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Il Liceo delle Scienze Umane incontra il Prof. Marco Ciardi dell’Università di Bologna

Appuntamento nell'ambito del percorso interdisciplinare "L'emancipazione della donna nei primi del Novecento"

Sci Club Senigallia
donne

Il Liceo Perticari ha incontrato in teleconferenza il Prof. Ciardi nell’ambito del percorso interdisciplinare “L’emancipazione della donna nei primi del Novecento” curato dalle classi 5B e 5C del Liceo delle Scienze Umane.

Grazie all’iniziativa della Prof.ssa Genga le classi, in un incontro aperto a tutta la scuola, hanno potuto ascoltare il prof. Marco Ciardi, autore del libro “Marie Curie – La signora dei mondi invisibili”, letto nell’ambito di questo percorso.

Marco Ciardi è professore associato presso l’Università di Bologna, il suo settore di indagine concerne principalmente la storia del pensiero scientifico moderno e contemporaneo. Si interessa anche allo studio dei rapporti tra scienza e letteratura, tra scienza e pseudoscienza, e all’analisi delle relazioni tra cultura scientifica, educazione e democrazia.

E’ attivo nell’ambito della “terza missione” dell’Università cioè favorire l’applicazione diretta, la valorizzazione e l’impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società. Ha al suo attivo oltre 200 pubblicazioni, è appassionato di musica, di fumetti, ma soprattutto è curioso ed appassionato della scienza e di tutto il mondo che le gira intorno.

Il tratto distintivo che ha segnato questo incontro è stata la cordiale e amichevole disponibilità del professore alle domande davvero numerose e varie che gli studenti gli hanno posto per tutta la durata dell’evento. Partendo dalla figura di Marie Curie e di Albert Einstein (su cui gli studenti avevano visto la serie TV Genius della National Geographic) il professore ha ben chiarito la distinzione tra narrazione-spettacolo e ricerca storico-scientifica, che hanno leggi, scopi e finalità differenti, sebbene l’una possa fare da supporto alla scoperta della vocazione per l’altra.

Grazie alle domande, il Prof. Ciardi ha parlato di come sia difficile l’affermazione e il riconoscimento delle donne in ambito scientifico, un tempo come ora, ma come il progresso scientifico sia comunque partecipe e foriero, con tutti i ritardi e le mancanze possibili, anche di progresso sociale e politico.

Il prof. Ciardi sempre sulla base delle domande ha sottolineato più volte “l’umanità” dello scienziato: anche il più grande rimane comunque un essere umano, con tutte le fragilità che questo comporta, ma il messaggio universale della scienza è che, come Madame Curie ci insegna e ci ha dimostrato, è necessario che il motore primo per le scelte di vita siano la passione, la curiosità e la volontà, vere linee guida per il futuro dei nostri giovani.

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