Fratelli d’Italia: “situazione disastrosa colpa del governo”
"Chiediamo gesto di buon senso al sindaco di Senigallia"
Fratelli d’Italia prende atto dello stato disastroso dell’economia attuale provocato dall’irrazionale gestione dell’emergenza operata da questo Governo.
E’ sotto gli occhi di tutti la totale assenza di provvedimenti di aiuto da parte del Governo Conte nei confronti di imprese e professionisti italiani, atteso che i millantati 400 miliardi di euro, altro non sono che finanziamenti bancari che le imprese dovrebbero sottoscrivere e non denaro fresco a fondo perduto, come logica e buon senso avrebbe richiesto.
Finanziamenti che le banche, per bocca di ABI, hanno già detto non essere esenti dalle normali pratiche di istruttoria.
Finanziamenti che da più parti si stanno trasformando in un sistema di consolidamento delle garanzie creditizie da parte delle banche, che tendono a coprire prestiti già concessi con garanzie oggi ritenute insufficienti, con erogazioni garantite adesso dallo Stato. Fratelli d’Italia, dunque, denuncia con forza il fatto che il presunto aiuto alle imprese e professionisti si è in realtà trasformato in un ennesimo decreto “salva banche”.
Ma questo sarebbe ancora il meno, considerando che solo ora, a singhiozzo, dopo innumerevoli domande cui sono stati costretti i cittadini italiani, stanno arrivando i famosi 600 euro, l’ennesima ignobile elemosina, tardiva ed insufficiente. I lavoratori sono per altro infognati nella palude della richiesta della CIG, da presentare con le usuali demenziali modalità di accesso.
Vale la pena ricordare che lo Stato detiene tutte le informazioni necessarie per accedere ai conti correnti ed ai dati dei cittadini.
Tutte queste buffonate potevano quindi essere evitate con un accredito diretto, di quanto statuito, nel conto corrente dei destinatari.
Era anche stato detto che il Governo italiano sarebbe stato vicino alle imprese italiane. L’unica vicinanza che stiamo notando è quella dell’Agenzia delle Entrate, che dal primo giugno riprenderà ad infierire su un tessuto economico al collasso.
In questo frangente, caratterizzato da una singolare mancanza di buonsenso, Fratelli d’Italia di Senigallia si sente di chiedere al Sindaco Maurizio Mangialardi di valutare la “sospensione dei tributi locali” nei confronti delle imprese bloccate dalla gestione demenziale del Governo Conte.
Ci rendiamo conto che una eliminazione pura e semplice dei tributi non è probabilmente possibile, sia a causa dei bilanci dei comuni (che, lo ricordiamo, sono stati lasciati praticamente soli, se si eccettua la ridicola elargizione di 400 milioni di finanziamento aggiuntivo per 8 mila comuni) sia a causa delle normative nazionali incerte e contraddittorie, non razionalizzate neanche in tempo di emergenza, ma qualche cosa di serio e pratico va obtorto collo fatto, e non soltanto a parole.
Si deve però prendere atto, oltre che delle difficoltà economiche delle imprese lasciate del tutto abbandonate a se stesse in questa situazione, anche della oggettiva ingiustizia di chiedere il pagamento di imposte come la tassa rifiuti o l’occupazione di suolo pubblico ad esercizi costretti incolpevolmente alla serrata.
Data la totale mancanza di interventi da parte del Governo Conte, almeno gli Enti Locali facciano valere le loro prerogative in difesa dei propri cittadini, tutti, anche per dimostrare che lo Stato non è solo rappresentato da questi signori in odore di comportamenti incostituzionali.
Fratelli d’Italia auspica che il Sindaco Mangialardi dia una risposta seria e di buon senso a questo momento assai tragico per l’economia nazionale, ma in particolare per il tessuto economico tutto della città.
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