Senigallia: il ricordo di Ferruccio Ferroni
Nato a Mercatello sul Metauro 100 anni fa e deceduto a Senigallia
Il 27 luglio il mondo della fotografia ricorda con partecipazione e commozione i cento anni del fotografo marchigiano Ferruccio Ferroni (Mercatello sul Metauro PU, 1920 – Senigallia An, 2007).
“Mercatello sul Metauro – Senigallia, 27 luglio 2020 / Cento anni dalla nascita del fotografo Ferruccio Ferroni” è un’iniziativa culturale ideata e organizzata dall’associazione culturale “Centrale Fotografia” di Fano con il Patrocinio e collaborazione della Regione Marche, Comune di Senigallia, Comune di Mercatello sul Metauro, l’Archivio Ferruccio Ferroni, l’Associazione Carlo Emanuele Bugatti – Amici del Musinf; evento che si svolgerà lunedì 27 luglio 2020 a Mercatello sul Metauro dalle ore 9.00 alle 12.00 in via Soccorso n. 2 dove si faranno dei collegamenti con diversi esperti e studiosi della fotografia italiana, per raccogliere alcune testimonianze sul fotografo Ferroni, e poi fino alle 12 si visiterà il paese; mentre alle ore 21.00 si passerà al Palazzetto Baviera a Senigallia in piazza del Duca, dove verranno presentati i lavori finali di trenta fotografi che hanno partecipato al progetto didattico “Sguardi, luoghi e cose” che si è svolto ottobre/novembre dello scorso anno a casa di Ferruccio Ferroni, ed interverranno dopo i saluti istituzionali alcuni dei docenti del corso; verrà proposta anche un’istallazione video inedita dal titolo “filmini di famiglia” a cura della famiglia Ferroni e di “Centrale Fotografia”.
Al termine dell’evento sarà possibile visitare al piano superiore del Palazzo Baviera la mostra “L’Associazione Misa, per una fotografia artistica. Opere dal 1954 al 1958, una selezione di opere fotografiche dei membri dell’Associazione Misa, dalla collezione civica Città di Senigallia, tra cui opere di Ferruccio Ferroni.
La storica della fotografia Alessia Venditti ha ideato dei manifesti da affiggere nei muri di Senigallia e di Mercatello sul Metauro, con otto immagini di Ferruccio Ferroni che ripercorrono le fasi salienti del suo percorso artistico nella fotografia.
Ferruccio Ferroni viene ricordato ancora oggi come un uomo di grande spessore umano ed intellettuale, che nella vita ha esercitato onestamente la professione d’avvocato e si è dedicato amorevolmente con la moglie Lidia alla loro famiglia, dopo aver partecipato come tanti della sua generazione agli eventi della Seconda Guerra Mondiale e a subire i campi di concentramento in Germania.
La fotografia è un linguaggio che Ferroni ha iniziato ad utilizzare in un sanatorio di Forlì dopo la guerra, dove si curava per recuperare lo stato della salute debilitato dalle drammatiche esperienze, che lo portarono a pesare dopo la prigionia trentanove chili. Poi alla fine degli anni quaranta le prime fotografie in autonomia che lo fanno riavvicinare alla bellezza delle cose e della vita dopo la guerra, la conoscenza importantissima dell’avvocato Giuseppe Cavalli suo mentore, l’appartenenza al leggendario gruppo fotografia Misa, la partecipazione ai concorsi e alle mostre nazionali ed internazionali l’anno portato in pochi anni ad uno stile fotografico maturo raggiunto con una conoscenza del linguaggio tecnico sopraffine riconosciuto e premiato in Italia e anche all’estero, poi l’amicizia e la frequentazione con Paolo Monti un altro caposcuola della fotografia italiana.
Ferruccio Ferroni ( Mercatello sul Metauro,1920 – Senigallia, 2007) è stato riconosciuto nel 1996 Maestro della Fotografia e Autore dell’anno nel 2006 per la FIAF, è stato premiato al Grand Concours International de Photographie del 1950 organizzato dalla rivista “Camera” di Lucerna e ha partecipato all’Esposizione Internazionale Fotografica di Milano del 1952, alla Mostra della fotografia italiana di Firenze nel 1953 e alla Subjektive Fotografie 2, Saarbrucken 1954/1955.
Le sue immagini sono oggi conservate presso: il Museo Folkwang di Essen, il Gabinetto delle stampe della Biblioteca Nazionale di Parigi, il Museo d’Arte Moderna dell’Informazione e della Fotografia del Comune di Senigallia, la Fondazione Italiana per la Fotografia di Torino, il Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari di Firenze.
Dal 2007, in collaborazione con la famiglia Ferroni, Marcello Sparaventi e poi l’Associazione “Centrale Fotografia” si sono spesi nella valorizzazione dell’opera del fotografo Ferruccio Ferroni pubblicando i seguenti titoli: “Ferruccio Ferroni Schede fotografia dal 1949 al 1957 / Dal 1984 ad oggi” testo di Marcello Sparaventi; “Ferruccio Ferroni – Nato a Mercatello sul Metauro / I novant’anni del fotografo Ferruccio Ferroni 1920/2010”, con testi di Manfredo Manfroi e Marcello Sparaventi; nel 2008 ha pubblicato in collaborazione del Comune di Corinaldo il catalogo “Architettura della materia” il quale contiene i testi di Roberto Mutti e Marcello Sparaventi e la videointervista di Ferroni realizzata nel 2006 dallo stesso Sparaventi e inserita nel catalogo; nel 2014 a Potenza Picena è stato pubblicato “Nel silenzio Ferroni a Colori”; nel 2016 a Lucera presso il Palazzo d’Auria Secondo, la mostra “Cavalli, Giacomelli, Gambelli a Lucera / I fotografi marchigiani in Puglia” a cura di “Centrale Fotografia” e dell’Osservatorio di Fotografia dalla Puglia alle Marche; sempre nel 2014 a Terlizzi in provincia di Bari viene pubblicato con Alessia Venditti “Spirito e Materia”, e poi “Centrale Fotografia” è stata tra i collaboratori nella realizzazione di una mostra retrospettiva di Ferruccio Ferroni all’Università “La Sapienza” di Roma nel 2019 presso il “Museo Laboratorio dell’arte contemporanea”, frutto di una tesi di laurea, “Ferruccio Ferroni, fotografie” a cura di Alessia Venditti, con relatrice Ilaria Schiaffini della Tesi magistrale del 2017 in Storia dell’Arte Contemporanea, al dipartimento di Storia dell’Arte della Facoltà di Lettere e Filosofia, Università La Sapienza di Roma.
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