Coronavirus, Tirreno-Adriatico a un passo dal rinvio
Manca ancora la conferma ufficiale, ma si parla già di altre date
La Tirreno-Adriatico, che per la prima volta nella storia avrebbe avuto una tappa interamente a Senigallia, rischia seriamente di saltare per il Coronavirus.
Non c’è ancora una conferma ufficiale, ma la corsa, la più importante a tappe in Italia dopo il Giro, è a serio rischio, ancor più dopo il decreto Conte che vieta assembramenti in luoghi pubblici: se nel calcio si può giocare a porte chiuse, impossibile farlo nel ciclismo.
La corsa dovrebbe svolgersi dall’11 al 17 marzo con quattro tappe su sette nelle Marche, la penultima delle quali a Senigallia, il 16 marzo.
Già da 14 medici dei team di punta del ciclismo professionistico è stato caldeggiato il rinvio, mentre altre squadre, come la Ineos del vincitore del Tour Bernal, hanno annunciato la loro defezione.
Negli ambienti Rcs – società organizzatrice – sta circolando la voce di far disputare la competizione, che è anche un importante traino turistico (viene distribuita in Tv in oltre 150 Paesi), o dopo il Giro d’Italia, a giugno, o nel mese di settembre.
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