Patto per la Scienza, diffidata la professoressa Gismondo
Per le sue dichiarazioni "pericolose" sul Coronavirus
L’associazione Patto Trasversale per la Scienza ha inviato una diffida legale alla Professoressa Maria Rita Gismondo per le gravi affermazioni ed esternazioni pubbliche sul coronavirus, volte a minimizzare la gravità della situazione e non basate su evidenze scientifiche.
L’Italia sta vivendo la più grave crisi dal dopoguerra a causa dell’emergenza coronavirus, che ha ucciso quasi 5.000 persone e portato le nostre strutture sanitarie in precarie condizioni di operatività, soprattutto nel Nord Italia.
In questo momento tragicola responsabilità dei ricercatori, dei clinici e degli scienziati dovrebbe essere quella di informare con chiarezza e serietà la popolazione, senza allarmare e senza diffondere ipotesi o notizie non suffragate dai dati scientifici.
L’Associazione Patto Trasversale per la Scienza, riunisce ricercatori, scienziati, clinici, divulgatori, giornalisti e avvocati ha come principale obiettivo difendere i cittadini e la loro salute dalla pseudoscienza, dalle fake news medico-scientifiche, dai ciarlatani e da chiunque attenti alla salute pubblica. (tra i quali: Prof. Guido Silvestri, virologo, Emory University; Prof. Andrea Cossarizza, patologo generale, Univ. Modena e Reggio Emilia; Prof. Massimo Clementi, microbiologo, Un. Vita e Salute San Raffaele; Prof. Andrea Antinori, infettivologo, IRCCS Spallanzani; Prof.ssa Antonella D’Arminio Monforte, infettivologa, UniMI; Prof. Avv. Luciano Butti, Un. Padova; Prof. Andrea Grignolio, Un. Vita e Salute San Raffaele; Prof. Enrico Bucci, Temple University; Prof. Guido Poli, virologo, Un. Vita e Salute San Raffaele; Prof. Vincenzo Trischitta, endocrinologo, Univ. Di Roma La Sapienza; Prof. Francesco Maria Galassi, paleopatologo, Flinders University – Prof. Marco Tamietto, neuroscienziato, Univ. Di Torino).
Pier Luigi Lopalco, Presidente del PTS e Responsabile Coordinamento Regione Puglia emergenze epidemiologiche:“La missione del PTS è chiara: difendere il cittadino dalla diffusione di atteggiamenti anti-scientifici e difendere l’onorabilità e la credibilità della comunità scientifica. Chi oggi, in una situazione di emergenza, indossa un camice e gode anche di una ribalta pubblica, deve riporre nelle sue dichiarazioni una estrema cautela. Ipotesi personali e ricostruzioni fantasiose non devono inquinare e confondere il dibattito pubblico. Mai come ora è importante che questo dibattito avvenga nell’ambito delle regole della scienza.”
Per questo, anche su sollecitazione dell’ambiente medico-scientifico italiano, il PTS ha ritenuto necessario inviare alla Professoressa Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milanouna diffida, chiedendole di rettificare alcune sue affermazioni che possono indurre la popolazione a violare i precetti governativi, con nefaste ricadute in termini di salute pubblica, soprattutto perché provenienti da un medico con responsabilità istituzionali nella regione più colpita d’Italia.
• “È una follia questa emergenza, si è scambiata un’infezione appena più seria di un’influenza per una pandemia letale” (23.2.2020);
• “non voglio sminuire il coronavirus ma la sua problematica rimane appena superiore all’influenza stagionale (1.3.2020).
• “tra poco il 60-70% della popolazione è positivo ma non dobbiamo preoccuparci (13.3.2020).
• “l’epidemia potrebbe esser mutata, sta succedendo qualcosa di strano” (21.3.2020).
Rischiano di turbare l’ordine pubblico, come previsto dall’ art. 656 del codice penale(Pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico), se non supportate da evidenze scientifiche.<
Il PTS chiede alla Professoressa Gismondo di rettificare immediatamente le Sue argomentazioni che potrebbero aver indotto ad una minimizzazione del problema coronavirus, nonostante le robuste evidenze della drammaticità della situazione e la invita ad astenersi dal diffondere notizie se non supportate da evidenze scientifiche. (in calce il testo della diffida).
Testo integrale della diffida
Preg.ma Prof.ssa Maria Rita Gismondo
oggetto: Patto Trasversale per la Scienza / Prof.ssa Maria Rita Gismondo
Formulo la presente in nome e per conto dell’Associazione “Patto Trasversale per la Scienza” per rappresentarLe quanto segue.
Da tempo registriamo Sue esternazioni pubbliche, anche tramite media, sul tema del contagio da SARS- CoV-2, agente eziologico della grave malattia respiratoria nota come Covid-19, volte a minimizzare la gravità della situazione, che vede in alcune parti d’Italia la morte di molti concittadini, nonché le strutture sanitarie in gravissima condizione di operatività con seri rischi di collasso dell’intero Sistema Sanitario Nazionale, al punto che il nostro Governo è stato costretto ad adottare misure stringenti per contenere il contagio.
Le esternazioni di ciascuno, soprattutto se proferite da medici e/o ricercatori, incontrano un limite nell’obbligo di non diffondere notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico, punite dall’articolo 656 del codice penale.
Nel Suo caso abbiamo in più occasioni avuto modo di ascoltare o leggere affermazioni del seguente tenore letterale:
• “È una follia questa emergenza, si è scambiata un’infezione appena più seria di un’influenza per una pandemia letale” (23.2.2020);
• “non voglio sminuire il coronavirus ma la sua problematica rimane appena superiore all’influenza stagionale (1.3.2020).
• “tra poco il 60-70% della popolazione è positivo ma non dobbiamo preoccuparci (13.3.2020).
Comprenderà che le Sue affermazioni possano indurre parte della popolazione a violare i precetti governativi, volti a contenere il contagio, con nefaste ricadute in termini di salute pubblica, soprattutto perché provenienti da un medico con responsabilità istituzionali non solo per la struttura sanitaria in cui opera, ma per l’intera Nazione essendo il Suo uno dei laboratori diagnostici di riferimento a livello regionale, peraltro della Lombardia, la regione più colpita dall’epidemia.
Inoltre, ieri ha affermato che “l’epidemia potrebbe esser mutata, sta succedendo qualcosa di strano”.
Tale tesi rischia di turbare l’ordine pubblico, come previsto dal citato art. 656 codice penale, se non supportata da evidenze scientifiche.
Pertanto La diffidiamo a voler rettificare immediatamente le Sue argomentazioni che potrebbero aver indotto ad una minimizzazione del problema coronavirus, soprattutto negli ultimi giorni, nonostante le robuste evidenze della drammaticità della situazione ed al contempo La invitiamo ad astenersi dal diffondere notizie sulla vicenda se non supportate da evidenze scientifiche.
Laddove Lei intenda partecipare alla soluzione del problema, la invitiamo a non diffondere notizie sui media, che allo stato paiono contrastanti anche rispetto alla posizione di eminenti medici e scienziati dell’Ospedale “Luigi Sacco “ di Milano ove Lei lavora.
In difetto di Suo adempimento a quanto con questa mia sollecitato, ci riserviamo di richiedere l’intervento dell’Autorità Giudiziaria.
Distinti saluti,
Avv. Corrado Canafoglia
Prof. Pier Luigi Lopalco
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