Pista ciclabile e viabilità su lungomare Da Vinci: segnalazioni e domande dai senigalliesi
Raccogliamo e pubblichiamo ancora dubbi e quesiti sull'impatto dell'opera viaria per la quale sono in corso i lavori
Mentre proseguono i lavori per la realizzazione del tratto compreso tra Senigallia e Marzocca della pista ciclabile che farà parte della Ciclovia Adriatica, avviati su lungomare Da Vinci, continuano a giungere in redazione segnalazioni dirette dai cittadini, che rivolgono, tramite Senigallia Notizie, domande e dubbi all’Amministrazione Comunale, alla quale ci rivolgiamo nel caso in cui volesse, allo stesso modo, replicare e rispondere.
La prima segnalazione è certamente positiva, dato che è stata ascoltata la “voce” di un cittadino, a cui Senigallia Notizie aveva dato spazio: “La mattina di lunedì 13 gennaio – ci scrive – sulle transenne della nuova ciclabile erano presenti sia luci di segnalazione che catarifrangenti“.
Ma il grande oggetto del contendere è invece il senso unico di marcia istituito sul lungomare, che da giorni fa discutere e solleva le proteste di alcuni residenti ed operatori della zona costiera del Ciarnin.
La questione, anche da un punto di vista pratico, viene sollevata da un nostro lettore, Luciano Luminati, che ci scrive: “Cosa deve fare un’ambulanza per un’emergenza nel tratto che obbliga a fare 4 km in più, magari trafficati, per raggiungere il Pronto Soccorso dell’ospedale? Bisogna fare in modo che in quel tratto rimanga il doppio senso, avendo sostituito i posti auto con la pista ciclabile nel lato mare.”
“Il senso unico sul lungomare sarà verso Marzocca o verso Senigallia? – interviene un altro lettore, Marco Barchiesi, sullo stesso tema e con la stessa argomentazione, ma con una proposta diversa – Se fosse verso Marzocca si rischia grosso, in quanto una qualsiasi ambulanza può uscire solo dal sottopasso di Marzocchetta e per andare in ospedale da lì impiegherebbe troppo tempo e qualche ferito potrebbe morire prima di arrivare in ospedale”.
Quest’ultimo vorrebbe anche sentire il parere dell’ex-sindaco Angeloni: “Perché a suo tempo, quando era in carica, la pista ciclabile fu eseguita solo fino al primo sottopassaggio anziché proseguire verso Marzocca come deliberato adesso?”
Pure attraverso il Comitato per la Difesa dell’Ospedale di Senigallia, ci arriva lo scritto di un altro residente: “Con questo nuovo progetto – afferma – tutti gli abitanti della zona, che la maggior parte sono anziani, per fare delle semplici commissioni, come andare al supermercato, in farmacia, in ospedale, a portare o prendere i nipoti o figli da scuola, per poi accompagnarli alle attività sportive e tornare a recuperarli, dovranno percorrere tutti giorni 5 km in più per 6-7-8 viaggi al giorno”.
E continua, scrivendo: “Inoltre, i parcheggi lato monte prima erano gratuiti! Adesso con la ciclabile verranno eliminati tutti parcheggi a pagamento lato mare e quelli lato monte saranno a pagamento! Credo che le attività commerciali, come ristoranti, bar, hotel, stabilimenti balneari, avranno ulteriori cali di presenze.
Alcune aree dalla scorsa estate sono state recuperate e destinate a parcheggi ma sono piccole e gran parte del lungomare suddetto ne è sprovvisto. Inoltre quelle aree sono comunque tutte a pagamento.
Altro problema, sarà il traffico che andrà a formarsi soprattutto in estate. La via di uscita e quella di entrata sono a 2,5 km circa di distanza l’una dall’altra.
In estate quando l’afflusso di turisti sarà maggiore tutto il traffico convogliato verso un’unica uscita provocherà una coda enorme. L’accesso alla statale da quel sottopasso, unica via d’uscita, è abbastanza pericoloso e con un eventuale incidente in quel punto, non oso immaginare cosa succederebbe.
Forse era il caso che l’Amministrazione si fosse seduta a tavolino con i residenti prima di far partire i lavori, magari si trovava un compromesso perchè la soluzione c’era!
Avrebbe creato meno disagi, senza fare a meno della ciclabile, che indubbiamente andrà ad abbellire la nostra città.
Tuttavia, secondo la mia modestissima opinione, non so quanto sarà utilizzata la ciclabile dal Ciarnin a Marzocca. In estate in quella zona, si lavora con gente di Jesi, Chiaravalle, Fabriano, e di sicuro non giungono in bicicletta.
Da Senigallia chi prende la bici per andare al mare non arriva al Ciarnin perché si ferma agli stabilimenti più vicini alla città. Da Senigallia si va da casa al mare in bici ma dritto per dritto, e quindi chi mai arriva al Ciarnin!
In inverno tanto meno perché con l’aria fresca bora non so quante persone andranno in bici. A piedi è un’altra cosa, ma allora non c’era certo bisogno della ciclabile nè di togliere il doppio senso di marcia!
Come al solito – conclude, attaccando, il segnalante – l’amministrazione comunale mette il cittadino di fronte al fatto compiuto, senza minimamente interpellare ascoltare i residenti che vi abitano, incuranti del disagio che vanno ad arrecare loro”.
Infatti nei suddetti lungomari non solo ci sono più sottopassi per entrare nella statale, ma sono presenti anche vie laterali che permettono di tornare indietro, per accedere a tutti i servizi che chiaramente sono lì vicini, rispetto ad un Ciarnin che è un quartiere periferico.
Ho fatto delle misurazioni, utilizzando googlemaps:
Lungomare Marconi:
- da sottopasso via Bovio (Ristorante Pagaia) a sottopasso Penna = circa 400m (con possibilità di andare in senso opposto) .
