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Lo “strano” caso della multa alla vettura di un disabile sotto il Comune di Senigallia

Sanzione pagata da un "benefattore" e non annullata, come era stato detto al cittadino interessato

Municipio di Senigallia

Un cittadino ci segnala di essere stato multato, nel settembre 2017, per aver parcheggiato la propria autovettura in via Mastai nei parcheggi che ivi ci sono sotto il Comune, nonostante fosse in possesso di regolare contrassegno per l’handicap e soprattutto nonostante quella sosta gli fosse necessaria proprio per accompagnare la figlia disabile, in Comune.

Lo stesso ci narra, che vista la multa e ritenendola ingiusta, dal momento che quei parcheggi sono gli unici che consentono a chi ha reali difficoltà motorie a raggiungere il Comune, ha appreso che quell’unico parcheggio in Via Mastai, non era accessibile ai disabili: era infatti regolato dall’ordinanza 225/2017 che autorizza in quel luogo il parcheggio solo alle auto comunali ed a quelle degli sposi, ma NON consente il parcheggio dei disabili.

Il nostro concittadino, dopo essersi sincerato che non si trattasse di uno scherzo o di un banale errore amministrativo, si è rivolto al  Sindaco Mangialardi, protestando in modo fermo ed ufficiale per la palese ingiustizia, perpetrata in danno dei meno fortunati.

Si è poi rivolto al  Capo dei vigili Urbani dott. F. Brunaccioni,  per rappresentargli la palese discriminazione ed ingiustizia e chiedendogli un incontro a breve al fine di conoscere tempi e modi per predisporre un ricorso al Prefetto.

Aveva infatti intenzione di non fermarsi lì, ma di portare a conoscenza del fatto le autorità gerarchicamente superiori, il Prefetto,  e quindi rendere pubblica con i giornalisti la notizia.

L’incontro non avvenne, ma dopo diverse email, è giunta al nostro caro concittadino una telefonata con cui il Comandante, nel tranquillizzarlo, comunicava che la multa era stata annullata e che a breve l’Amministrazione avrebbe mutato quel divieto, per consentire a coloro con patologie deambulatorie di raggiungere la Casa Comunale.

Sul fatto che la promessa non sia stata mantenuta abbiamo già scritto: ad oltre due anni di distanza quel parcheggio è interdetto alla sosta dei veicoli che trasportano disabili, una circostanza non solo inaccettabile ma soprattutto discriminatoria e fortemente ingiusta… ma la multa che fine ha fatto?

Il nostro concittadino, una volta appurata che l’ordinanza era rimasta la stessa, si è chiesto effettivamente quale sorte fosse toccata alla multa, di cui lui non aveva saputo più nulla.

Ha così scoperto, tramite un accesso agli atti, che quella multa non è stata annullata, come gli era stato detto… ma è stata pagata.

Il cittadino ha le prove che a pagare non sia stato lui né i suoi familiari, anche perché il vaglia utilizzato non è quello che si trovava nella multa e soprattutto era stato compilato con grafia non rispondente ad alcuno dei suoi familiari.

Ed allora cosa pensare? Chi sarà il “benefattore” e perché avrebbe dovuto pagare questa multa? L’arcano rimane, ci vorrà mica l’indagine di Sherlock Holmes per risolverlo?

Noi non crediamo ci siano “benefattori” in giro che vadano a pagare le multe altrui, ma vivamente speriamo che gli Amministratori siano più sensibili verso i più deboli cominciando a modificare proprio l’ordinanza  225/2017 e permettere così anche ai disabili di avere uno stallo a disposizione sotto il Comune.

da Comitato Difesa Ospedale di Senigallia

Commenti
Solo un commento
octagon 2020-02-17 06:25:33
Assurda questa vicenda che dimostra come i muri di gomma, verso qualsiasi amministrazione pubblica ancora esiste è mai morta! :-(((
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