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Senigallia, “Città Resiliente”: una variante al Prg di futuro e prospettiva

"Abbiamo necessità di intervenire sul piano urbanistico per accompagnare chi può e desidera investire nel nostro territorio"

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Presentato il nuovo Piano Regolatore Generale on line connesso alla variante Smart

Inizierà il 21 gennaio l’iter in seconda commissione della variante parziale al  Prg denominata “Città resiliente”. Si tratta di uno strumento urbanistico di grande importanza, chiamato ad aggiornare e ad adattare la pianificazione in base ai profondi cambiamenti innescati dalla crisi dell’ediliza, mettendo in particolare a sistema le richieste di revisione inoltrate da cittadini e imprese negli ultimi tre anni.

“Il modello cui abbiamo scelto di ispirarci – dice il sindaco Magialardi – è quello della resilienza, intesa come processo di adattamento in forma propulsiva e costruttiva di un territorio e di una comunità alle crisi del nostro secolo: crisi ambientale, crisi economica-finanziaria, crisi sociale e crisi culturale. Dopo la crisi economica che ha colpito anche la nostra città, e dalla quale siamo usciti più forti di prima grazie all’operosità dei nostri cittadini e delle nostre imprese, e alle scelte dell’Amministrazione che ha saputo puntare su turismo, cultura, sociale e riqualificazione del centro storico, oggi abbiamo necessità di intervenire sul piano urbanistico per accompagnare chi può e desidera investire nel nostro territorio, orientando la pianificazione verso azioni circoscritte e sostenibili”.

Cinque gli obiettivi di fondo: la revisione di interventi programmati non più attuabili nel contesto attuale; la programmazione di infrastrutture e servizi della Città Pubblica attraverso investimenti privati; l’introduzione di ulteriori misure volte alla qualificazione dell’esistente; la riduzione del consumo di suolo; l’informatizzazione e la semplificazione del Prg. Cinque come le macrozone di riferimento, ovvero Nord, riguardante le frazioni di Cesano e Cesanella, Centro, relativa a centro storico e ambito urbano, Sud, per quanto concerne Marzocca e Montignano; le altre due macrozone riguarderanno invece gli interventi sulla Valle del Misa, la zona agricola e le frazioni di crinale.

Ci sarà occasione di approfondire i vari aspetti zona per zona – spiega il vice sindaco e assessore alla Pianificazione Urbanistica Maurizio Memèma ciò su cui vogliamo richiamare oggi l’attenzione sono i contenuti della variante per quanto concerne l’area urbana, perché è da qui che passa il futuro della nostra comunità. In tal senso, tra le principali azioni individuate figurano la riqualificazione della cortina di piazzale Bixio e la valorizzazione turistica della darsena; l’obiettivo è duplice: trovare modalità perequative per ovviare all’esproprio dell’edificio verso la ferrovia e spostare sul retro la viabilità carrabile del porto, liberando lo stesso piazzale con la possibilità di pedonalizzarlo e consentire lo sviluppo di locali e dehors affacciati sul porto dei pescherecci”.

Un altro interessante aspetto – continua Mangialardi – è quello che riguarda l’annosa questione dell’Hotel Marche e dell’ex Iat. C’è la necessità di uno scatto in avanti, dunque vogliamo porre le condizioni affinché chi investirà sugli immobili possa ottimizzare le risorse, ferma restando la volontà di tutelare la destinazione d’uso prevalente alberghiera, e nello stesso tempo legare il futuro intervento edilizio alla qualificazione urbana del tratto di lungomare più strategico. Per questo la variante apre alla possibilità di pedonalizzare il tratto tra porto e Rotonda, creando di fronte all’antico Hotel Bagni una bellissima piazza sul mare, dove sviluppare le attività esistenti, in continuità con l’arenile”.

Per quanto concerne il centro cittadino – afferma ancora il sindaco – vanno segnalati due interventi di grande valore sociale. Il primo riguarda l’individuazione alle Saline di un’area per la nuova sede della scuola primaria di secondo grado “Marchetti”, il secondo è un intervento di trasformazione urbana dell’area di via Capanna alta con la conseguente realizzazione della bretella di raccordo con la Complanare grazie alla creazione di un comparto comprendente una media struttura di vendita, una piccola struttura di commercio al dettaglio, e un’importante riqualificazione del centro ricreativo e sportivo di quartiere con nuovi campi e un parcheggio pubblico adiacente”.

Da ultimo ma non certo per importanza – conclude il primo cittadino – il progetto per realizzare il Parco di Mumù in via Camposanto vecchio. Grazie alla generosità e alla determinazione di Marco Venturi, infatti, il Comune ha ereditato qui un grande spazio, all’ingresso dell’ospedale, attorno a Villa Jonni. Si tratta di una parte di un’area edificabile, ma Venturi, donandola al Comune, ha chiesto che venisse utilizzata a parco urbano e servizi sociosanitari nel verde. La variante disegna l’intero comparto attribuendo superfici fondiarie e cubature agli altri proprietari e configurando la zona del parco, che potrà essere realizzato sia a scomputo degli oneri, che con risorse pubbliche”.

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