Cura Italia, “bene, ma non può bastare”
Otello Gregorini di Cna: "danni enormi, servirà altra manovra"
Il decreto “CuraItalia”, contenente le misure a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese per contrastare gli effetti dell’emergenza coronavirus sull’economia, a giudizio della Cna Marche, è solo un primo passo.
“Le risorse messe in campo, 25 miliardi, seppure importanti,” sostiene il segretario Cna Marche Otello Gregorini “non saranno sufficienti a proteggere lavoro autonomo e piccole imprese con interventi adeguati alla drammatica gravità della situazione”.
“Non possiamo che considerare, quindi, il decreto” precisa Gregorini “come l’inizio di misure più durature e robuste che diano maggiore liquidità alle imprese a partire dalla riduzione dei carichi fiscali e contributivi innalzando la soglia dei 2 milioni di ricavi per la sospensione dei pagamenti.
Le risorse messe in campo sinora, per quanto importanti, appaiono sproporzionate rispetto all’enormità dei danni che stiamo sopportando e che sono destinati a moltiplicarsi se l’emergenza dovesse protrarsi per mesi, con effetti drammatici per i livelli produttivi e l’occupazione del Paese.
Ci sarà quindi presto bisogno di una manovra di ulteriore stimolo e sostegno all’economia di proporzioni mai sperimentate in precedenza.”
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