Bello (FdI) sul Consiglio grande della sanità: “Una farsa mediatica per un po’ di pubblicità elettorale”
"Il Pd e la sinistra sono il problema della sanità, non posso esserne la soluzione”
“Fratelli d’Italia ha deciso di non partecipare al Consiglio Grande voluto dal PD e dal trio Mangialardi-Volpini-Ceriscioli perché non vogliamo perdere tempo con una passerella destinata solo ai giornali, alle televisioni e alla campagna elettorale di una sinistra in chiara difficoltà nel settore della sanità marchigiana e di quella senigalliese, dopo i disastri combinati negli ultimi vent’anni.”
Una dichiarazione lapidaria quella di Massimo Bello, dirigente provinciale e regionale del partito di Giorgia Meloni, a proposito della riunione del Consiglio Grande prevista per il prossimo 11 luglio, a cui il Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia fa sapere che non interverrà. “Non siamo interessati a partecipare allo show di Mangialardi e di Volpini, tanto meno a quello del PD e dell’attuale governatore Ceriscioli – dice Bello – perché li riteniamo i massimi responsabili del disastro sanitario a Senigallia, nelle Valli Misa-Nevola e nelle Marche.”
“Un’inutile passerella– aggiunge l’esponente regionale di FDI – convocata per permettere loro altra visibilità mediatica meramente elettorale. Nulla di più. Tra l’altro, farlo a porte chiuse nella sala del Consiglio di Senigallia, in cui la capienza non permette un’ampia partecipazione, e blindato, con interventi e domande preconfezionate, significa offendere l’intelligenza dei cittadini.”
“Sarebbe stato opportuno, semmai, utilizzare – propone Massimo Bello – luoghi più idonei, come ad esempio il Teatro La Fenice oppure Piazza Roma o Piazza Garibaldi (da impiegare, ovviamente, dopo le ore 20, come già accaduto in passato). Soltanto così l’affluenza e l’interesse sarebbero apprezzate, e soltanto così la riunione avrebbe un senso, una logica. Diversamente, convocarlo in quel modo, snaturerebbe lo spirito e il valore del Consiglio Grande, un istituto nato per coinvolgere proprio tutti su questioni importanti della città, ma a cui la comunità ha diritto di poter partecipare liberamente, senza lacci od impedimenti.”
“L’ospedale di Senigallia e i servizi di questo comprensorio, che per oltre vent’anni sono stati martoriati e impoveriti, meritano – conclude la nota stampa di Fratelli d’Italia – un’attenzione particolare, più seria. Non certo questa farsa mediatica, elettorale e di partito. Ora, il tempo è scaduto. Mangialardi, Volpini, Ceriscioli, PD e la sinistra tutta sono stati e sono il problema di questa Città e di questa Regione. E, quindi, non possono esserne la soluzione.”
Come speso accade, c'è sempre qualcuno che non comprende il significato di quanto legge. E non soltanto questo. A differenza di certuni, che probabilmente si sono accorti soltanto adesso delle criticità della sanità, Fratelli d'Italia e tutto il centrodestra conoscono bene il problema e in ogni situazione e contesto, sia istituzionale che pubblico, hanno sempre manifestato fatto sentire la loro voce, con forza e in modo puntuale. Oltremodo, facendo al riguardo proposte alternative. E tutto ciò è documentato in atti pubblici. Pertanto, l'opposizione non ha mai fatto mancare la voce della protesta e quella della proposta.
Altra cosa è, invece, la seduta del Consiglio Grande di sabato 11 luglio. Che altro non è che una passerella mediatica e di comodo per un PD, una sinistra, un Mangialardi, un Volpini e un Ceriscioli, che hanno contribuito a distruggere, mortificare, depotenziare, declassare strutture e servizi di Senigallia e del comprensorio vallivo. Per non parlare di altre zone marchigiane.
Ma, come di anzi sottolineato, purtroppo, c'è chi parla e scrive senza conoscere. L'opposizione fa il suo dovere e ci mette la faccia. Altri chiacchierano e fanno commenti fine a se stessi, senza nemmeno avere il coraggio di firmarsi con il loro nome. Taccia o commenti ciò che sa e ciò che conosce.
https://www.senigallianotizie.it/1327512508/unassemblea-pubblica-sulla-sanita-senigalliese
Lei è libero di pensare e scrivere quel che meglio ritenga utile per il suo ego e per rassicurare le sue fantasie da osservatore mediocre della politica. Che lei, poi, possa decretare il successo o meno di chi faccia e fa politica, è cosa assai improbabile e del tutto fuori dalla realtà. Il suo giudizio è figlio del suo astio e antipatia personale. Tra l'altro, visto che nemmeno si conosce la sua vera identità, è difficile dare credito a chi non ha il coraggio e la serietà di presentarsi al pubblico con il suo nome e cognome.
Detto questo, visto che lei è bravo e arguto, brillante e sicuro di sé, si candidi lei. Entri nell'Agorà della politica e del confronto, si misuri pubblicamente con gli altri. Solo così avrà la mia stima e la mia attenzione. Diversamente, non posso fare altro che considerarla soltanto un 'leone da testiera', ovvero un 'codardo da tastiera', a cui piace dare 'patenti' e giudizi, nascondendo la propria identità, perché probabilmente è proprio lei che ha paura di essere giudicato, criticato, contraddetto. Come del resto è proprio lei, che ha paura di candidarsi perché probabilmente non assaporerebbe mai il gusto della vittoria e del successo in prima persona. Gusto della vittoria e del successo che, anche se modestamente, ho avuto l'onore e il piacere di degustare.
Le suggerisco di evitare giudizi affrettati e di riflettere prima di digitare commenti a sproposito, come di solito lei si ostina a fare. Non le si addice il ruolo di 'osservatore' o di 'commentatore'. Glielo ho già detto in un'altra occasione: si occupi di altro, soprattutto di ciò che riesce meglio a fare. Lasci perdere la politica. Perché per farla, ci vogliono gli attributi. E lei di attributi ne ha ben pochi. A cominciare dal coraggio di firmarsi con il suo vero nome e cognome.
Continui pure a fare polemica spicciola. La politica è ben altra cosa.
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