“Abbiamo iniziato a liberalizzare l’edilizia”
Successo storico per Unione Civica e Forza Italia: approvata la norma che permette la realizzazione di cantine e tavernette nelle zone agricole
Con l’approvazione dell’ultima variante urbanistica, abbiamo portato a casa un risultato non scontato e assolutamente “rivoluzionario” per Senigallia.
Da ora in poi, grazie ad una norma ideata da Unione Civica e Forza Italia, ed inserita nella variante all’interno delle norme tecniche di attuazione, sarà possibile realizzare interrati (cantine o tavernette) anche sotto gli immobili siti nelle zone agricole senigalliesi, comprese quelle sottoposte a tutela senza minimamente intaccare la bellezza del paesaggio.
Una battaglia che “Unione Civica” e “Forza Italia” avevano iniziato un anno e mezzo fa con l’obiettivo dichiarato di iniziare a liberalizzare l’attività edile dei privati e rilanciare il settore edilizio e l’indotto. Per anni, una interpretazione restrittiva e inaccettabile del nostro ufficio urbanistica aveva impedito addirittura qualsiasi progettualità in relazione alla realizzazione di interrati in campagna sul presupposto ideologico che andava tutelata la tradizione contadina che non prevedeva simili manufatti (come se case coloniche e immobili ristrutturati in campagna fossero ancora abitati da fattori e mezzadri!) e in forza di una ostilità preconcetta di fronte alla libera iniziativa edile ed economica.
Oggi, la battaglia vinta di Unione Civica e Forza Italia mette fine ad un pluridecennale ostruzionismo urbanistico con nuove possibilità che si aprono per i cittadini e le ditte edili. Sarà possibile realizzare interrati sotto il perimetro degli immobili fino al 20% della volumetria del manufatto.
Una norma chiara, che non si potrà prestare a nessuna ulteriore interpretazione restrittiva, frutto di una sincera collaborazione tra minoranza e maggioranza con un impegno assunto dalla Giunta e correttamente rispettato. Anche per questo abbiamo votato convintamente la variante assumendoci l’impegno, per il futuro, di proseguire nel percorso intrapreso di maggiore e più ampia liberalizzazione dell’attività edile privata ed una radicale perimetrazione della discrezionalità dell’ufficio urbanistica che dovrà diventare mero ufficio tecnico esecutore e mai più libero interprete di norme fumose.
Roberto Paradisi
Luigi Rebecchini
Alan Canestrari
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