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“Arriva il Natale, che non è solo vetrine e giocattoli”

L'opinione di Duilio Marchetti sulle imminenti festività

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Luminarie, Natale

Natale arriva puntualmente con la premessa che ciascuno di noi pensi di trovare, in ogni modo, una occasione. Per primo stare in famiglia perché il Natale di tutte le feste è ancora quella che riesce ad accumunarci e renderci gioiosi di stare felici in famiglia.


Certo il presepe ci facilita, affinché ci sia più amore, più serenità nella famiglia. Sarà bello l’albero di Natale, ma senza presepe che Natale è? Aggrappiamoci dunque a questa certezza e prepariamoci a godere la festa in tutte le occasioni che ci potrà proporre, con serenità e determinazione.

Il Natale non è solo vetrine ricolme di giocattoli (videogiochi compresi). Abeti con tantissime palline colorate e luci intermittenti. Il vecchio Babbo Natale con slitta, renne e campanelli (anche se è un vecchietto molto simpatico). Correre a perdifiato nei negozi per comprare regali di tutti i tipi. Mangiare montagne di panettoni, pandoro, torrone e cioccolata. Ma allora cosa resta?

Il Natale vero è la festa di compleanno di Gesù Cristo! Infatti, significa nascita: Gesù è nato più di 2000 anni fa in Palestina, un Paese del vicino medio oriente, quando in quelle regione governavano i Romani. Non si sa esattamente in quale giorno e mese sia nato Gesù, ma si è scelto di festeggiarlo alla fine di dicembre. L’amore che Gesù ha portato nel mondo, noi lo dobbiamo portare agli altri. In questo giorno di gioia ci sentiamo di solito più disposti a pensare ai poveri e a coloro che soffrono. Molte persone mancano del necessario, moltissime del più piccolo conforto. Aiutare chi ce lo chiede con gioia e amore, poiché un nostro “eccomi”, spesso è molto importante per chi ci vuole bene.

Il Natale vero è: “un evento di perdono, di pace, di amore tra i popoli” e non avremo più guerre, e pace anche tra singole persone, così non ci sarebbero più liti, dispetti e rancori. Ma perché il Natale è un evento eccezionale, nel quale nasce Gesù Cristo, uomo che dedicò tutta la sua vita (fino alla sua morte in croce) per la pace e la fratellanza per tutti gli esseri umani.

Ci auguriamo per il futuro che non ci siamo più bambini migranti in fondo al mare. Ci auguriamo che il Natale ci stimoli tutti ad essere uniti per combattere coloro che distruggono e uccidono senza pietà, bambini, uomini, donne e vecchi.

Ci auguriamo che cessino le violenze e le molestie sessuali, che offendono la dignità dell’essere umano. Mancano pochi giorni al Natale, speriamo che sia migliore, poiché il nostro sguardo sarà orientato maggiormente verso la scena della grotta per vedere il bambinello sorridente, nato povero per dirci che la forza dell’uomo sta nella capacità di affrontare, sorridendo, le difficoltà della vita.

Da

Duilio Marchetti

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