“Il buon anno dell’Asur al nostro ospedale e ai senigalliesi”
Il Comitato di Difesa dell'Ospedale: "A nulla sono valsi numeri, prestazioni effettuate, professionalità. Decisa la chiusura"
Il colpo di grazia è arrivato ed il nostro Ospedale sia avvia, ahimè, verso l’inesorabile declino. Ai tempi di Spacca governatore, Ciccarelli direttore ASUR e Solazzi presidente della commissione sanità regionale Senigallia era ancora un Ospedale “vero”.
Con Ceriscioli governatore, Marini direttore ASUR (recentemente sostituito dalla Dr.ssa Storti) e Volpini presidente della IV commissione il declino è diventato inesorabile e l’ultima determina ASUR che a giorni verrà pubblicata ne sancirà definitivamente la fine.
Dopo Spacca abbiamo perso la UOC di Fisiatria, la UOC di Oncologia, la UOC di Oculistica, la UOC di Otorinolaringoiatria , la UOC di Radiologia, la UOC di Laboratorio Analisi, la UOC di Farmacia, l’UTIC della Cardiologia … tutte “spostate” a Jesi e/o a Fabriano.
Non dimentichiamo i 12 posti letto tolti alla UOC di Gastroenterologia, notizia appresa con “stupore” da Mangialardi, la cui metà riassegnati solo grazie alle critiche del Comitato.
Se con Ceriscioli-Marini-Volpini le UOC perse erano state per la maggior parte trasformate in UOSD (quindi comunque delle unità operative con una propria indipendenza, un proprio budget, un proprio personale …) vedi ORL, Radiologia ed Oncologia, o erano rimaste delle UOC (reparti con primari) non ancora assegnate , vedi Oculistica e Fisiatria, nell’era Ceriscioli – Volpini – Storti non è rimasto più niente, se non “servizi” del tutto dipendenti da Fabriano (Oculistica e ORL) o da Jesi (Radiologia, Fisiatria, Oncologia)
Ciò che fa più rabbia è che la dequalificazione del nostro Ospedale viene sancita in maniera definitiva a meno di 5 mesi dalle elezioni! Questi personaggi, in pratica, prima di essere verosimilmente mandati a casa, se le proiezioni di voto dovessero essere mantenute, hanno comunque deciso di chiudere il nostro ospedale nonostante tutto e nonostante tutti.
A nulla sono valsi i “numeri”, le prestazioni effettuate, le professionalità di altissimo livello ancora presenti (e non ancora fuggiti in altri ospedali come già sta accadendo), a nulla sono valsi i sacrifici del personale, che nonostante le difficoltà, le carenze di organico create ad hoc dalla amministrazione per rendere i servizi carenti, hanno continuato a lavorare, ad accumulare ore di straordinario mai pagate.
Una amministrazione locale e regionale del tutto fallimentare che ha letteralmente venduto il nostro ospedale in cambio di nomine, magari in regione o ai vertici del nostro comune, alla faccia dei cittadini ignari per la situazione in corso ma spesso, purtroppo, ignavi per ciò che sta succedendo.
Buon anno a tutti!
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