“Consiglio grande di Senigallia sarà solo ennesima passerella”
Movimento 5 Stelle in vista dell'11 luglio
Giovedì 2 luglio alle 18 si è tenuta la seduta della 4^ Commissione Consiliare permanente (trasmessa in streaming) per audire il Sindaco Mangialardi, l’assessore al welfare Girolametti, il presidente della 4^ Commissione Regionale Sanità ed i vertici ASUR ed Area Vasta 2 in merito al destino del nostro ospedale “Principe di Piemonte” nel post CoVid-19.
La Commissioneera stata richiesta con urgenza dal M5S Senigallia in quanto, durante il Consiglio del 10 giugno scorso, il sindaco non aveva risposto alla nostra interpellanza, lasciando il cerino in mano al suo assessore.
A seguito della pandemia, il Governo, con DL n. 34 del 19 maggio 2020, ha stanziato 1,5 miliardi di euro per il potenziamento della sanità territoriale, del sistema dell’emergenza e dei trasporti e per il potenziamento della rete ospedaliera. Il Ministero della Salute ha poi emesso una circolare con le indicazioni operative per le Regioni e le Province autonome, da presentare entro il 17/6. Per le Marche è stato previsto un finanziamento di quasi 40 milioni di euro, per incrementare 105 posti letto di terapia intensiva (dai 115 attuali a 220) e riconvertire 107 posti letto di area medica in letti di semi-intensiva, la metà dei quali trasformabili in terapia intensiva (fig. 1)
La regione Marche, con DGR n. 751 del 16/06/2020, ha deciso – ancora una volta – di penalizzare Senigallia, che da sola e senza aiuti esterni ha gestito centinaia di persone infettate dal SARS CoV-2, allestendo 10 p.l. di terapia intensiva e 110 posti di degenza Covid, e prendendo in carico 160 pazienti provenienti dall’Az. Osp. Marche Nord.
Ceriscioli non assegna nessun posto di terapia intensiva (T.I.) e prevede la riconversione di soli 5 posti letto di medicina in semi-intensiva (S.I.), senza che dai politici senigalliesi si levi una minima protesta.
I requisiti per cui è possibile aumentare il numero di letti di terapia intensiva sono infatti presenti al “Principe di Piemonte”:
− presenza di terapia intensiva strutturata già attivata in fase emergenziale
− presenza di attività chirurgica
− presenza di DEA di I livello con percorsi separati (il DEA è, addirittura, in un padiglione a sé stante)
La parte del leone la fanno, come sempre, le Az. Osp. di Ancona (38 p.l. di T.I. e 40 di S.I.) e Pesaro-Fano (41 T.I. e 27 S.I), mentre all’ASUR vanno le briciole e non si capiscono le motivazioni dietro le scelte allocative fatte, dato che Ceriscioli si ostina a voler mantenere il Fiera Covid di Civitanova Marche, 84 p.l. inutili e costati 18 milioni di euro per trattare solo TRE pazienti prima di essere chiuso.
Vengono previsti € 200.000 per il pronto soccorso dell’INRCA-Osimo (già finanziato e ampliato di 10 p.l. appena due anni fa con €300.00!), € 300.000 per DEA, destinati agli ospedale di San Benedetto Del Tronto e di Ascoli (ma in futuro verranno chiusi/riconvertiti in attesa del nuovo ospedale unico a Pagliare del Tronto?), altri € 300.000 per Senigallia e per Jesi.
Ma, mentre Jesi dispone di un ospedale nuovo in cui sono stati spesi milioni di euro per rifare la mensa e le cucine del Carlo Urbani, a Senigallia la mensa per i dipendenti non c’è più da VENTI anni.
Ma, mentre a Jesi hanno 2 TAC e 2 Risonanze Magnetiche, a Senigallia la seconda TAC promessa non è mai arrivata e le vecchissime macchine che si rompevano un giorno sì e l’altro pure sono state sostituite anche grazie al pressing fatto dal M5S in consiglio comunale. Addirittura abbiamo scoperto che la palazzina D2, che ospita anche la dialisi oltre alla radiologia, non era nemmeno stata accatastata!!! La tettoia della palazzina D1 è pericolante e l’ingresso è stato chiuso, la palazzina storica del DEA necessita di importanti lavori strutturali, gli operatori sanitari della Rianimazione devono essere messi in condizioni di lavorare in sicurezza, garantendo il rispetto dei requisiti minimi di accreditamento.
Ma, mentre a Osimo hanno speso 300mila euro per il pronto soccorso che aveva, all’epoca, meno di 18mila accessi l’anno, a Senigallia gli ultimi lavori risalgono all’estate 2013, e Senigallia ha un DEA di I livello con oltre 30.000 accessi l’anno.
Il Direttore di AV2 Dr. Guidi, che rappresentava anche la DG ASUR Dr.ssa Storti, ha annunciato in commissione che ha presentato all’ASUR un progetto di risistemazione della palazzina storica e che l’ufficio Tecnico ha già effettuato dei sopralluoghi.
Non vorremmo che il CoVid-19 sia un pretesto per affossare ancora di più il nostro ospedale. Abbiamo ribadito che il Principe di Piemonte serve un bacino di oltre 80 mila persone, che Senigallia è la prima città della regione in termini di turismo e che nella scorsa edizione del Summer Jamboree abbiamo avuto in pochi giorni mezzo milione di presenze.
Dopo la pandemia, Senigallia non ha ancora riaperto 58 p.l. (35 in area chirurgica e 23 in area medica) e abbiamo chiesto risposte alla dirigenza di Area Vasta 2. La Dr.ssa Mancinelli, nella sua qualità di Direttore Sanitario, ha fatto presente che al momento va garantito il piano ferie estivo e ci sono reparti accorpati, con meno 20 p.l. rispetto all’estate 2019.
La Dott.ssa Mancinelli tuttavia ha ribadito che Senigallia dispone, in base alle DGR 735/2013 (la norma che ha TOLTO 37 posti al nostri ospedale, 27 di medicina e 10 di lungadegenza), di 260 posti letto, che però non sono “cristallizzati per unità operativa, ma vengono calcolati in base al tasso di utilizzo… Strano, perché è proprio il numero di posti letto che determina l’organico del reparto, ovvero il numero di medici e di infermieri che deve essere presente!
Abbiamo chiesto, infine chiarimenti sulla volontà dell’ASUR di rispettare la mozione n. 335/2018 presentata dal nostro consigliere regionale Fabbri e di salvaguardare la Cardiologia-UTIC di Senigallia (l’unica in AV2 ad avere i requisiti previsti dal DM Balduzzi). Anche qui, nessuna risposta chiara.
Il giorno 11 luglio ci sarà il Consiglio Grande sulla Sanità, l’ennesima passerella per il candidato governatore e sindaco pro-tempore Mangialardi e per il candidato sindaco e presidente della commissione sanità regionale pro-tempore Volpini, con la graziosa concessione del governatore uscente Ceriscioli … una buffonata “a porte chiuse” in cui i cittadini saranno tenuti a debita distanza (per paura di contestazioni?)
Stefania Martinangeli ed Elisabetta Palma – consigliere comunali del M5S Senigallia
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