I dieci anni di Demanio Marittimo.Km-278
Il 17 luglio torna la lunga notte dedicata all’architettura, alle arti e al design
Demanio Marittimo.Km-278, la maratona dedicata alle arti, all’architettura, al design e alla dimensione adriatica che si svolge ogni luglio inquadrando il mare sulla spiaggia di Marzocca di Senigallia compie dieci anni. Questo anniversario così importante giunge in una estate particolare, dopo una emergenza che ha messo in discussione stili di vita, viaggi e traiettorie dello sviluppo sociale economico e culturale.
La manifestazione, a cura di Cristiana Colli e Pippo Ciorra e promossa dalla rivista MAPPE, Gagliardini Editore, dall’associazione Demanio Marittimo.Km-278, con la collaborazione del MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, del Comune di Senigallia, della Regione Marche e con il supporto di un’ampia rete di imprese, istituzioni e associazioni culturali nazionali e internazionali, rimane fedele a sé stessa. E anche per questa edizione sceglie di affrontare la complessità contemporanea, confermando la spiaggia come spazio reale, luogo iconico che riceve e trasmette, zona franca nella quale costruire il dibattito.
“Dieci anni di Demanio Marittimo – afferma il sindaco Maurizio Mangialardi – dieci anni che hanno coinciso con il mio mandato da sindaco. Per me è stato un grande privilegio sostenere questa manifestazione così raffinata e innovativa, capace di dare a questo suggestivo tratto di mare di fronte a Marzocca una dimensione culturale internazionale, portando un pubblico molto qualificato a confrontarsi sui grandi temi della contemporaneità e a cogliere la visione del futuro delineata con intelligenza, passione, professionalità e talento dai numerosi ospiti che sono intervenuti in questi anni. Ringrazio di tutto questo Cristiana Colli, Pippo Ciorra e Vittorio Gagliardini: Demanio Marittimo ha davanti a sé ancora tante edizioni, perché tante e fondamentali sono le cose che ha ancora da dire”.
“Questo anno palindromo – spiega la Colli – ci offre il silenzio siderale freddo della virtualità con la nostalgia del contatto caldo interdetto dal distanziamento. In questo desiderio paradossale si colloca il palinsesto della decima edizione, con la forza del rito che connette la dimensione documentaria col dialogo che si rinnova. Al centro uno schermo totemico, l’intimità pubblica che si fa reperto, menhir, piattaforma curatoriale, drive in, installazione. Così la trasmissione al mondo è il device intimo tra le mani, il gate da remoto nei paesaggi senza confine dell’etere, la contemplazione sul fronte mare come esperienza della prossimità. Una nuova ennesima edificazione, fedele al tempo circolare che consegna all’alba la più ardita delle prospettive, e alla spiaggia adriatica la permanenza dello spazio pubblico come hub culturale per la comunità che viene”.
La notte delle arti è un grande palinsesto che si dispiega venerdì 17 luglio, dalle ore 18 fino alle sei del mattino, seguendo un doppio binario che dal tramonto porterà all’alba, contemporaneamente nella piattaforma digitale www.mappelab.it e nella fisicità della spiaggia di Marzocca. Racconterà la storia di questi dieci anni per tematismi e preveggenze, ne ricorderà protagonisti, temi e parole chiave, momenti salienti, e accoglierà nel Programma 2020 i contributi di curatela, nuovi ospiti con cui proseguire una riflessione collettiva che traccerà percorsi culturali e simbolici tra le due sponde.
Tra questi il progetto curato da Davide Quadrio, Seascape/Borders con opere video di Joāo Penalva, Yang Zhenzhong, Olivo Barbieri, Sophie Calle, Lawrence Abu Hamdan, Alessandro Sciarroni, una sorta di ritorno ad Itaca per tutti gli Ulisse che hanno vissuto in questi 10 anni la manifestazione; l’installazione site specific di Oliviero Fiorenzi; i dispacci dal progetto Linea 1201 di Angelo Bellobono in viaggio sulla dorsale appenninica; l’incursione nella filiera con la celebrazione dei 30 anni di Galleria Continua e l’entrata nei luoghi più emblematici del network Hauser&Wirth. Accanto all’arte, l’architettura con Lucy Styles vincitrice di YAP 2020 e protagonista dell’installazione del Maxxi per l’estate in corso, Margherita Guccione Direttore Generale Creatività Contemporanea e i giovani vincitori del Concorso di Allestimento di DMKM278 che sarà realizzato nel 2021. Non mancherà un’attenzione speciale al decennio che sul piano dell’alta ristorazione ha proiettato questo territorio tra le mete dei desideri con protagonisti come Mauro Uliassi, Moreno Cedroni, Paolo Brunelli.
Tanti i contributi online e offline. In spiaggia, davanti alla Madonnina del Pescatore, dove, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza che impongono il distanziamento sociale, ci sarà un grande schermo, un monolite che richiama le atmosfere del cinema all’aperto; sulla piattaforma mappelab.it, aumentata per questa trasmissione speciale, per amplificare e connettere la notte di Demanio Marittimo con altri pubblici e nuove possibilità di relazione.
Ad essere indagati in questo libro aperto e animato – realizzato da MUSE Factory of Projects di Francesca Molteni – saranno infatti temi centrali nella visione del Demanio: la spiaggia come hub culturale, la città adriatica, e naturalmente Marzocca che da dieci anni ospita la manifestazione e il progetto Demanio Marittimo.KM-278. Da questi argomenti è immediata e obbligata una riflessione sullo spazio pubblico, resa centrale soprattutto ora tra la necessità di fare networking e di costruire comunità, e un radicale riorientamento delle modalità di relazione e fruizione.
In questi dieci anni Demanio Marittimo ha ospitato 400 personalità internazionali dell’arte, dell’architettura, del design e di tutte le forme di progettazione contemporanea, dando vita a un network che ha connesso il paesaggio adriatico delle due sponde con il resto del mondo.
“Anche in questo anno difficile – afferma Pippo Ciorra – abbiamo pensato che era importante ribadire la nostra presenza fisica, seppur ridotta, sulla spiaggia, intesa come luogo dove si intrecciano le relazioni tra le persone, tra le persone e i luoghi, tra idee e spazio. Più degli altri settori, la cultura, le arti, la formazione, hanno disperatamente bisogno che l’interminabile discussione sulle modalità post-Covid passi almeno per un momento in secondo piano e che si torni allo scambio ‘in presenza’ dove il valore è immateriale e il modo di produrlo ‘relazionale’. Pur intrecciandosi con la tecnologia e la vita digitale, Demanio 10 si assume il compito di accompagnarci verso un ritorno all’’avvicinamento sociale’, soprattutto se sostenuto dalla forza delle idee e dalla voglia di ‘fare comunità’”.
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