Dopo molti giorni cala il numero dei malati di Coronavirus. Non è l’unico numero che fa ben sperare, sempre con le dovute cautele, cioè la crescita giornaliera, non era mai stato così basso. Il numero dei pazienti in terapia intensiva è il più basso da un mese.

Si è semplicemente evitata la deriva anarchica che s’annunciava e avrebbe creato, senza contare i rischi sulla salute. Per di più in una situazione di emergenza come l’attuale, non può che essere presa in modo unitario e coordinato certo, la questione emersa evidente in queste settimane e con la quale nel prossimo futuro dovremo fare i conti, riguarda la qualità e la funzionalità dell’attuale assetto politico.

Le scuse sentite, che Ursula Von Der Leyen ha rivolto agli italiani a nome dell’Unione Europea sono gradite, ma non risolvono il problema dell’Italia che ha bisogno di immettere liquidità nel sistema economico senza correre il rischio di avviare la dinamica espansiva del debito pubblico.

Il primo fatto da considerare è che l’Italia ha un grande debito pubblico. Quando il debito aumenta a dismisura, gli investitori ritirano i propri soldi per paura della bancarotta. Allora occorre (copiare), a mio modesto avviso, dai paesi del nord Europa che hanno un debito pubblico non gravoso. Il nostro Paese dovrà affrontare molte spese nell’immediato futuro, soprattutto per cause generate dal Coronavirus. Quindi occorre recuperare il denaro. I motivi a mio modesto parere ci sono, senza intervenire sul reddito dei cittadini italiani, soprattutto sui lavoratori più deboli.

Le tematiche per recuperare liquidità per far fronte alle spese urgenti ed abbassare poi il debito pubblico. Bisogna intervenire applicando il taglio alla spesa pubblica, ridurre gli sprechi e combattere l’evasione fiscale. Ci sono altre iniziative amministrative per il Governo e le Istituzioni per aumentare le entrate. Certo così operando si migliora la vita sociale d’Italia.

da: Duilio Marchetti