Paradisi: “Ancora una volta sospeso il servizio pubblico di medicina dello sport”
"Molti ragazzi ancora al palo perchè la Asur non rinnova le idoneità medico-sportive"
Ci risiamo. Ancora una volta la Asur Marche interrompe il servizio di medicina dello sport. Nel momento in cui, dopo quasi tre mesi di “reclusione” forzata, un’intera generazione di giovani prova a ripartire (con fatica) con le attività sportive, puntuale arriva il disservizio (anzi: il non servizio) della Asur. Impossibile prenotare.
Il servizio di visite per la idoneità agonistica è inattivo. Rischia così di essere vanificato lo sforzo di tante società sportive che, con sacrifici enormi, hanno scelto di di garantire ai ragazzi il diritto allo sport pur con tante difficoltà legate ai protocolli governativi e federali. Un atteggiamento a dir poco incomprensibile della sanità pubblica che non ha nessuna ragione di essere e anzi si pone in contrasto con le normative nazionali e regionali sulla ripresa dell’attività sportiva agonistica.
Si tratta di una vera e propria interruzione di un pubblico servizio. Interruzione che, ancora una volta, causerà poi una autentica baraonda tra agosto ed ottobre quando si concentreranno le prenotazioni per la ripresa dei corsi sportivi e dei campionati (salvo qualche dirigente Asur che farà la morale ai giovani accusandoli di non aver prenotato la visita a giugno). E’ semplicemente scandaloso dover, ogni stormir di fronda, denunciare il solito, abituale e ormai decennale disservizio. E’ un atto di ostilità verso i nostri giovani.
Roberto Paradisi
UNIONE CIVICA
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