Lungomare Alighieri:
- da sottopasso Penna a sottopasso Ponterosso = circa 500m (con possibilità di andare in senso opposto partendo dal Pesceazzurro);
- da sottopasso Ponterosso a sottopasso via Terni (Lidl) = circa 400m (con possibilità di tornare indietro);
- da sottopasso via Terni (Lidl) a sottopasso via Grosseto (Colonie Enel) = circa 750m (con possibilità di tornare indietro);
- da sottopasso via Terni (Colonie Enel) a sottopasso Da Vinci (Campeggio Domus) = 450m. Senza possibilità di tornare indietro (La zona non ha residenti)
- da sottopasso Da Vinci (Campeggio Domus) a Sottopasso Lungomare Italia (Che non può essere nemmeno attraversato pedonalmente) = CIRCA 2400 METRI, senza possibilità di tornare indietro, e per trovarsi poi nel nulla.
.
La strada retrostante il lungomare da Vinci infatti ha lo stesso senso di marcia di questo senso unico, ma anche invertendolo nulla cambierebbe, in quanto quella strada ha il solo scopo di permettere ai residenti retrostanti di accedere al lungomare in questione, senza nessun collegamento con uno dei due sottopassi, posizionati così distanti tra loro.
Va da sé, che se la pista ciclabile arriverà in futuro fino a MArzocca, lo stesso destino toccherà a quella frazione ( i due lungomari hanno la stessa ampiezza), dove i residenti saranno costretti ad andare a girare al sottopasso a confine con Marina di Montemarciano, per poter poi imboccare la statale, se il senso di marcia rimarrà lo stesso.
E non oso pensare cosa succedere poi al lungomare di MArina Vecchia, fino al Cesano...
Io non ho la soluzione, anche perchè il progetto non lo conosco: abbiamo visto partire i lavori una mattina e l'argomento si è aperto lì.
Però una domanda ce l'ho:
siamo davvero sicuri che una pista ciclabile non possa essere realizzata, mantenendo anche il doppio senso di marcia al lungomare Ciarnin?
Tanto più che mangialardi ha appena detto alla radio che a marzocca, dove la carreggiata é molto più stretta, lascerà il doppio senso. Inoltre , sempre alla radio, comunicando le misure della carreggiata al ciarnin, si é fatto un pó un autogol, perché misure alla mano rientriamo pienamente ed abbondante nelle misure.
Fra77, e quanti altri dovessero metterci bocca, prima di farlo, provate a confrontarvi con gli abitanti di quella zona, provate per lo meno ad ascoltare le loro ragioni. Informatevi a 360° per favore.
2.5 +0.5 per ciclabile + 2.8 + 2.8 per doppio senso, ce ne sono 9.5. lo spazio c'é, anche in abbondanza.
Mi vieni inoltre riferito che é stato detto che a Marzocca in futuro il doppio senso di marcia verrà comunque mantenuto (e la pista ciclabile deve passare anche lí).
Come giudichi questa affermazione fra77?
Se il codice della strada vale per il Ciarnin, non dovrebbe valere anche per Marzocca?
Perché se così non é, il motivo non é il codice della strada, e sarebbe più onesto smettere di parlarne.
@fra77: i comunicati del sindaco non sono il vangelo. Ascolta anche l' altra campana. I cittadini non sono stupidi.
Sei libero di pensare come preferisci, ma tu confondi la competenza con la responsabilità di un ruolo, e le due cose non sono necessariamente correlate tra loro.
Esistono delle oggettività osservabili e commentabili, che esulano dalla ipotetica laurea in ingegneria (che nemmeno il sindaco possiede).
Se dubiti delle notizie che ti ho dato potrai senz'altro trovare le dichiarazioni del sindaco in tal senso, gli audio di radiovelluto e i consigli comunali sono online.
Applicando la severità del tuo principio a te stesso (perdonami, ma ti è dovuto), ritengo tu non abbia la competenza per stabilire, tantomeno di prevedere, le problematiche che in futuro il lungomare del Ciarnin potrebbe trovarsi ad affrontare, qualsiasi sarà il suo destino.
Capisci che così facendo, riduci il confronto, che deve essere rispettoso, ma anche democratico, e se uno parla per vanificare l'opinione altrui anche su fatti oggettivi, perchè non sventola una laurea (in un commento poi?) è un atteggiamento sbagliato.
Tutti hanno il diritto di parlare, certo, ma anche di essere ascoltati:
TUTTI, altrimenti, nemmeno tu, andresti ascoltato.
Per prendere la misura del lungomare con una fettuccia metrica, o per leggersi un articolo del codice della strada e raffrontarlo con dati, non occorre essere usciti dalla Bocconi.
Al di là della tua opinione o della mia, i problemi per i residenti e per le attività commerciali del Ciarnin sono una realtà oggettiva (e queste ultime sono uno zoccolo duro di questa città che resiste da anni anche contro la crisi, al contrario di quelle poste sui lungomari a senso unico e nel centro storico) , e non dovresti avere a mio avviso questo atteggiamento di "copertura" e di "vanificazione" verso chi sta constatando dei dati di fatto, mette in evidenza dei problemi, e propone delle soluzioni, poichè è proprio in questo modo che l'incompetenza può agire indisturbata nella nostra società.
@aurelia
lascia scorrere glauco, è un troll su questa testata online da sempre, e come tutti i troll interagisce solo attraverso messaggi provocatori, irritanti, fuori tema, senza senso e/o del tutto errati, nel suo caso anche sgrammaticati, con il solo obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi.
E sempre come tutti i troll, la smetterà solo quando vedrà di non essere considerato, che è quello che in realtà cerca.
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