“Se muore l’Ospedale muore Senigallia”
Battisti: "La salute è la madre di tutte le battaglie"
Paolo Battisti e la Sanità, la sfida che ho raccolto in questi ultimi 12 anni come Consigliere Comunale e come cittadino, anche nei nei prossimi 5 anni sarà, insieme al Lavoro, al diritto alla Casa e alla sicurezza del Misa, la mia priorità massima per la tutela e il benessere dei cittadini.
La Salute è la madre di tutte le battaglie, perché senza di essa non possiamo lavorare o cercare lavoro, non possiamo pagare il mutuo della casa o l’affitto, non possiamo accudire i nostri figli o genitori. E’ stato stimato che sono più di 5mila le persone che a Senigallia non si curano più, perché questo sistema di potere inefficiente ha distrutto la Sanità Pubblica a vantaggio di quella privata. Quindi senza soldi per accedere alle strutture private, e con liste di attesa infinite, patologie anche non importanti, se non curate subito, finiscono per minare la salute di un individuo.
Senza la Sanità Pubblica siamo destinati a soccombere, perché paghiamo (chi ha la fortuna di lavorare) metà dei soldi che guadagniamo per le tasse (inclusa la Sanità) e poi dobbiamo andare dal privato per sapere subito se abbiamo un problema o no. Paghiamo due volte!
Le riduzioni dei posti letto, gli accorpamenti delle degenze, i tagli del personale, dei livelli decisionali e dei servizi erogati. Il succedersi dei direttori “liquidatori” degli ultimi anni, il mancato sviluppo di nuove e moderne tecnologie, l’arretramento davanti a posizioni politiche dominanti in altre realtà limitrofe ha distrutto la nostra sanità territoriale che prima era un fiore all’occhiello per le Marche e non solo.
ESEMPIO CONCRETO DELLA VOLONTA’ DI CHIUDERE L’OSPEDALE DI SENIGALLIA – Nel rischio di una possibile seconda ondata di COVID19, il Decreto Rilancio del Governo chiede di allestire nuovi posti di terapia intensiva, ben 100 nella nostra Regione. I vertici della sanità regionale hanno stabilito in quali ospedali saranno nell’estate allestiti questi nuovi posti letto: Ancona, Pesaro, Jesi, Fermo e San Benedetto. A SENIGALLIA ZERO!
Ormai a Senigallia sono rimasti solo 4 posti di rianimazione. Già non siamo più un Ospedale di livello. Dobbiamo pensare che se l’Ospedale chiuderà (ormai il Volano Economico più importante della città) perderemo centinaia di posti di lavoro, e il 60 per cento dei turisti che oggi vengono da noi andranno ad albergare in altre centinaia di città sul mare con servizi sanitari di eccellenza. Se muore l’Ospedale, muore Senigallia.
Quindi tutti i cittadini, non solo io, devono volere un Ospedale di Senigallia pubblico e funzionante e una figura come l’Infermiere di Famiglia a disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7 (quindi anche la sera, la notte e i festivi quando non c’è nessuno a prendersi cura di noi). Ospedale per curare le patologie e infermiere di famiglia per curare le persone a casa propria, non in strutture lontane centinaia di chilometri.
Al primo turno fate il voto disgiunto (cioè votate un vostro parente, amico, fratello, collega, cugino, zio o nonno come consigliere comunale) ma poi barrate il simbolo di Battisti Sindaco. E questa non è una marchetta elettorale. Ma un grido di dolore. Insieme a me ci sono tanti cittadini, tanti comitati e tanti operatori sanitari. Con loro e con voi appena sarò in Consiglio Comunale daremo battaglia in Ancona fino alla morte per difendere i nostri diritti! Nulla è perso se ci crediamo ancora!
Paolo Battisti (Candidato Sindaco Senigallia 2020)
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