Volt Senigallia su “W l’amore”
"Una cassetta degli attrezzi utile ad orientarsi nel mare magnum dell'educazione ai sentimenti"
Da settimane sui giornali viene tirato in ballo W l’amore, un progetto di educazione all’affettività ideato nel Nord Europa, riadattato per l’Italia dallo Spazio Giovani della Regione Emilia Romagna e ora approdato nella nostra regione.
Gli insegnanti vengono formati da specialisti dell’ASUR e in collaborazione con personale specializzato (ginecologi, ostetriche) e forniscono agli adolescenti alle prese con le prime “cotte” e le prime pulsioni una cassetta degli attrezzi utile ad orientarsi nel mare magnum dell’educazione ai sentimenti.
Ognuno di noi ricorda gli anni dell’adolescenza, un momento in cui ci si sente talvolta padroni del mondo, talvolta fragili e insicuri. Lo scopo di W l’Amore è venire incontro ai ragazzi, aiutandoli a capire uno dei più complessi aspetti della loro età: l’educazione ai sentimenti, all’affettività e alla sessualità.
W l’amore è l’ultimo in ordine di tempo dei tanti progetti che vedono collaborare scuole del territorio e Area Vasta 2: prima di W l’amore ci sono stati i corsi sulle abilità di vita, sulla mindfulness e contro le dipendenze da sostanze psicoattive.
Viene anche offerto materiale cartaceo destinato ai vari protagonisti: una dispensa ad uso degli studenti, correlata di immagini e linguaggio adeguati alla loro età, una guida per gli educatori ed un compendio dedicato proprio al personale medico su come meglio adoperarsi per la situazione.
I detrattori del progetto sostengono che questo corso sia in realtà una scusa per inculcare agli studenti la cosiddetta “teoria del gender”. Al contrario, leggendo i materiali forniti sia agli studenti sia agli educatori, non si trova mai menzionata la parola genere o gender. È soltanto presente qualche riga dedicata all’orientamento sessuale: qualche riga in centinaia di pagine.
Queste poche righe si limitano a riferire un dato di fatto, ossia che sia possibile essere attratti da persone delle stesso sesso oltre che dell’altro.
Noi di Volt vogliamo invece evidenziare le 40 pagine dedicate all’assertività, cioè la capacità di dire no di fronte a qualcosa che mi viene proposto e non mi piace, ad esempio il contatto improprio, la pornografia, il sesso quando non se ne ha voglia, e le oltre 60 pagine dedicate alle malattie sessualmente trasmissibili e alla contraccezione.
Volt crede che l’educazione ai sentimenti, già presente in moltissimi paesi europei, in certi casi fin dalla più tenera età, e la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili siano molto importanti per i nostri studenti. Inoltre, normalizzare l’omosessualità aiuterà a prevenire episodi di omofobia, sempre più diffusi nel nostro Paese.
da Volt Senigallia
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