori necessari per soddisfare la sopravvivenza e i bisogni degli uomini, la vendemmia è sicuramente quell’attività che nel corso dei secoli ha subito minori trasformazioni, soprattutto nei vigneti piccoli e medi che caratterizzano la nostra viticoltura, dove le vendemmiatrici semoventi e portate non sono ancora arrivate. La vendemmia manuale in cassette ancora largamente utilizzata nei nostri vigneti ha conservato tutto il fascino del passato.
Se parliamo di vinificazione invece, in cantina le trasformazioni sono avvenute eccome, in meglio ovviamente: raggiungendo una qualità che tutto il mondo ci invidia e superando il concetto del “vino del contadino” che “sa di uva”.
Il merito va soprattutto agli enologi che, affiancati dagli agronomi e a volte consigliati, a volte guidati dall’esperienza degli agricoltori, hanno saputo assolvere al loro ruolo di esaltare quelle che sono le caratteristiche intrinseche dei nostri vitigni e dei nostri terreni unici nel mondo, per offrire al consumatore l’eccellenza delle nostre campagne.
Un buon bicchiere di vino riesce a offrire un’atmosfera unica, come nessun’altra bevanda al mondo.
Plausi quindi a tutti quelli che in questo periodo raccolgono il prezioso dono, a chi lavorerà in cantina e, senza troppa fretta, attendono il periodo giusto per stappare una bottiglia di vero vino nuovo.
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