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Rifondazione Comunista sulla pista ciclabile del Ciarnin

"Il Comitato si liberi di presenze ingombranti"

Lungomare Da Vinci

Il 17 gennaio scorso si è tenuto, al circolo F.lli Bandiera del Ciarnin, un incontro tra gli operatori ed i residenti del Ciarnin, per parlare dei lavori sul Lungomare Da Vinci per la pista ciclabile che residenti ed operatori commerciali non stagionali si sono trovati improvvisamente davanti casa.


Per essere una prima riunione pubblica di un comitato di cittadini, mi ha stonato la presenza al tavolo del consigliere comunale Luca Santarelli.

Quest’ultimo ha presentato la situazione perchè ha fatto, su richiesta di alcuni cittadini, ma non da tutti, una interrogazione in consiglio comunale ottenendo la possibilità di prendere parola in merito, alla prossima commissione del 29 gennaio.

Per dire questa cosa il consigliere ha tenuto la riunione facendo da moderatore: quanto meno insolito.

Dopo Santarelli ha preso la parola il sig, Franco Sonni, oggi presidente del Comitato Ciarnin, che si è presentato con una lettera bella pronta scritta da sé stesso, da inviare a tutti gli enti interessati, da quelli ambientali, giuridici, di sicurezza e amministrativi, che ha letto senza chiedere se qualcuno volesse correggerla o aggiungere qualcosa, anche perché erano già pronti moduli per la raccolta firme con i dati necessari ed il testo della lettera: ancora piuttosto insolito che si arrivi ad un confronto con i cittadini interessati che sono lì, hanno diritto di parola, ma non di apportare modifiche a quello che sarà il documento di partenza dell’azione del comitato.

Questo modus operandi mi rimanda a quello del sindaco Mangialardi, che ha incontrato i cittadini rispondendo loro che era pronto ad ascoltarli, ma che sarebbe andato avanti per la sua strada!

L’ingegnere dello Studio Campodonico, dopo Sonni, ha tentato di riportare la discussione su dati tecnici e formali, con molta, molta difficoltà.

In tutto questo gli interventi più centrati al problema ed alle possibili soluzioni sono state quelle dei cittadini e degli operatori, che però non hanno messo mano alla lettera da sottoscrivere.

Anche la raccolta firme è stata fatta senza le normali attenzioni del caso: non c’è stato un lavoro ordinato di raccolta firme sui moduli appositi evitando gli spazi vuoti, ma anche raccogliendo le stesse su fogli volanti, e coordinato di raccolta di contatti per tenere informate le persone coinvolte e interessate.

Ad oggi il Sindaco Mangialardi ritratta, avendo dovuto sicuramente capitolare sul tema della sicurezza di un senso unico in quel tratto, ma sposta l’attacco sui parcheggi di cui dovrà privarsi il Lungomare Da Vinci.

Ma come? Prima l’amministrazione Mangialardi non aveva considerato le diverse possibilità considerando la sicurezza di cittadini e ospiti? Non aveva considerato la viabilità dei mezzi pubblici? Oltre che mangia-alberi il sindaco Mangialardi sarà ricordato come mangia-parcheggi.

La sua idea di accoglienza è a dir poco bislacca:
– non rinuncia ad un marciapiede sovradimensionato in un tratto di lungomare in cui non ci sono così tanti locali lato mare come nel tratto più a nord, nonché in condizioni precarie con una pavimentazione irregolare ed una manutenzione e verniciatura dei muretti ormai datata. Persino gli operatori alla riunione in oggetto hanno proposto di essere pronti a provvedere alla sostituzione dei tamerici, da sacrificare per ampliare la larghezza della carreggiata, con un verde urbano adatto al contesto. Questa mi sembra tra l’altro una soluzione apprezzabile.
– non si occupa di provvedere alla sistemazione delle aree ex campeggi, già nella stagione scorsa adibite a parcheggio e per di più a pagamento, dall’aspetto spettrale, abbandonato e quanto meno poco igienico.
Questa amministrazione sente, ma non ascolta; è incapace di dialogare e confrontarsi con i propri cittadini in maniera serena, sa solo far monologhi monotematici sulla qualità del proprio operato, qualità ovviamente autoproclamata!

Mi corre la necessità di ricordare ai cittadini, quelli presenti la sera della riunione in particolare, che i due consiglieri comunali presenti, Luca Santarelli, già capogruppo del PD e Gennaro Campanile, già più volte assessore e in giunta da almeno 20 anni, già con il sindaco Angeloni, oggi candidato sindaco, si sono accorti solo a pochi mesi dalle elezioni che di quest’amministrazione non ci fosse da fidarsi e si presentano in una riunione a difesa dei cittadini per una decisione presa in consiglio a cui entrambi non si sono affatto opposti nel 2018.

Al sindaco Mangialardi vorrei chiedere di fermarsi, di smettere di produrre inaugurazioni di pezzi di città, senza aver mai presentato a nessuno un progetto in fase di discussione, ma sempre in fase di attuazione. Così per la ciclopedonale adriatica che sappiamo dover andare da Trieste a Leuca ma non sapendo come si sviluppa lungo i 15 km del territorio senigalliese, come per il sito di stoccaggio dei rifiuti del Cesano, dove ha sbattuto contro un comitato di cittadini impegnati e che non mollano solo perché non si fa a casa loro!
Se i comitati sono comitati, l’amministrazione deve confrontarcisi, ma questa amministrazione e questo sindaco non hanno ancora capito che sono al servizio della cittadinanza e non viceversa.

Non è un problema di singoli, ma di un modus operandi che si protrae da anni.

Visto il sevizio del tg3 spero vivamente che questo comitato si liberi di presenze ingombranti che vogliono solo mettere un cappello per fini elettorali e lavori nel meglio dei modi e con quell’indipendenza democratica che i cittadini devono poter pretendere.

Rosaria Diamantini
Capolista per Rifondazione Comunista

Commenti
Solo un commento
Cristian 2020-01-23 12:37:55
Condivido quasi tutto l' intervento.
Anche a noi non piace l' attuale amministrazione.
Mettere i cittadini di fronte al fatto compiuto, senza avvisare, a mio parere non é democrazia. E non é cosa da poco. Qui si parla di una viabilità completamente stravolta, a discapito di cittadini residenti e lavoratori.
Però tengo a precisare che campanile era seduto dalla parte dei cittadini e non ha messo bocca.
Inoltre A noi non interessa il colore politico. Qui non é questione di politica. Ci sono poveri cristi che sono stati segregati in una via e operatori turistici che andranno a chiudere i battenti per non parlare dei pericoli e disagi che va a creare il senso unico.
I residenti e chi ci lavora, avevano di meglio da fare che dover lottare e perdere tempo contro una amministrazione che va dritta per la sua strada incurante dei disagi e problemi che va ad arrecare.
A noi non ce ne frega se Santerelli sia di destra o di sinistra. é l' unico che si é proposto di darci una mano, potevate farlo voi.
Chiunque si presenti per darci una mano, nel tentativo di riportare questa amministrazione alla ragione, é ben accetto.
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