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Progetto Legalità e cittadinanza attiva: al Panzini lezione del Maggiore Simone Cecchini

L' obiettivo dell’incontro era comprendere il valore della salvaguardia e tutela dell’ambiente

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Progetto Legalità e cittadinanza attiva: al Panzini lezione del Maggiore Simone Cecchini

Una lezione veramente interessante e formativa tenuta il 20 Gennaio presso la sala Incontri del Panzini dal Maggiore Simone Cecchini della Regione Carabinieri Forestale Marche – Gruppo Carabinieri Forestale Ancona, ex Corpo Forestale dello Stato, a cui hanno partecipato la 1 E, la 1 I, la 3 B cucina, la 4 A Dolciaria del settore enogastronomico e la 2 A del settore turistico.

Obiettivo dell’incontro: comprendere il valore della salvaguardia e tutela dell’ambiente, della flora e della fauna a rischio di estinzione, maturare comportamenti responsabili e un atteggiamento di rispetto e di protezione attraverso un’attività di prevenzione e contrasto.

Ecco che cosa hanno scritto con entusiasmo i ragazzi della terza b cucina che hanno partecipato alla conferenza.
L’incontro è stato aperto dal Vice Preside, prof. Goffredo Giovannelli che ha ringraziato Il Comando Carabinieri Forestali e sottolineato l’importanza di tale giornata formativa legata al progetto d’Istituto di Legalità e cittadinanza attiva e ad altri progetti di natura ambientale come “A..mici e dintorni” svolti all’interno della nostra scuola, un percorso fondamentale nel curriculum scolastico di ognuno di noi studenti. Prima di passare la parola al Comandante Simone Cecchini, coadiuvato dall’appuntato scelto Gianluca Gelmi, i nostri compagni della 2 A tur hanno voluto inaugurare l’incontro e accogliere i militari, focalizzando l’attenzione sul valore del bosco e degli alberi, nella poesia e nella letteratura. Hanno proposto i versi incantevoli della poetessa Alda Merini per la quale ogni albero “è un violino d’amore” e l’alunna Alisia Cenci della 2 A tur ha letto alcune parti estrapolate dal libro ”Le voci del bosco” di Mauro Corona, che stanno leggendo in classe con la loro insegnante, prof.ssa Mirella Verde. La prof. ssa è poi intervenuta spiegando attraverso una profonda riflessione “l’intimo legame che ogni elemento della natura ha con l’altro. Un rapporto alla pari che lega ogni creatura all’altro. Un equilibrio magico che la natura ha creato e scandito nel corso di secoli e millenni, ma che spesso è stato violato e deturpato, senza rendersi conto che esso è alla base della vita, anzi è la vita stessa che trova in esso espressione. Perché l’albero è linfa, ossigeno, vita. L’intima essenza di questo rapporto è stato indagato anche da artisti, poeti e letterati che ci hanno trasmesso significati e valori universali di bellezza, rispetto e amore…. l’albero è un bene culturale, è un patrimonio dell’umanità da tutelare e salvaguardare. Dobbiamo pertanto sempre più instradarci verso un nuovo rapporto con la natura e il creato, nella consapevolezza che ogni creatura, proprio in quanto tale, esige rispetto, mettendo da parte l’antropocentrismo deleterio ed egocentrico che ha caratterizzato la presunzione di superiorità dell’uomo ma che ha portato alla distruzione, al mancato rispetto, ricercando invece e ripristinando un nuovo equilibrio che è innanzitutto un equilibrio dell’anima. In questo senso anche il progetto A…mici e dintorni si lega al rispetto della natura e della vita in toto. In questo il valore etico dei comportamenti che le comunità sono tenute ad avere e che sono alla base del vivere civile.”
Poi siamo entrati nel cuore della lezione: il Comandante Cecchini ha iniziato il suo intervento spiegando i compiti del Raggruppamento CITES, illustrando il ruolo di questa Convenzione internazionale che regolamenta il commercio di animali, piante e loro prodotti derivati, mirando a garantire l’equilibrato sfruttamento delle risorse naturali nel rispetto della conservazione dell’ ambiente. All’inizio dell’incontro ci ha mostrato subito degli indumenti finalizzati ad essere venduti, fatti con la pelle di alcuni animali protetti e a rischio di estinzione, insieme ad altri oggetti di artigianato derivanti da loro parti. Tante le attività di polizia investigativa che hanno riguardato il nostro territorio e non solo, che il Comandante ha illustrato magistralmente attraverso numerose slide e video di telegiornali in materia di tutela, protezione e benessere della flora e della fauna, del territorio e di aree protette, di contrasto al bracconaggio, all’inquinamento, all’abbandono di rifiuti, di contrasto alle frodi agroalimentari. In particolare siamo stati veramente colpiti e sconvolti drammaticamente dalla storia del mattatoio “lager” dove i maiali venivano spintonati, torturati con dei taser e bastonati a sangue con mazze chiodate subendo atrocità e dolori indicibili. Poi siamo rimasti impressionati dal racconto del traffico illegale di cuccioli di bouledogue francesi importati dall’estero senza documenti e microchip da uomini spregiudicati, trafficanti pregiudicati, strappati dalle cure della madre a soli 40 giorni, acquistati dal web e che hanno rischiato di morire tutti, poi ancora dall’operazione denominata “cactus”, piante sradicate dal loro habitat naturale, catturate nei deserti del Sud America senza nessun ritegno e messe in commercio illegalmente. Molti anche gli esempi di attività di contrasto all’inquinamento proveniente da rifiuti che non venivano smaltiti legalmente, all’abbandono di rifiuti pericolosi e tossici in ambienti naturali anche nelle vicinanze di luoghi soggetti a vincolo paesaggistico e ambientale, alcune situazioni si configuravano come “disastro ambientale”.

