Natale da “vandali” in giro per Senigallia
Una scia di danneggiamenti e imbrattamenti che prosegue in vari punti della città: dal presepe, al defibrillatore, ai murales
Più che Babbo Natale, sembra che a Senigallia quest’anno sia arrivato “Barbaro Natale”: una serie di atti vandalici, più o meno gravi, stanno prendendo di mira diversi luoghi della città.
Sicuramente l’azione più riprovevole è quella toccata al defibrillatore posizionato in piazza Toti, nei pressi del Liceo Scientifico Medi: uno strumento che è un salvavita divenuto oggetto delle “attenzioni” di incivili che lo hanno buttato a terra e aperto.
Particolare indignazione a Senigallia anche per il presepe di sabbia, realizzato da Mario Milano con Riccardo Fioretti, inaugurato proprio a ridosso del Natale sotto Porta Lambertina e “prontamente” danneggiato dopo alcune ore da individui che hanno avuto pure la brillante idea di esaltare pubblicamente le proprie “eroiche” gesta su Instagram. Il presepe è stato riparato, i responsabili individuati e contattati dall’assessore Monachesi, che ha poi valutato di non procedere con una denuncia.
Dal centro storico ci si sposta verso il mare e imboccando il sottopasso da via Mamiani verso lungomare Mameli si può vedere un murale realizzato dagli studenti del Perticari, vincitore di un premio regionale e inaugurato a metà dicembre, che è stato imbrattato da chi evidentemente pensa che il proprio “tag” (la firma che ogni “writer” utilizza) sia di valore maggiore rispetto al messaggio di “speranza, giustizia e ritrovata umanità”, che il murale stesso esprime, non solo attraverso le illustrazioni, ma anche con le scritte che spiegano il senso dell’opera. Con ogni probabilità ci troviamo davanti a un atto vandalico da parte di un qualche “writer” (scrittore), che non è in grado di essere anche “reader” (lettore).
Sorte analoga anche per un altro graffito, realizzato da Michele Droghini “Geos”, nei pressi del sottopasso tra piazzale Cairoli e via Bixio, al porto. Lì ad essere imbrattata è stata la riproduzione della Bandiera Blu, di cui Senigallia si fregia da oltre 20 anni.
Ancora non avemo capito che il buon senso non fa parte di questo paese?
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