Paradisi, Rebecchini e Canestrari: “L’assessore ‘balneare’ Pieroni pensi agli imprenditori”
Prosegue il botta e risposta sulle manutenzioni: "L'assessore regionale non si scusa con i campeggi e attacca l'opposizione"
Colti in fallo, i vertici regionali cercano di mettere una toppa senza scusarsi con il settore del plein air e dei camping.
L’assessore al turismo Moreno Pieroni, anziché chiedere venia per l’approssimazione e l’incompetenza amministrativa dimostrate, attacca l’opposizione. Non sarebbe vero, a detta dell’assessore, che il decreto regionale del 16 aprile avrebbe lasciato al palo campeggi e villaggi turistici. Ergo, “la destra si muove con disonestà intellettuale e politica”, scrive il Pieroni.
Eppure il decreto parla esclusivamente di lavori consentiti negli stabilimenti balneari, piccoli chioschi, sistemazione spiagge e lavori in imbarcazioni di diporto. Nessuna menzione ai campeggi, alle aree camper e ai villaggi turistici.
Ma le parole dell’assessore sono sintomatiche: “Questo decreto ha dato una grande risposta a tutto il sistema dei balneari, compresi i campeggi”. Ne consegue che, per l’assessore marchigiano al turismo, i campeggi e i villaggi turistici rientrerebbero nel “sistema dei balneari”.
Il che la dice lunga sulla competenza dei politici regionali. Ma non basta. Pieroni, sempre nel disperato tentativo di coprire una figura – questa sì – “balneare” – invoca anche l’art. 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 aprile che fa riferimento in realtà alla possibilità di accesso ai locali aziendali per lavori manutentivi e attività di vigilanza e pulizia nelle attività sospese.
Nulla a che vedere dunque formalmente con la definizione tecnica di campeggi (a bassa voce qualcuno spieghi all’assessore che ve ne sono anche nell’entroterra marchigiano, lontano dalla battigia) che, ai sensi del decreto legge 79/2011, sono “strutture ricettive all’aperto”.
La balneazione e la pulizia e manutenzione dei locali aziendali, ci permetta il nostro piccato e presuntuoso assessore balneare, non c’entra un’acca. L’unica disinformazione pertanto, frutto evidente di approssimazione, è quella dei nostri vertici regionali. Che anziché inviare note stampa piccate e boriose, farebbero bene a formalizzare con atti amministrativi la possibilità immediata di ripresa di un settore (non balenare) dimenticato. Nei momenti di grave difficoltà economiche non si lasciano soli gli imprenditori.
Roberto Paradisi
Luigi Rebecchini
Alan Canestrari
Unione civica
Forza Italia
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