“A Senigallia l’attività operatoria, nonostante le lunghe liste di attesa, stenta a ripartire”
"Il personale all’interno teme che alcune chirurgie NON riprenderanno mai"
Tutti ormai si sono accorti della grave mancanza di personale sanitario del nostro Ospedale: i sindacati, i cittadini e i partiti, magari per l’avvicinarsi delle elezioni.
Noi, che da sempre denunciamo questo grave declassamento sanitario dal nostro punto di vista di comitato cittadino, neutro politicamente, ma impegnato civilmente e socialmente alla tutela della sanità pubblica, facciamo il punto della situazione dell’Ospedale di Senigallia, secondo noi ferma a causa della carenza di operatori sanitari.
A Senigallia l’attività operatoria, nonostante le lunghissime liste di attesa, stenta a ripartire; il personale all’interno teme che alcune chirurgie NON riprenderanno mai.
L’Ortopedia è accorpata in parte con la chirurgia generale, ciò significa meno posti letto e quindi meno sale operatorie; con il conseguente aumento delle liste d’attesa
L’alternativa? Spostare le sedute operatorie a Fabriano.
L’ORL con più di un anno di attesa sugli interventi chirurgici cosa fa ? ; pare che la Direzione Medica abbia appena deciso che l’attività chirurgica vada trasferita a Fabriano !
L’Oculistica ? Pare non abbia avuto ancora disponibilità per la ripresa della sala operatoria…
E così Fabriano, improvvisamente diventa “polo chirurgico per l’Area Vasta 2” !
A discapito di Senigallia dove invece la direzione Medica con la scusa del Covid prima ed ora di non si sa di che cosa, non fa più operare! Di male in peggio.
Evidentemente dietro queste decisioni c’è un disegno partitico che pur di esaltare gli Ospedali di Jesi e Fabriano, che fino a poco tempo fa non facevano certamente prestazioni quali/quantitative migliori di quello di Senigallia, con qualsiasi mezzo, arriva finanche ad impedire ai chirurghi (ortopedici, chirurgi generali, oculisti, otorinolaringoiatri) di operare costringendoli ad eseguire oramai buona parte degli interventi chirurgici a Fabriano.
Che fine ha fatto l’Ortopedia del nostro nosocomio?
Fino a poco tempo fa un Reparto vero, con tanto di posti letto e con un Primario in grado di garantire tutte le prestazioni, sia ortopediche che traumatologiche, ora ridotto al lumicino approfittando del pensionamento del Primario (nominati immediatamente invece a Jesi e Fabriano).
Sembrerebbe che l’U.O. venga spostata dalla sede storica del padiglione Chirurgico al 5° piano del Monoblocco ma con una sostanziale riduzione di posti letto (14 anziché 31 con la scusa del coronavirus) e il conseguente calo del numero di interventi a favore della mobilità all’interno dell’Area Vasta 2. E’ questa la soluzione che serve a Senigallia?
E chissà che tra qualche mese, per scelte politico organizzative, non si ritrovino magari alle dipendenze di Jesi o Fabriano, come già successo per oramai buona parte delle Unità Operative dell’Ospedale di Senigallia (Oncologia, Otorino, Radiologia, Oculistica, Laboratorio Analisi, … ).
E meno male che 5 anni fa la coppia Volpini/Mangialardi fece campagna elettorale proprio sopra il vantaggio che la cittadinanza senigalliese avrebbe avuto con questi due personaggi, per “battere i pugni” sui tavoli locali e regionali, ed ottenere finalmente il tanto auspicato potenziamento del nostro nosocomio, MAI avvenuto, ma tutt’ora in corso di smantellamento giorno dopo giorno.
da Comitato Difesa Ospedale di Senigallia
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