Il Liceo Perticari di Senigallia al tempo del Coronavirus: progetto “I Safe School”
Durante la lezione della 3B di scienze umane sono intervenuti gli psicologi Mirko Silvestrini, Belfiore Erika e Silvia Tavoleti
La Scuola e le altre agenzie del nostro territorio sono unite in un percorso che intende favorire la crescita personale, in termini di consapevolezza, resilienza e capacità di porsi domande rispetto all’opportunità che ogni situazione presenta.
E’ per questo che nella giornata del 6 maggio la classe 3B delle scienze umane del liceo Perticari in video conferenza, nella lezione della prof.ssa Tarquini, alla presenza del Dirigente Scolastico prof.ssa Fulvia Principi, che ha fortemente caldeggiato la proposta della Croce Rossa di Senigallia, sono intervenuti gli psicologi Mirko Silvestrini, Belfiore Erika e Silvia Tavoleti operatori e promotori del progetto “I safe school” nelle scuole del territorio.
Il tema affrontato è stato quello degli adolescenti al tempo del coronavirus. Gli esperti hanno aiutato i ragazzi a confrontarsi con il periodo di quarantena, chiedendo proprio come questo tempo è stato da loro vissuto.
Per tutti gli alunni, la quarantena è stata: “Un’esperienza unica, una nuova realtà dove ci trova catapultati e dove si è costretti a cambiare la routine, ha ritrovare gli affetti familiari, ha confrontarsi con emozioni e sentimenti diversi.”
Emozioni quali paura, tristezza e rabbia, solitudine – seppur assumano spesso un’accezione negativa – rappresentano, infatti, una risorsa preziosa per permettere di comunicare a noi stessi e agli altri, come ci sentiamo e di cosa abbiamo bisogno; ci segnalano se siamo in presenza di un’opportunità di crescita, oppure di un pericolo per la nostra sopravvivenza e il nostro benessere psicologico.
E’ stato sottolineato come sia importante continuare a fare le cose che piacciono, o cominciare a fare cose che si sarebbero volute fare ma non si ha mai avuto tempo di fare
Esempio, guardare la nuova serie del tuo telefilm preferito, ascoltare musica, leggere un buon libro, iscriversi a corsi online, dedicarsi ai piccoli lavori “fai da te”.
Il benessere psicologico, passa anche e soprattutto dalle relazioni: stare insieme, confrontarsi, scherzare, ridere, confidarsi, giocare, leggere, guardare un film insieme.
Diverso è certamente il caso in cui paura, rabbia, e tristezza superano una certa soglia, mandando l’organismo in tilt e provocando paralisi e sofferenza, indebolendo il nostro sistema immunitario ed esponendoci al rischio di malattia. In tal caso, il suggerimento è quello di rivolgersi a un professionista della salute mentale, in quando il sostegno psicologico, in un momento così tanto delicato e critico è più che mai indispensabile e chi avesse bisogno può chiamare la Croce Rossa di Senigallia che ha aperto uno spazio d’ascolto e supporto psicosociale connesso al supporto delle emergenze e dei disagi quotidiani. È possibile mettersi in contatto telefonando al 331 6425836
Questo perché non bisogna mai sottovalutare il potere benefico della condivisione, del sentire che “se lo divido con te, il mio peso diventa più leggero”.
Il fallimento della DAD pure. Questa faccenda della quarantena come opportunità odora di fandonia così come l'abuso del termine "condivisione". Tornare a scuola al più presto, chiudere il computer e tornare alla vita, questo solo serve ai nostri ragazzi.
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