Senigallia: “professoressa Pierini, grazie davvero di tutto”
Toccante ricordo degli ex allievi del Medi: "ci ha lasciato qualcosa che non scomparirà mai"
Cara Professoressa,
Apprendiamo oggi, con il cuore pesante e carico di tristezza, della sua scomparsa.
E la nostra mente non può che tornare indietro a quell’anno, il 1990, in cui per la prima volta sui banchi di scuola sperimentammo, spaventati e un po’ incerti sulle nostre malferme gambe di adolescenti ribelli della sezione 3A del Liceo Scientifico “Medi” di Senigallia, e con lei scoprimmo una storia “di nuovo vestita” e la filosofia,suo grande amore…
Ricordo ancora – e con me i miei compagni – la sua prima lezione: il concetto di otium e negotium latino, l’idea di una filosofia che era impegno speculativo, valore profondo della comprensione di sé e del mondo, riflessione sulla storia e sul nostro essere “umani” nel senso più alto e profondo…
E come non ricordare la sua pazienza di fronte ai nostri goffi tentativi di interpretazione o i clamorosi errori – tollerati con sovrumana pazienza (ricordo io stessa, non senza imbarazzo, di aver trasformato Maometto in un cameriere, anziché cammelliere, a cui lei sorrise chiosando che probabilmente lavorarva nel bar Oasi)- di fronte ai quali lei stessa reagiva con una, ennesima, spiegazione.
Ricordano i compagni la sua attenzione a noi, l’averci difeso in consiglio di classe e scelto la sua materia da dare a Settembre per evitare danni ben più infausti…
Ricordiamo le sue gonne scozzesi e l’idea che l’essere vale sempre di più dell’apparire.
Lei è stata un’insegnante di cultura vastissima, viva, feconda per le nostre giovani e acerbe menti, che non si limitava al sapere ma pretendeva risposte di senso, analisi, interpretazioni, che ci spingeva a PENSARE pensieri che venivano sempre accolti e discussi…ricordo lo sforzo e la fatica di tirare fuori da noi quello sguardo intelligente nel senso etimologico di intelligere, del guardarsi dentro…ricordo la capacità di rendere chiari anche concetti estremamente complessi e di fare del nostro incontro con il mondo della filosofia e della storia qualcosa di prezioso.
“Un insegnante – ha scritto Henry Brooks Adams – colpisce per l’eternità; non si può mai dire dove la sua influenza si ferma”.
Ecco in questo triste momento, e nell’apprendere della sua scomparsa vorremmo sapesse che lei ha lasciato in noi qualcosa che non scomparirà, mai.
A lei Laura, grazie di tutto! Sit tibi terra levis.
Gli alunni della 3A classe 1990.
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