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Adesione di Diritti al Futuro a “Estendere il Reddito di Cittadinanza! Se non ora quando?”

"La grave crisi sociale che seguirà quella sanitaria da Covid-19 toccherà ancora una volta i più deboli, privi di ogni tutela"

La Cresciamia - Crescia fusion, torta al testo, cresceria - Lungomare Alighieri Senigallia (AN)
Banconote, soldi, euro, denaro

Il Welfare è un Investimento e non una spesa. Investire per il reddito delle categorie più deboli dei lavoratori (precari, disoccupati, autonomi, freelance, professionisti,ecc).

La grave emergenza sanitaria dovuta alla diffusione per contagio del COVID-19 sta producendo preoccupanti conseguenze al nostro sistema economico che andranno sempre di più ad assumere i connotati di gravissima crisi sociale.

Grave crisi sociale che toccherà ancora una volta i più deboli, privi di ogni tutela. I disoccupati, i precari, gli stagionali, i lavoratori intermittenti, i lavoratori dello sport, dello spettacolo, freelance, riders e tutti quei lavoratori sospesi tra lavoro parasubordinato ed autonomo e cioè lavoratori senza un contratto, senza tutele che non possono accedere agli ammortizzatori sociali previsti per il lavoro dipendente.

Una grave crisi sociale per tante categorie di lavoratori che per salvaguardare il bene fondamentale della salute (la loro e quella degli altri) in quest’emergenza sanitaria sono “costretti” a non lavorare e a non produrre, grazie al loro lavoro, un reddito.

Il decreto “Cura Italia” per alcune di tali categorie, come per esempio le p.iva iscritte alla gestione separata dell’Inps, ha previsto un sussidio straordinario ed una tantum di 600 euro che, se da una parte costituisce nella storia repubblicana il primo ed unico riconoscimento di una sorta di ammortizzatore sociale per una data categoria di lavoratori quali sono per l’appunto le partite iva, e che secondo le dichiarazioni del Ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli potrebbe essere rinnovato mensilmente fino alla fine della crisi sanitaria, dall’altra si dimostra assolutamente insufficiente per affrontare in modo strutturale quella che a tutti gli effetti si prospetta come la più grave crisi economica e sociale del secolo in corso.

Diritti al Futuro da sempre attenta alle tematiche del lavoro, del precariato e di quella particolare categoria di lavoratori, apolidi in patria, che potremo definire il “Quinto Stato” e sempre attenta al tema del Reddito Base (universale e incondizionato), aderisce alla campagna lanciata in questi giorni da BIN Italia (Basic Income Network Italia) volta alla richiesta di estendere e modificare il Reddito di Cittadinanza in senso universalistico, non condizionato, rendendolo misura allargata di sostegno strutturale al reddito. Misura cioè strutturale e duratura, oltre l’emergenza e la contingenza dell’oggi, perché i tempi che arriveranno si caratterizzeranno come i tempi di una grave crisi globale con effetti sociali, oggi imprevedibili, ma molto impattanti su milioni di cittadini.

Una misura questa che riguarderebbe sia quei lavoratori che saranno destinati a perdere una parte del loro salario che verrebbe però integrato dal reddito, sia tutti quei lavoratori per i quali non sono previste misure e ammortizzatori (disoccupati che non hanno potuto accedere alla misura del rdc e tutta quei lavoratori della zona grigia privi di qualsiasi tutela).

Per questo aderiamo alla campagna “Estendere il Reddito di Cittadinanza! Se non ora Quando?” e per questo riteniamo urgente:

Espandere, ampliando significativamente la soglia di accesso, la misura del Reddito di Cittadinanza per raggiungere tutte e tutti coloro che sono escluse ed esclusi dagli ammortizzatori sociali;

Semplificare le procedure ed i criteri di accesso e rendere l’erogazione immediata;

Riconoscere l’individualità della prestazione;

Liberare la misura dai vincoli delle politiche attive, o altri obblighi dispendiosi e ora quanto mai inefficaci;

Utilizzare tutte le forme di finanziamento, anche dei fondi europei, destinate a sostenere la platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza;

Prevedere che le modifiche in senso universalistico della misura non si esauriscano nel periodo della “quarantena” o “dell’emergenza”, ma divengano strutturali, come fondamento di un nuovo Welfare finalmente inclusivo e garantistico.

da Diritti al Futuro Senigallia

Commenti
Solo un commento
cpiersim 2020-03-24 11:56:18
Premesso che il vostro articolo è umanamente comprensibile se non altro dal punto di vista del livello decoroso di vita che la Costituzione dovrebbe garantire ad ogni cittadino italiano, come pensate di finanziare il vostro libro dei sogni?
Per cortesia, scrivete un articolo in cui delineate come e quando.
Sennò la vostra è solo fuffa demagogica. Come (quasi) tutta la sinistra arcobaleno.
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