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“Serve un parco canile a Senigallia”

La proposta di Maurizio Perini

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Abbandono di animali, maltrattamenti, cani chiusi in macchina, caldo, sole, auto

Lo avevamo proposto grazie all’iniziativa del candidato di Progetto In Comune Gabriele Streccioni Girolimetti e lo riaffermo ora con cinque anni davanti alla nuova lista Noi #Senigalliattiva:

La prossima Giunta dovrà trovare luogo e risorse per la realizzazione del cd. “Parco Canile”, assumendosi l’impegno di dare una soluzione definitiva in termini di strutture e servizi ai tanti volontari che assistono i nostri amici cani e gatti.

Il Parco Canile è una tipologia di canile dove la cementificazione è ridotta al minimo indispensabile, immerso nel verde, fra prati, aiuole e alberi scelti e dislocati con cognizione di causa, garantendo il benessere psico-fisico dei suoi ospiti nel pieno rispetto della loro natura e favorendo il processo delle adozioni degli stessi essendo un luogo piacevole da visitare.

Il canile in questa ottica deve affermarsi anche come centro didattico – spiegava l’animalista Streccioni Girolimetti – dove coinvolgere nelle sue iniziative tutta la cittadinanza, soprattutto le scuole, nell’ottica di una sensibilizzazione globale, i bambini di oggi saranno gli adulti di domani, insegnargli ad amare e rispettare la natura è l’unica via da percorrere per far tornare l’uomo a sentirsi figlio di questa Terra e non padrone, così da garantire un futuro alle generazioni che verranno, per questo il canile necessiterà di una struttura adibita agli incontri, e dove tanti encomiabili volontari possano stare al fianco con serenità a queste creature.

Ogni cane avrà una scheda con la sua storia personale, dati clinici anamnestici, trattamenti ricevuti, comprensiva di fotografie e consultabile anche via web per facilitarne l’adozione, .
L’iniziativa potrà anche assumere la forma consortile con i comuni limitrofi – secondo l’ottica del trasferimento di competenze all’Unione – che preveda una partecipazione mista pubblico-privato, andando ad attingere a fondi regionali, nazionali ed europei, trovando sponsor per la cura del verde, creando una struttura ecosostenibile anche alla luce della presenza di diversi frustoli di proprietà comunale o meglio ancora del generoso “lascito di Mumù” .

Nel progetto rientra come citato a suo tempo anche la salvaguardia dei gatti, essendo compito di ogni comune il prendersi cura delle colonie feline, compito questo che i volontari svolgono con grande passione e sacrificio, meritando una soluzione definitiva in breve tempo.

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