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Senigallia: indagine Polizia interrompe erogazione contributi Inps a due cittadini

I due, da tempo all'estero, avrebbero percepito contributi senza averne diritto

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INPS
Sono durate circa sei mesi le attività di indagine condotte dai poliziotti del Commissariato di P.S. di Senigallia a carico di due persone nell’ambito di altrettanti procedimenti partiti dalla Procura di Roma.
 

Nel corso delle attività di controllo sulla regolarità della presenza di stranieri nel senigalliese, gli agenti rilevavano delle anomalie nella posizione di due nuclei familiari anagraficamente residenti a Senigallia, composti da stranieri che successivamente avevano ottenuto la cittadinanza italiana.
 
I poliziotti infatti accertavano che i componenti i due nuclei risultavano frequentemente assenti dalla città ed inoltre risultavano non svolgere, da tempo ormai, alcuna attività lavorativa.
 
In particolare, emergeva il caso di un uomo, 40 anni, cittadino italiano originario del Bangladesh, il quale, dopo aver abitato per tanti anni a Senigallia e svolto diverse attività lavorative, una volta licenziato, cominciava a fruire di prestazioni economiche corrisposte dall’INPS per la disoccupazione nonché di altri benefici economici per problematiche familiari. 
 
Tale situazioni si è protratta per periodi molto lunghi. 
 
Le attività condotte dagli agenti consentivano di accertare che l’uomo, con il proprio nucleo familiare, da qualche anno, si era trasferito nel nord Europa, non comunicando però il trasferimento e continuando, invece, a fruire degli importanti benefici economici di sostegno.
 
Emergeva che la cifra, erogata al soggetto indagato ed indebitamente percepita, una volta trasferitosi definitivamente lontano dall’Italia, ammontava a circa 25.000 euro. 
 
Altro caso accertato dagli agenti di Polizia riguarda una donna italiana di origine nigeriana, S.A, di 42 anni, la quale di seguito alle verifiche condotte, è risultata essere emigrata definitivamente in un paese del nord Europa, senza darne comunicazione. Tale circostanza le consentiva di continuare a fruire di significativi benefici economici riconosciuti dall’istituto previdenziale per le esigenze dei figli minori. Benefici che sarebbero stati indebitamente percepiti tra il 2017 ed il 2019 e che ammontano ad una cifra di oltre 10.000 euro.
 
Le articolate attività condotte dai poliziotti del Commissariato di P.S.. dirette dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno consentito di ricostruire i movimenti anche a livello internazionale e i periodi in cui gli indagati avrebbero indebitamente fruito dei benefici economici e, dunque, al termine, hanno posto fine all’erogazione da parte dell’istituto previdenziale.
 
 
Andrea Pongetti
Pubblicato Venerdì 12 giugno, 2020 
alle ore 17:42
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Commenti
Solo un commento
giulio
giulio 2020-06-12 21:17:20
Al "cittadino" del Bangladesh, oltre a chiedergli la restituzione del maltolto che, quasi sicuramente non vedremo più, toglierei anche la cittadinanza italiana.
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