Professione finanza: il ritratto del broker
Le categorie e gli ambiti di lavoro
Quella di intraprendere il percorso contorto e complesso degli investimenti, andando alla scoperta del mondo affascinante della finanza, è una decisione sempre più alla portata di tutti.
Questo grazie alla possibilità di essere costantemente informati su ciò che accade in tempo reale intorno a noi: fatti, eventi e situazioni di respiro internazionale che hanno di per sé un valore e possono imprimere spinte al rialzo o al ribasso nell’ambito dei mercati planetari. La possibilità di accrescere le proprie competenze in relazione alle infinite operazioni legate all’economia e agli investimenti è resa ancor più capillare dalla diffusione di internet a livello globale, vera e propria porta d’accesso per raggiungere qualsiasi destinazione. E’ qui che anche i meno esperti potranno incrociare il proprio destino in ambito finanziario con i migliori broker. Non si tratta di figure virtuali o misteriose, ma di professionisti che si muovono sia in maniera indipendente che all’interno di una società, con l’obiettivo di coordinare e mettere a segno – per altri – determinate operazioni e transazioni. Per capire meglio i margini di manovra e le modalità operative di questi soggetti sarà utile ad esempio consultare la recensione del broker etoro su Meteofinanza.com. Bisogna iniziare partendo dalle basi, dunque cercare di capire in poche e semplici parole chi sia il ‘broker’ e come normalmente operi. Abbiamo detto che si tratta di un professionista, di un esperto nel suo campo: è in grado di muoversi con disinvoltura tra diversi asset. Il riferimento è al Forex ma anche ad azioni e beni immobili o assicurazioni. In genere, viene addebitata una commissione nel momento in cui viene richiesto ed eseguito l’input. E’ possibile ricorrere al broker finanziario nel caso in cui si abbia necessità di consigli sui prodotti migliori, verso i quali orientare le compravendita, oppure quando servano (presto e bene) delle informazioni o una mappa con specifici dati di mercato. A seconda dei casi e delle necessità, si farà una distinzione tra intermediario cosiddetto ‘full service’ oppure di sola esecuzione.
Le categorie e gli ambiti di lavoro
E’ possibile indicare quattro principali categorie, all’interno delle quali inquadrare la professione del broker. Si tratta del broker Forex, quello azionario, il discount broker e infine l’intermediario full service. In merito a quest’ultima tipologia, cui abbiamo fatto già un piccolo accenno distinguendola dagli intermediari di sola esecuzione, sarà interessante precisare che è composta da professionisti in grado di offrire tutta una serie di servizi: si va dalla consulenza fiscale ai vari aspetti relativi alla ricerca di mercato, passando per la pianificazione personalizzata degli investimenti (perfetto per tutti quelli che, pur essendo interessati, non hanno molto tempo da dedicare a questa attività). E’ proprio la mole di servizi offerti a fare la differenza rispetto agli altri profili, il che in genere comporta la necessità di commissioni maggiori. Proseguendo nell’analisi delle categorie, passiamo al broker Forex: siamo di fronte a un vero e proprio mediatore, che fa le veci del cliente comprando e vendendo valuta. Gli scambi vengono definiti in gergo tecnico ‘cross’ e sono sempre relativi a una coppia di valute, per esempio USD/EUR (Dollaro americano/Euro) oppure GBP/USD (Sterlina britannica/Dollaro americano). Questo mercato offre ampi margini di guadagno, l’importante è seguire sempre strettamente il trend valutario. Il broker Forex ricopre un ruolo cruciale: rivolgersi a una simile figura professionale permette l’accesso al mercato h24, con la possibilità di mettere a segno operazioni su qualsiasi coppia di valute del mondo. Nelle transazioni si vende sempre o si acquista una ‘coppia’. Diamo adesso uno sguardo alla figura del broker azionario, il quale si occupa di coordinare e mettere a segno la compravendita di azioni (gli investitori singoli possono rivolgersi a lui quando abbiano la necessità di comprare azioni in via diretta dal mercato azionario). Infine ecco la categoria del discount broker, all’interno della quale operano dei professionisti che non fanno alcun tipo di consulenza né si occupano della pianificazione fiscale: realizzano ed eseguono le varie operazioni che vengono loro richieste (più sono le operazioni da compiere, minori i costi di commissione). Scegliere di affidarsi ai discount broker comporta un’autonoma gestione del personale portafoglio: un approccio dunque di tipo più indipendente, che però espone a dei rischi un investitore alle prime armi. La scelta tra un profilo più ‘tradizionale’ e uno che lascia più margine di manovra e autonomia sarà cruciale.
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