“Politeama Rossini Senigallia, sì al parcheggio”
La proposta di Gennaro Campanile
In questi giorni è stata riproposta la questione dell’ ex-politeama Rossini con l’idea di trasformare l’intera area in un grande giardino.
Ricordando quanto scritto dal Presidente di Italia Nostra sezione di Senigallia “Il suo abbattimento aprirà una visuale del tutto inedita verso la mole imponente e moderna del Senbhotel, sovrastante e contrastante rispetto al giro raccolto e chiuso degli edifici storici che bordano la piazza. Avremo uno scenario del tutto diverso, fortemente in contrasto con le linee sobrie e classicheggianti di piazza del Duca, che comprometterà inevitabilmente la coesione e l’unità architettonica della piazza stessa”, ci sono tanti buoni motivi per procedere in altre direzioni, partendo però dai bisogni della popolazione.
Quell’edificio ha mille possibilità diverse, anche nel settore terziario. Dal mercato coperto (come in tante città esiste) per i piccoli commercianti, a una sala adeguata per convegni e congressi (cosa che a Senigallia manca e fondamentale per il turismo convegnistico), fino ad un parcheggio (interrato e/o multipiano) per accessibilità il centro storico culturale ,economico ed amministrativo della città.
Si tratta di trovare una soluzione architettonica adeguata ai tempi e al contesto circostante, sicuramente impegnativa sotto il profilo progettuale ma proprio per questo rappresenta una sfida affascinante.
Abbattere è facile come è facile immaginare spazi verdi da “cartolina” ma poi esiste la vita di tutti i giorni, i problemi della quotidianità, la pedonalizzazione di Piazza Simoncelli che riduce la capacità ricettiva delle auto e, molto più pesante per la città, il destino del parcheggio provvisorio a ridosso del porto.
Senigallia è una città diversa tra estate ed inverno, nei giorni feriali o in quelli estivi ed il futuro degli spazi va pensato in quest’ottica di diversità con l’obiettivo dell’accoglienza, senza la quale i turismi (al plurale) non hanno le infrastrutture necessarie.
Apriamo quindi un dibattito che coinvolga la città prima di decidere, tout court, la demolizione di una parte della nostra identità cittadina. Il Teatro La Fenice dovrebbe essere un monito.
Da
Gennaro Campanile
Uno spazio per co-working, un laboratorio per i bimbi, uno spazio per le associazioni, un polo per lo sviluppo turistico, un museo vero, un nuovo cinema tipo gabbiano, o altre idee che di concerto con le esigenze della città possono venir fuori...
No, meglio 1 parcheggio. Voti dei commercianti assicurati.
L'Italia ha bisogno di idee, non di voti.
Dopo certi commenti...dico che ci meritiamo tutti i problemiche abbiamo.
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