Pallacanestro Senigallia, serve aiuto
La dirigenza e un post Covid difficile: "siamo aperti a chiunque voglia entrare in società, anche facendoci da parte"
La Pallacanestro Senigallia c’è e ci sarà, ma per mantenere il torneo di B, dove milita da 19 anni consecutivi e continuare a farlo con i risultati del passato ha bisogno di maggior considerazione della politica e di aiuti concreti dall’imprenditoria locale.
A dirlo a chiare lettere è stata il 16 giugno la stessa dirigenza, che ha fatto il punto della situazione post-Covid.
“Abbiamo appena chiuso la stagione 2019-2020 – ha sottolineato il presidente Claudio Moroni – trovando l’accordo per i rimborsi con i giocatori, con i quali il rapporto è ottimo e da cui vorremmo ripartire. Prima però, c’è bisogno di rinforzare la società”.
A mandare avanti il club da oltre vent’anni sono infatti sempre gli stessi dirigenti, tanto appassionati quanto pochi numericamente, con Moroni alla presidenza ininterrottamente dal 1998.
Diciassette invece gli anni consecutivi di sponsorizzazione della Goldengas, che sarà il main sponsor anche nel 2020-21.
“Siamo più che mai aperti alla città – spiega la dirigente Sonia Fileri – Abbiamo le idee per ripartire di slancio, con una prima squadra competitiva e un settore giovanile (uno storico scudetto nel 2013, quest’anno oltre 200 iscritti) che vogliamo migliorare. Ma siamo pochi, con poche risorse: quindi, chi vuole, anche se fa parte di altre società, si faccia avanti: uniti per vincere”.
Moroni, che ha ricordato con commozione Giuliano De Minicis, il grafico recentemente scomparso che “è stato un grande protagonista della nostra storia”, precisa: “pur con le difficoltà post-Covid, va compreso come lo sport resti molto importante per una comunità. A Senigallia ci sono oltre 100 associazioni sportive: è giusto dare a tutte la stessa dignità, non però appiattirle allo stesso livello: la Pallacanestro Senigallia è un patrimonio della città di cui porta il nome in tutta Italia da vent’anni. Quindi l’invito è: salite a bordo per ripartire con ritrovato entusiasmo. Noi saremmo anche disposti a farci da parte”.
Fino al 30 luglio c’è tempo per scegliere di partecipare a una meno impegnativa serie C, ma la dirigenza non vuole pensarci: “non sarebbe un dramma, ma ritengo doveroso ripartire dalla B che è un traino per il movimento”, evidenzia Moroni.
Il come, dipenderà in buona parte dalla risposta della città all’appello.
Chiaro che gli aspetti tecnici per ora passino in secondo piano anche se non si sta con le mani in mano: scontato il rinnovo dell’accordo di collaborazione con la Vuelle Pesaro.
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