Il Maggiore Cecchini è poi passato a trattare l’argomento frodi alimentari e ha portato diversi esempi, frutto di capillari e numerosi controlli. Ad esempio attraverso le indagini condotte in un frantoio di San Marcello, i Carabinieri Forestali hanno scoperto olio pugliese contenuto in delle taniche pronto per essere commercializzato come olio extravergine di oliva marchigiano, per di più anche con marchio di Igp delle Marche; hanno poi scoperto prodotti alimentari al tartufo venduti online da molte aziende italiane che contenevano invece un agente chimico aromatizzante con etichette ingannevoli. Altre operazioni hanno riguardato una polenta del maceratese che sull’etichetta riportava di essere bio o senza glutine ma che al contrario, conteneva sostanze cancerogene e glutine. Il Comandante ci ha dato diversi consigli e spiegato che è molto importante quindi leggere le etichette. Infine, dopo aver risposto ad alcune domande, ha voluto poi concludere tornando a parlare del bosco come il bene più prezioso per l’umanità dove la conservazione delle specie e la biodiversità possono essere preservate.

Ringraziamo il Comandante Cecchini, un relatore eccezionale, e tutti i Carabinieri che operano quotidianamente in questo settore per salvaguardare l’ambiente e la nostra salute. Li ringraziamo per questa sinergia: educare al rispetto dell’ambiente e del nostro patrimonio paesaggistico è uno dei valori a cui la nostra generazione non può davvero rinunciare.

Proponiamo una breve parte sul pino letta da Alisia tratta dal libro “Le voci del bosco “ di Mauro Corona
“ …D’inverno, quando tutto dorme e la natura si richiude in se stessa, i colori sfumano e si disperdono nella neve, il pino è sempre bello verde. Alle bianche distese innevate racconta la sua storia pacifica e tranquilla. Per via dei suoi rami fitti e spioventi è diventato l’ombrello sempre aperto, la tettoia sotto la quale ti rifugi quando scoppia il temporale. E’ naturale cercare riparo sotto i suoi rami, perché comunicano qualche cosa di affettuoso e protettivo e la pioggia non riesci a penetrarli….”

La classe terza b cucina dell’IIS Panzini.”

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