A Senigallia il fascino della “Sfilata semiseria per venti pezzi facili”
Il racconto, con Le FOTO della fotografa professionista Valentina Bozzolan
A Jesi esiste un luogo in cui gli abiti sono creati in una maniera speciale e, molto vicino, a Trecastelli vive una giovane donna testarda che ha due passioni: la lingua italiana e il tessere a mano su telai artigianali.
Che cosa succede dunque se i tessuti artigianali dell’una incontrano la sartoria sociale ed etica del Progetto Recò di Jesi? Un prodigio…ma andiamo per gradi.
Nel 2015, per volontà della Caritas di Jesi, prende vita Recò, un laboratorio di sartoria che da subito è un percorso d’innovazione sociale; Recò ha l’ambizione di mettere insieme il recupero di materie prime o semilavorate, le competenze professionali con al centro la persona, al fine di creare qualcosa di unico, con una storia da raccontare.
La cooperativa sociale Odòs ha in gestione da subito il progetto e così è possibile l’apertura di un laboratorio di sartoria nella zona industriale della città di Jesi e del punto vendita espositivo presso il Chiostro di Sant’Agostino, nel cuore della città.
Nel medesimo anno, ma senza assolutamente saperlo, Giovanna, mentre insegna nelle scuole secondarie le materie umanistiche e la lingua italiana ai bambini migranti, si appassiona alla tessitura a mano e per un anno va a bottega da una raffinata tessitrice che da tempo sognava di poter tramandare il suo sapere.
Quella passione per l’intreccio cresce e le cambia lentamente la visione delle cose e del quotidiano…fino a credere che sia possibile non comprare capi prodotti molto lontano, spesso senza il rispetto del lavoratori, la cui lavorazione produce sostanze inquinanti per uomo e ambiente. Ha però bisogno di qualcuno per farlo!
E, ognuno è libero di credere che sia accaduto per caso, questa giovane donna scopre il Progetto Recò: stessi ideali, medesima passione… Giovanna lì si sente subito a casa.
Prende vita così una piccola collezione di capi unici in cui i tessuti industriali si coniugano con inserti tessuti a mano, disegnati e realizzati da Giovanna e cuciti dai sarti di Recò che vengono da molto lontano.
E ieri, questi capi hanno preso vita, indossati e interpretati da sei modelli improvvisati in una SFILATA SEMISERIA PER VENTI PEZZI FACILI, presso Rumore, l’eclettico e originalissimo locale di Andrea Pelosi a Senigallia.
Una performance di musica e moda per dimostrare che è possibile cambiare il nostro modo di acquistare, è possibile rispettare la dignità di chi lavora, in cui le mani che hanno creato sono le stesse da cui acquistare.
Si può fare…sì, ieri seriamente, vi abbiamo mostrato che si può essere sociali, etici, sostenibili e perché no…unici e alla moda! Insieme si può fare…questo è il nostro augurio di Natale!
Giovanna Tonelli
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