“Voucher in agricoltura? No grazie”
Sindacati contrari all'utilizzo in questo periodo di pandemia
La mancanza di manodopera agricola nelle Marche, come in altre regioni d’Italia, è una delle tante conseguenze della pandemia in atto.
“Questa situazione si può dare una prima importante risposta regolarizzando i lavoratori immigrati extracomunitari già presenti in Italia – rilanciano i sindacati di categoria FaiCisl-FlaiCgil-UilaUil Marche – con contratti regolari e lavoro in condizioni di sicurezza. Sostanzialmente i voucher sarebbero solo un altro strumento di precarietà del lavoro agricolo visto che la flessibilità nelle forme di assunzione ce n’è già abbastanza”.
FaiCisl-FlaiCgil-UilaUil Marche ricordano alle imprese agricole marchigiane e a chi le rappresenta che esistono già da diversi anni strumenti contrattuali per l’assunzione degli stagionali agricoli che garantiscono la massima flessibilità “per cui non vi è nessuna necessità di reintrodurre uno strumento del tutto improprio come il voucher, così poco controllabile nell’uso”.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!